Imprenditoria Innovativa

STRUMENTI AGEVOLATIVI PER L'INNOVAZIONE

Opportunità e crescita delle Imprese del Salento

Il Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di Commercio di Lecce organizza il seminario dal titolo "Strumenti agevolativi per l'innovazione - Opportunità e crescita delle imprese del Salento", che si svolgerà, in presenza, venerdì 12 aprile 2024 a partire dalle ore 9.10 presso la Sala Conferenze dell'ente camerale. 

L'obiettivo dell'evento è quello di offrire una panoramica quanto più esaustiva delle agevolazione attualmente disponibili per le imprese che intendono effettuare investimenti in chiave tecnologica e di innovazione digitale, a cui verrà affiancata anche un'analisi di alcune idee imprenditoriali già finanziate.

A conclusione del seminario sarà possibile, previa prenotazione, anche incontrare i relatori presenti per un approfondimento di specifiche esigenze operative sulle tematiche affrontate.

Si allega il programma dell'evento a cui è possibile partecipare previa registrazione al seguente link cliccare qui 

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Mer 03 Apr, 2024

Business Coach: il navigatore del successo aziendale – anche per neoimprese

Scopri come un Business Coach può trasformare la tua idea aziendale, guidandoti verso traguardi straordinari.

Nel dinamico mondo degli affari di oggi, la figura del Business Coach emerge come un faro di guida per imprenditori e manager. Questo professionista esperto offre una bussola strategica per navigare le complesse acque del mercato, assicurando che la tua azienda non solo sopravviva ma prosperi.

Chi è un Business Coach?

Un Business Coach è un mentore, un consulente, un esperto di strategia aziendale che si dedica a trasformare le potenzialità in realtà tangibili. Con una profonda comprensione del tessuto imprenditoriale e delle dinamiche manageriali, il coach lavora a stretto contatto con te per focalizzare la visione, affinare gli obiettivi e ottimizzare le performance.

L’impatto vitale del Coaching in azienda

Investire nel coaching è una mossa che si traduce in benefici tangibili su ogni fronte aziendale. Uno dei più grandi ostacoli per le imprese è lo sviluppo di un lavoro di squadra coeso, la pianificazione e l’attuazione di cambiamenti in un contesto organizzativo complesso, tessuto di relazioni umane intricate. I business coach, veri artigiani dello sviluppo umano, sono abili nel districare i nodi organizzativi, promuovendo un clima di collaborazione, elevando le performance e infondendo motivazione nei team.

Per ogni azienda, avere a bordo un professionista dedicato all’implementazione del cambiamento, capace di superare le resistenze interne e di pilotare l’organizzazione verso il futuro e il successo, è un vantaggio inestimabile.

Il business coach diventa così il propulsore di ogni attività, un acceleratore di profitti, un miglioratore di relazioni con i clienti e un catalizzatore per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi.

I benefici di avere un Business Coach

  • Orientamento strategico: il coach ti aiuta a definire una rotta chiara verso i tuoi obiettivi, evitando deviazioni costose.
  • Performance potenziate: attraverso tecniche di coaching mirate, il tuo team può raggiungere livelli di efficienza mai visti prima.
  • Gestione dello stress: imparare a gestire lo stress e i conflitti interni significa avere un ambiente di lavoro più sereno e produttivo.
  • Motivazione accresciuta: un coach sa come ispirare e motivare, portando a un incremento dell’impegno e dell’efficacia delle azioni.

Quali sono le competenze di un Business Coach?

Le competenze chiave di un business coach sono fondamentali per il suo successo e l’efficacia del suo lavoro. Ecco alcune delle competenze più importanti:

  1. flessibilità e innovazione: la capacità di adattarsi rapidamente a nuove sfide e situazioni ambigue, vedendo la diversità come un’opportunità;
  2. creatività: generare soluzioni originali e pensare fuori dagli schemi;
  3. analisi e soluzione dei problemi: identificare i problemi in modo efficace e proporre soluzioni pratiche;
  4. orientamento alla performance: focalizzarsi sul miglioramento continuo delle prestazioni aziendali e personali;
  5. sostegno al cambiamento: aiutare i clienti ad accogliere e gestire i cambiamenti necessari, riducendo lo stress che potrebbe derivarne;
  6. gestione di sé: autoregolazione e autogestione per mantenere l’efficacia sotto pressione;
  7. costruzione di relazioni di supporto: creare e mantenere relazioni positive e di supporto con i clienti;
  8. comunicazione interpersonale: comunicare in modo chiaro ed efficace, ascoltando attivamente e trasmettendo messaggi in modo comprensibile.

