Lazio

Il rapporto con la banca

percorso di educazione finanziaria realizzato da Banca d'Italia

1. Il rapporto con la banca. Percorso Azzurro. E' il percorso di educazione finanziaria realizzato da Banca d'Italia come parte della serie 'Scelte finanziarie e rapporti con le banche'. Si propone di aiutare aspiranti e neo imprenditori a rispondere a domande tanto comuni quanto 'critiche' come Che cosa devo fare per ottenere un finanziamento? Perché devo fornire informazioni sulla mia azienda? Quali criteri utilizza la banca quando decide se e quando concedermi un prestito? Quale forma di finanziamento bancario è più adatta alle mie esigenze? Che vantaggi potrei ricavare dal chiedere una garanzia a un Confidi? 

Il modello di realizzazione comprende: Il corso online (composto da Videolezioni, Miniquiz, Esercitazioni, Animazioni, Test); L’incontro in aula con un formatore (per Approfondimenti, Scambio di esperienze, Q&A, Esercitazione e Case study); Il fascicolo didattico (Approfondimenti, esempi, Qr code, Bibliografia e Glossario).

Le lezioni sono fruibili sulla piattaforma SNI e-learning. Per seguirle iscriviti e ricevi via email l'indirizzo e le credenziali di accesso alla piattaforma. 

100 posti disponibili

per iscriversi: https://sni.unioncamere.it/node/add/evento_iscrizione?id_evento=4020 

Ultima modifica
Mer 13 Dic, 2023
Allegati

Nuovo Fondo Futuro (NFF)

Il Nuovo Fondo Futuro (NFF) ha l’obiettivo di sostenere le Microimprese in fase di avviamento per contrastare l’economia
sommersa e sostenere la nuova occupabilità, l’autoimpiego e l’inclusione di lavoratrici e lavoratori con contratti atipici.
Il NFF eroga prestiti a tasso agevolato a Microimprese in fase di avviamento, anche non ancora costituite al momento della
presentazione della domanda, che hanno difficoltà di accesso ai canali ordinari di credito.

per ulteriori informazioni sito Fare Lazio: https://www.farelazio.it/Home/BandiGestiti?filterStatoBando=aperto

Ultima modifica
Lun 11 Dic, 2023
PMI Innovativa

Startup e PMI innovative: quali sono le competenze richieste?

Le startup e le PMI innovative sono imprese che si occupano di sviluppare prodotti, servizi o processi basati su tecnologie avanzate o su modelli di business innovativi. Ecco le quattro aree principali di competenze richieste dalle startup e dalle PMI innovative nel mondo dell’innovazione.

Queste imprese hanno bisogno di personale qualificato e competente, in grado di affrontare le sfide e le opportunità del mercato globale.

Ma quali sono le competenze più richieste dalle startup e dalle PMI innovative? 

Le skills più ricercate dalle aziende in fase di sviluppo in nuovi collaboratori possono essere distinte in quattro macrocategorie:

  • competenze digitali (e-skills): si tratta di tutte le abilità necessarie per utilizzare efficacemente le tecnologie digitali, sia per la comunicazione che per la gestione dei dati, dei processi e dei progetti. Le competenze digitali includono anche la capacità di apprendere e aggiornarsi continuamente sulle novità tecnologiche, di proteggere i propri dati e quelli dei clienti, e di sfruttare le potenzialità del web e dei social media;
  • competenze trasversali (soft skills): si tratta di quelle competenze che non sono legate a un settore specifico, ma che sono utili in diversi contesti lavorativi. Le competenze trasversali comprendono la capacità di lavorare in team, di comunicare efficacemente, di risolvere problemi, di gestire il tempo e lo stress, di adattarsi ai cambiamenti, di essere creativi e proattivi, e di avere una visione strategica e orientata al cliente;
  • competenze linguistiche: si tratta della capacità di esprimersi e comprendere una o più lingue straniere, soprattutto l’inglese, che è la lingua più diffusa nel mondo degli affari e dell’innovazione. Le competenze linguistiche sono fondamentali per comunicare con i clienti, i fornitori, i partner e gli investitori internazionali, e per accedere a informazioni, risorse e opportunità provenienti da altri paesi;
  • competenze tecniche (hard skills): si tratta delle competenze specifiche relative al settore di attività della startup o della PMI innovativa. Le competenze tecniche possono riguardare la conoscenza di determinati software, strumenti, metodologie, normative, standard di qualità, ecc. Le competenze tecniche sono indispensabili per garantire la professionalità e la competitività dell’impresa, e per soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti.

Queste sono le quattro aree principali di competenze richieste dalle startup e dalle PMI innovative, ma non sono le uniche. Ogni impresa ha le sue specificità e le sue esigenze, e può richiedere altre competenze in base al suo modello di business, al suo mercato di riferimento, ai suoi obiettivi e alla sua cultura organizzativa.

Per questo motivo, è importante che i lavoratori delle startup e delle PMI innovative siano sempre pronti a imparare, a migliorarsi e a sviluppare nuove competenze, in modo da essere all’altezza delle sfide e delle opportunità che il mondo dell’innovazione offre.