Queste competenze permettono al business coach di guidare efficacemente i propri clienti verso il raggiungimento dei loro obiettivi professionali e aziendali.

Cosa fa esattamente un business coach durante una sessione di consulenza?

Durante una sessione di consulenza, un business coach svolge diverse attività chiave per guidare il cliente, o coachee, verso il raggiungimento dei suoi obiettivi professionali. Ecco le fasi principali di una sessione:

  1. definizione degli obiettivi: il coach aiuta il coachee a chiarire e definire gli obiettivi da raggiungere, sia a breve che a lungo termine;
  2. analisi della situazione: valutazione delle circostanze attuali del coachee, identificando punti di forza e aree di miglioramento;
  3. sviluppo di competenze: il coach lavora con il coachee per sviluppare le competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi;
  4. pianificazione: creazione di un piano d’azione dettagliato con passi concreti e scadenze per il raggiungimento degli obiettivi;
  5. supporto e accountability: il coach fornisce supporto continuo e tiene il coachee responsabile dell’attuazione del piano d’azione;
  6. riflessione e feedback: al termine di ogni sessione, si riflette sui progressi e si fornisce feedback per migliorare ulteriormente.

Il business coach utilizza tecniche di coaching maieutiche per facilitare la scoperta personale e lo sviluppo di nuovi comportamenti e abitudini che sostengono il successo professionale del coachee.

Il ruolo del Business Coach nell’era digitale

L’avvento della digitalizzazione ha reso il business coaching ancora più cruciale. Il coach ti assiste nell’adottare nuove tecnologie e processi, garantendo che la tua azienda rimanga all’avanguardia.

La scelta di un business coach: un percorso di crescita professionale

In un’epoca segnata da instabilità economica e cambiamenti incessanti, intraprendere la carriera di business coach si presenta come un’opportunità di crescita professionale notevole. Questo mestiere, come tutte le professioni legate al mondo del coaching, richiede una formazione specifica presso istituti di coaching certificati.

L’arte del coaching non è materia di apprendimento rapido; selezionare il corso di coaching più adatto richiede ricerca e discernimento, orientandosi tra le varie offerte formative e specializzazioni in Business Coaching.

Diventare un business coach di successo significa assimilare tecniche e metodologie efficaci per gestire le relazioni sia all’interno del team di lavoro sia con i clienti. Durante la formazione, i futuri coach sono accompagnati da supervisori esperti che li guidano nell’apprendimento e nell’applicazione pratica dei principi e delle competenze acquisite lungo il percorso formativo. Questo processo di apprendimento continuo è la chiave per diventare un business coach che lascia un’impronta duratura nel tessuto aziendale.

 

Conclusione

Investire in un Business Coach significa investire nel futuro della tua azienda. È un passo verso una crescita sostenibile e un successo che dura nel tempo. Con il supporto di un Business Coach, il tuo viaggio imprenditoriale sarà meno turbolento e più ricco di soddisfazioni.

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Mar 02 Apr, 2024

Suap, collaborazione tra Comune di Perugia e Camera di Commercio dell’Umbria

La collaborazione tra il Comune di Perugia e la Camera di commercio dell’Umbria per la gestione del SUAP- Sportello unico attività produttive diventerà operativa entro l’anno.

Il Suap è a disposizione dell'imprenditore per gestire tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva, in dialogo con i vari uffici comunali e tutte le altre amministrazioni pubbliche coinvolte (Asl, Arpa, Questura, Prefettura, Ministeri, eccetera).

Il Suap camerale è attualmente presente in 4.074 comuni, più della metà (51,6%) dei Comuni italiani ed in particolare ai Comuni capoluogo di provincia che utilizzano la piattaforma "Impresa in un giorno", fornita dalle Camere di commercio, sono 53 a cui si aggiungerà presto anche il Comune di Perugia.

"Impresa in un giorno" è sempre aggiornata con la modulistica in vigore e ha un sistema completamente digitalizzato che consente la compilazione guidata e l'invio telematico di tutte le tipologie di adempimento, il pagamento on line dei diritti di segreteria e dell'imposta di bollo, mediante circuito PagoPa, la conservazione a norma dei documenti, la possibilità di presentare la Scia, etc.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Camera di Commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni:

"La competitività di un territorio - ha osservato - si misura anche dalla semplificazione amministrativa e dalla capacità di rendere più rapido l'avvio e la gestione di un'attività economica; la piattaforma impresainungiorno.gov.it  - realizzata da InfoCamere per conto delle Camere di commercio - è uno strumento che renderà più facile l'interoperabilità dei sistemi, ed è indispensabile per accelerare la trasformazione digitale della p.a. di cui tanto l'Umbria ha bisogno".

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Mar 02 Apr, 2024

C.E.R. – “Comunità Energetiche Rinnovabili: modalità operative e prospettive di sviluppo”

Si terrà il 4 aprile alle ore 15.45 in Unindustria a Roma (Via Andrea Noale, 206), il workshop “Comunità Energetiche Rinnovabili: modalità operative e prospettive di sviluppo”.
Nel corso dell’incontro tematico verranno illustrate dal GSE ed ARERA le modalità operative di costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (C.E.R.) e di accesso ai benefici economici previsti dal decreto, entrato in vigore il 24 gennaio scorso, dando spazio alle imprese per specifici quesiti d’interesse.

Il workshop sarà anche l’occasione per presentare le iniziative intraprese sul tema dal Comune di Roma e a livello internazionale nonché per presentare le aziende di Unindustria che possono dare concreto supporto per la costituzione di una C.E.R.

Per le conclusioni interverrà l'Assessore al Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità della Regione Lazio Elena Palazzo.

 

PROGRAMMA

16:00 Saluti introduttivi

Giulio Natalizia Presidente Gruppo Tecnico Energia Unindustria


16:10 Il TIAD e le regole operative del decreto C.E.R.
Gervasio Ciaccia   Direzione Mercati Energia ARERA
Ottavio Retico  Funzione Promozione e Assistenza alle Imprese GSE


16:40 Opportunità per le imprese ed esperienze internazionali

Edoardo Zanchini Direttore Ufficio Clima Comune di Roma
Claudio Arcudi Gruppo Tecnico Politiche Industriali Unindustria

 

17:00 Parola alle imprese

Q&A


17:20 Conclusioni

Elena Palazzo Assessore Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità Regione Lazio


Modera Teresa Dina Valentini Presidente Sezione Energia di Unindustria

 

La partecipazione all'evento è prevista solo IN PRESENZA, registrati al workshop compilando il modulo online

Per avere maggiori informazioni sulle

Comunità Energetiche Rinnovabili

consulta la nostra pagina dedicata:

Unindustria per le Comunità Energetiche Rinnovabili

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Mar 02 Apr, 2024

MCC-FEI, finanziamenti alle imprese del Centro-Sud per digitalizzazione e sostenibilità

La Camera di commercio Chieti Pescara segnala il neo accordo siglato dalle banche del Gruppo Mediocredito Centrale e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) a supporto delle piccole e medie imprese e delle MidCap che vogliono investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità, con particolare attenzione a quelle che operano nel Centro-Sud Italia.

Con la copertura della garanzia del FEI, BdM Banca, Cassa di Risparmio di Orvieto e la Capogruppo Mediocredito Centrale, possono erogare i finanziamenti InvestEU Innovation&Digitalisation e InvestEU Sustainability, con importo fino a 2 milioni per singolo progetto e durata compresa tra 2 e 8 anni.

I finanziamenti chirografari, supportati dalla garanzia FEI fino all’80% per le imprese del Mezzogiorno e fino al 70% per tutte le altre imprese, sono destinati a PMI (aziende con meno di 250 dipendenti a livello consolidato) e MidCap (minimo 250 e massimo di 499 dipendenti a livello consolidato).