 

Ultima modifica
Gio 07 Dic, 2023
Crowdfunding EU

Il crowdfunding in Europa: cosa cambia con il nuovo regolamento

Emesso il Nuovo regolamento europeo sul crowdfunding: novità, vantaggi e limitazioni.

Il crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo che permette a chi ha un progetto o un’idea imprenditoriale di raccogliere fondi online da una comunità di sostenitori. Esistono diverse tipologie di crowdfunding, tra cui il donation-based, il reward-based, il lending-based e l’equity-based.

  • il donation-based crowdfunding consiste nel donare denaro a un progetto senza ricevere nulla in cambio, se non la soddisfazione di aver contribuito a una causa sociale, culturale o ambientale; 
  • il reward-based crowdfunding prevede invece una ricompensa per i donatori, che può essere un prodotto, un servizio o un’esperienza legata al progetto finanziato; 
  • il lending-based crowdfunding è una forma di prestito tra privati, in cui i finanziatori prestano denaro a un progetto e ricevono in cambio degli interessi;
  • l’equity-based crowdfunding è invece una modalità di investimento in capitale di rischio, in cui i finanziatori acquistano quote o azioni di una società e partecipano ai suoi utili e alle sue perdite.

Il crowdfunding è una pratica in forte crescita in Europa, ma fino ad ora era regolata da normative nazionali diverse e spesso frammentarie. Per favorire lo sviluppo di questo settore e creare un mercato unico europeo, il 10 novembre 2020 è stato approvato il Regolamento (UE) 2020/1503 sul crowdfunding. Il regolamento entrerà in vigore il 10 novembre 2021 e si applicherà a partire dal 10 maggio 2022.

Il regolamento introduce una serie di novità e vantaggi per i soggetti coinvolti nel crowdfunding, tra cui:

  • la possibilità per le piattaforme di crowdfunding di operare in tutta l’Unione Europea con una sola autorizzazione, senza dover richiedere licenze nazionali in ogni paese;

  • la definizione di requisiti armonizzati per le piattaforme di crowdfunding in termini di governance, trasparenza, gestione dei conflitti di interesse, protezione dei dati e dei fondi dei clienti;
  • la definizione di regole comuni per la tutela degli investitori, tra cui il diritto di recesso entro quattro giorni dalla sottoscrizione di un’offerta, l’obbligo di fornire informazioni chiare e complete sui rischi e le opportunità del crowdfunding, e la possibilità di sottoporre i reclami a un meccanismo di risoluzione extragiudiziale;
  • la possibilità per le imprese di raccogliere fino a 5 milioni di euro in 12 mesi tramite il crowdfunding, senza dover pubblicare un prospetto informativo.

Il regolamento si applica solo al lending-based e all’equity-based crowdfunding, mentre il donation-based e il reward-based crowdfunding restano soggetti alle normative nazionali. Inoltre, il regolamento non si applica al crowdfunding immobiliare, al crowdfunding basato su strumenti finanziari diversi dalle quote o dalle obbligazioni, e al crowdfunding rivolto esclusivamente a investitori professionali.

Il regolamento rappresenta un passo importante per lo sviluppo del crowdfunding in Europa, che potrà beneficiare di un quadro normativo più chiaro, uniforme e competitivo. Il crowdfunding potrà così diventare uno strumento sempre più efficace e accessibile per sostenere l’innovazione, la crescita e l’occupazione nel continente.

Ultima modifica
Gio 07 Dic, 2023
Unicorn Company

Azienda unicorno: cos’è e quali sono le caratteristiche di questa impresa

Un’azienda unicorno è un’impresa che ha raggiunto una valutazione di mercato superiore a un miliardo di dollari, pur non essendo quotata in borsa. Quali sono le sue caratteristiche comuni e quali sono le più famose e di maggior valore.

Si tratta di imprese giovani, innovative e in forte crescita, che operano principalmente nel settore tecnologico o digitale.

Il termine unicorno è stato coniato nel 2013 da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, un fondo di venture capital specializzato in startup. Lee ha usato questa metafora per sottolineare la rarità e l’eccezionalità di queste imprese, che rappresentano solo lo 0,07% delle startup finanziate dai venture capitalist.

Le aziende unicorno hanno alcune caratteristiche comuni, tra cui:

  • una visione ambiziosa e una missione chiara, le aziende unicorno puntano a risolvere problemi rilevanti per il mercato e per la società, offrendo soluzioni innovative e scalabili, che creano valore per i clienti e per gli stakeholder;
  • un team di talenti e una cultura organizzativa forte, sono imprese che attraggono e mantengono personale qualificato, motivato e appassionato, che condivide la visione e i valori dell’impresa, e che lavora in modo collaborativo, flessibile e orientato al risultato;
  • un modello di business scalabile e sostenibile, queste aziende hanno una proposta di valore distintiva e differenziata, che si basa su tecnologie avanzate o su modelli di business innovativi, che consentono di raggiungere un ampio mercato potenziale, di generare ricavi ricorrenti e di ridurre i costi operativi;
  • un accesso a fonti di finanziamento elevate e diversificate, le aziende unicorno ricevono investimenti consistenti e frequenti da parte di fondi di venture capital, di private equity, di corporate venture, di business angelsl e di altri attori del mercato finanziario, che ne supportano la crescita e la valutazione.