Per utilizzare la garanzia devono essere rispettati i criteri stabiliti dal FEI per ciascuno dei tre ambiti previsti per i finanziamenti. In particolare, per l’innovazione le imprese devono investire i proventi dell’operazione in nuovi prodotti, processi o servizi, metodi di produzione o di consegna oppure rientrare in una delle seguenti categorie: 

  • imprese in “rapida crescita”
  • a significativo potenziale di innovazione 
  • ad alta intensità di R&I

Per la digitalizzazione le imprese devono utilizzare i finanziamenti per sviluppo di modelli di business innovativi, gestione della supply chain, sicurezza informatica, digitalizzazione, formazione e aggiornamento.

Per la sostenibilità l’operazione da finanziare deve avere come finalità la mitigazione dei cambiamenti climatici e dell’impatto ambientale, la transizione verso una economia circolare, la gestione sostenibile delle risorse naturali, la protezione e il ripristino della biodiversità o qualificarsi come “Investimento Verde in Agricoltura e Silvicoltura” o “Investimento di accessibilità sociale”.

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Mar 02 Apr, 2024

Via libera al progetto di alta formazione 'Laboratorio del Sapere' nel triennio 2024-2026

Le attività formative ed integrative saranno rivolte a giovani e adulti residenti nel Lazio in possesso almeno di diploma di scuola secondaria di II grado ed alcune attività potranno essere orientate alla realizzazione di percorsi formativi di inclusione socio-lavorativa per soggetti particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale

La Giunta regionale del Lazio ha approvato, la deliberazione concernente il progetto di laboratorio di alta formazione denominato "Laboratorio del Sapere" per il quale è stato destinato un finanziamento annuo pari a 1.500.000 euro, per 4.500.000 euro complessivi nel triennio 2024-2026.

La mission è avviare un progetto atto a formare competenze specialistiche in ambiti pluridisciplinari connessi al rafforzamento della cittadinanza europea. Elemento centrale della proposta è lo sviluppo delle conoscenze e della capacità di governo di processi complessi per il rafforzamento delle competenze della futura classe dirigente. L’intento della Regione è quindi abilitare nuove professionalità alla presa in carico delle sfide europee, con particolare riferimento al ruolo delle Pubbliche amministrazioni e degli enti locali. Il progetto di laboratorio di alta formazione completa la gamma di centri tematici orientati alla formazione di nuove professioni emergenti contemplando, tra le varie attività da promuovere, anche la realizzazione di laboratori per l’ideazione e lo sviluppo di soluzioni digitali avanzate, compresi sistemi applicativi della intelligenza artificiale. 

Le attività formative ed integrative saranno rivolte a giovani e adulti residenti nel Lazio in possesso almeno di diploma di scuola secondaria di II grado ed alcune attività potranno essere orientate alla realizzazione di percorsi formativi di inclusione socio-lavorativa per soggetti particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale. 

 

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Mar 02 Apr, 2024

I Chip, la ricerca e il futuro del digitale in Europa

Come sarebbe un mondo senza chip? Un modo difficile, predigitale e, quindi, impossibile. Dagli smartphone ai PC, dai tablet fino ai piccoli e grandi elettrodomestici: tutti necessitano di chip e microchip per funzionare. Ma cosa sono i chip? Si tratta di circuiti elettronici disposti su una placchetta di materiale semiconduttore, solitamente silicio, della grandezza di un’unghia che contiene miliardi di transistor e cioè interruttori controllati elettronicamente.
Questi oggetti minuscoli permettono il funzionamento del nostro mondo e la loro produzione è vitale, per questo l’Europa ha cercato da sempre di rendere gli Stati membri autonomi dall’approvvigionamento esterno. Da qui Nasce l’European Chips Act, il regolamento europeo entrato in vigore il 21 settembre 2023, a seguito dell’approvazione da parte dei due organi legislativi europei, Parlamento e Consiglio dell’Unione europea, che punta a rafforzare la leadership tecnologica dell'Europa in questo settore.
Il bando europeo da 216 milioni di euro per favorire la ricerca nel campo della produzione dei chip, la collaborazione tra centri di ricerca e impianti produttivi e l’European Chips Act

Secondo i dati di un recente studio avviato dalla Commissione europea, entro il 2030 la domanda di chip raddoppierà per questo l’European Chips Act mira a creare un ecosistema europeo di seminconduttori che sia sicuro e pienamente europeo per:

  • sviluppare una base industriale europea nel settore dei semiconduttori;
  • attrarre investimenti;
  • ridurre le dipendenze esterne dalla Cina e dagli altri paesi come Taiwan, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti;
  • rafforzare la ricerca e la leadership tecnologica;
  • sviluppare e rafforzare la capacità dell'Europa di innovare nella progettazione, produzione e confezionamento di chip avanzati;
  • affrontare la carenza di competenze e attrarre nuovi talenti;
  • promuovere la ricerca e l'innovazione.

Proprio su questi ultimi obiettivi perseguiti dalla norma europea s’innesta il bando europeo per progetti di ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica: annunciato in seno all’impresa comune Semiconductor Joint Undertaking (Chips JU), il nuovo bando ha l’obiettivo generale aumentare la produzione di chip nel continente, rafforzando la collaborazione tra centri di ricerca, la competitività industriale dei Paesi dell’Unione e il trasferimento di conoscenza dai laboratori agli impianti produttivi. La call può contare su un budget complessivo di 216 milioni di euro.
Come funziona la partecipazione al bando? I consorzi, composti da attori industriali dell'UE attivi in questo settore, possono presentare proposte su temi che affrontano le sfide definite dall'agenda strategica di ricerca e innovazione (per esempio, sul tema transistor nei chip di silicio, dell’IA integrata, sul tema della connettività o su coordinamento e controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza).

I progetti finanziati nell’ambito di questa call contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l'industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di fabbricazione rispettosi dell'ambiente.

I candidati possono presentare le loro domande di finanziamento sul portale Funding and Tender Opportunities entro il 24 maggio 2024.

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Mar 02 Apr, 2024

I Chip, la ricerca e il futuro del digitale in Europa

Come sarebbe un mondo senza chip? Un modo difficile, predigitale e, quindi, impossibile. Dagli smartphone ai PC, dai tablet fino ai piccoli e grandi elettrodomestici: tutti necessitano di chip e microchip per funzionare. Ma cosa sono i chip? Si tratta di circuiti elettronici disposti su una placchetta di materiale semiconduttore, solitamente silicio, della grandezza di un’unghia che contiene miliardi di transistor e cioè interruttori controllati elettronicamente.
Questi oggetti minuscoli permettono il funzionamento del nostro mondo e la loro produzione è vitale, per questo l’Europa ha cercato da sempre di rendere gli Stati membri autonomi dall’approvvigionamento esterno. Da qui Nasce l’European Chips Act, il regolamento europeo entrato in vigore il 21 settembre 2023, a seguito dell’approvazione da parte dei due organi legislativi europei, Parlamento e Consiglio dell’Unione europea, che punta a rafforzare la leadership tecnologica dell'Europa in questo settore.
Il bando europeo da 216 milioni di euro per favorire la ricerca nel campo della produzione dei chip, la collaborazione tra centri di ricerca e impianti produttivi e l’European Chips Act

Secondo i dati di un recente studio avviato dalla Commissione europea, entro il 2030 la domanda di chip raddoppierà per questo l’European Chips Act mira a creare un ecosistema europeo di seminconduttori che sia sicuro e pienamente europeo per:

  • sviluppare una base industriale europea nel settore dei semiconduttori;
  • attrarre investimenti;
  • ridurre le dipendenze esterne dalla Cina e dagli altri paesi come Taiwan, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti;
  • rafforzare la ricerca e la leadership tecnologica;
  • sviluppare e rafforzare la capacità dell'Europa di innovare nella progettazione, produzione e confezionamento di chip avanzati;
  • affrontare la carenza di competenze e attrarre nuovi talenti;
  • promuovere la ricerca e l'innovazione.

Proprio su questi ultimi obiettivi perseguiti dalla norma europea s’innesta il bando europeo per progetti di ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica: annunciato in seno all’impresa comune Semiconductor Joint Undertaking (Chips JU), il nuovo bando ha l’obiettivo generale aumentare la produzione di chip nel continente, rafforzando la collaborazione tra centri di ricerca, la competitività industriale dei Paesi dell’Unione e il trasferimento di conoscenza dai laboratori agli impianti produttivi. La call può contare su un budget complessivo di 216 milioni di euro.
Come funziona la partecipazione al bando? I consorzi, composti da attori industriali dell'UE attivi in questo settore, possono presentare proposte su temi che affrontano le sfide definite dall'agenda strategica di ricerca e innovazione (per esempio, sul tema transistor nei chip di silicio, dell’IA integrata, sul tema della connettività o su coordinamento e controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza).

I progetti finanziati nell’ambito di questa call contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l'industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di fabbricazione rispettosi dell'ambiente.

I candidati possono presentare le loro domande di finanziamento sul portale Funding and Tender Opportunities entro il 24 maggio 2024.

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Mar 02 Apr, 2024

Mobiltà elettrica

Al via la Piattaforma Unica Nazionale dei punti di ricarica

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, con un comunicato stampa del 27 marzo scorso  ha reso noto che è online la Piattaforma Unica Nazionale (PUN), il portale istituzionale che mappa i punti di ricarica per i veicoli elettrici accessibili al pubblico sul territorio nazionale.

Il portale permette di localizzare le infrastrutture di ricarica presenti sul territorio italiano, mostrando dettagli sulla tipologia di alimentazione, la potenza massima erogabile, informazioni sugli operatori che erogano il servizio (Charging Point Operator - CPO) e lo stato del punto di ricarica.

La Piattaforma Unica Nazionale, oltre a essere uno stimolo per lo sviluppo della mobilità elettrica, è dunque anche uno strumento di supporto per gli Enti locali nella programmazione urbanistica dei territori. 
L’inserimento dei dati relativi alle infrastrutture di ricarica da parte dei gestori delle colonnine, come previsto dal decreto ministeriale 16 marzo 2023, terminerà entro il 26 luglio prossimo. 

A dicembre sarà completata l’interoperabilità in real-time con i CPO e rilasciata l’App che permetterà di accedere ai servizi della PUN tramite dispositivi mobili.

LINK: Per accedere al portale  https://www.piattaformaunicanazionale.it/

 

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Mar 02 Apr, 2024

Nuovo bando PR FESR per la digitalizzazione

Dal 3 Maggio 2024 nuovo bando da 7 milioni di euro, a valere sull'azione 1.2.3 del PR FESR 2021-2027.

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, ha approvato il nuovo bando da 7 milioni di euro, a valere sull'azione 1.2.3 del PR FESR 2021-2027, in favore delle imprese che investono in progetti di digitalizzazione.

Approvato il nuovo bando del PR FESR 2021-2027 per supportare la transizione digitale nelle micro e PMI liguri.

Il bando ammette investimenti, avviati dal 1° luglio 2023 (purchè non ancora conclusi), che consentano di:

  • migliorare l’efficienza dell’impresa e l’organizzazione del lavoro;
  • sviluppare soluzione di e-commerce e servizi di cloud computing;
  • realizzare soluzioni tecnologiche per i pagamenti elettronici;
  • adottare soluzioni tecnologiche per facilitare lo sviluppo sostenibile dell’impresa (es. strumenti informatici per l’ESG report, strumento chiave attraverso il quale le aziende comunicano ai propri stakeholder le performance e gli obiettivi raggiunti in ambito di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance aziendale);
  • adottare soluzioni tecnologiche innovative quali quelle previste dal Piano Nazionale Transizione 4.0 (Internet delle cose, Big data analytics, Integrazione orizzontale e verticale dei sistemi, Simulazioni virtuali, Robotica, Cloud computing, Realtà aumentata, Cybersecurity, Intelligenza Artificiale).

Sono ammessi al finanziamento regionale i progetti di importo almeno pari a 10 mila euro, da realizzarsi e rendicontare entro il 31 ottobre 2024. È previsto un contributo a fondo perduto del  50%, fino a un massimo di 20 mila euro. 

Le imprese interessate devono presentare domanda sulla piattaforma BandiOnline di FILSE, sapendo che:

- la procedura offline è disponibile a partire dal 16 aprile 2024;

- la procedura online è valida dal 3 al 10 maggio 2024 

La procedura è a sportello e senza graduatoria.

Per maggiori informazioni consultare il bando.

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Mar 02 Apr, 2024