Secondo il report di CB Insights, al 31 dicembre 2020, nel mondo esistevano 493 aziende unicorno, con una valutazione complessiva di 1.523 miliardi di dollari. Tra queste, le più famose e di maggior valore sono: ByteDance (200 miliardi di dollari), SpaceX (74 miliardi di dollari), Stripe (36 miliardi di dollari), Airbnb (35 miliardi di dollari) e Didi Chuxing (34 miliardi di dollari).

In Italia, le aziende unicorno sono ancora poche, ma in crescita. Nel 2022, due startup italiane - Scalapay e Satispay - hanno superato la valutazione di un miliardo di euro, attestandosi come realtà in forte crescita:

  • Scalapay è una piattaforma di pagamento che consente ai clienti di acquistare online e pagare in tre rate senza interessi; 
  • Satispay è un’applicazione che permette di effettuare pagamenti online e offline, tra privati e commercianti, in modo semplice e sicuro.

 

Nel 2023, ci sono altre startup italiane che potrebbero raggiungere lo status di azienda unicorno, grazie alle loro idee innovative e al loro potenziale di crescita. Tra queste, possiamo citare:

  • Musixmatch, una piattaforma che consente di cercare e condividere i testi delle canzoni, di creare playlist personalizzate e di scoprire nuova musica;
  • Newcleo, una startup che si occupa di sviluppare reattori di quarta generazione e un combustibile a base di rifiuti radioattivi, con l’obiettivo di produrre energia nucleare pulita e sicura;
  • Casavo, una startup che offre un servizio di compravendita immobiliare online, che permette di vendere la propria casa in 30 giorni, senza commissioni e con una valutazione gratuita.

Le aziende unicorno sono un fenomeno in continua evoluzione, che testimonia la capacità di innovazione e di creazione di valore di alcune imprese, che riescono a trasformare le loro idee in realtà di successo, anche e soprattutto grazie alla valorizzazione interna di competenze e talenti di giovani dalla imprenditori e professionisti. 

Ultima modifica
Gio 07 Dic, 2023

Regione Lazio, CSR 2023-2027: al via gli interventi di sostegno alla conservazione dell’agrobiodiversità

Pubblicati gli avvisi sul sito istituzionale della Regione. Fondi per agricoltori, allevatori o altri gestori del territorio, che si impegnano a tutelare dell’agrobiodiversità autoctona del Lazio.

Gli interventi SRA14 “Allevatori Custodi dell’agrobiodiversità” e SRA15 “Agricoltori custodi dell’agrobiodiversità” del complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) del Lazio per il periodo 2023-2027, prevedono l’erogazione di aiuti per i soggetti che si impegnano a coltivare o allevare in azienda risorse genetiche vegetali a rischio di erosione o nuclei di animali appartenenti alle razze autoctone minacciate, con l’obiettivo di conservare e tutelare la biodiversità agraria del Lazio.

Possono aderire: agricoltori, associazioni di agricoltori o altri gestori del territorio.

Condizioni di ammissibilità per entrambe le operazioni, sono:

  • l’obbligo di coltivare o allevare varietà vegetali o razze animali iscritte nel Registro Volontario Regionale delle risorse autoctone a rischio erosione;

  • l’obbligo di aderire alla Rete di Conservazione e Sicurezza, che riunisce i soggetti impegnati nella conservazione e nella moltiplicazione di razze e varietà protette da rischio di erosione genetica, iscritte nel Registro Volontario Regionale;

  • la costituzione e il relativo aggiornamento del fascicolo unico aziendale come previsto dal DPR 503 del 1° dicembre 1999.

L’aggiornamento del Registro Volontario Regionale e la gestione della Rete di Conservazione e Sicurezza sono affidati ad Arsial dalla Regione Lazio, nell’ambito delle attività di tutela della biodiversità agricola del Lazio, previste dalla L.R. 15/2000.

Per atti e documentazione sugli interventi:

Ultima modifica
Mer 06 Dic, 2023

SITOGRAFIA DI INTERESSE

Bandi aperti Lazio Innova - https://www.lazioinnova.it/bandi-aperti/ 

Il portale dei finanziamenti regionali ed europei –  https://www.lazioeuropa.it/

Creazione nuova impresa: Invitaliahttps://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende

Sostegno allo sviluppo e crezione d’impresa: Ministero delle Imprese e del Made in Italyhttps://www.incentivi.gov.it/it

Bandi online (PNRR): Governo Italianohttps://www.italiadomani.gov.it/it/home.html

Pitch, settori e business model delle Startup e PMI innovative iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese: Camere di Commercio d’Italiahttps://startup.registroimprese.it/isin/home

Misure di agevolazione e sostegno per le imprese: Ministero delle Imprese e del Made in Italyhttps://www.mimit.gov.it/it/incentivi?start=0

Orientamento e formazione (Offerta di servizi di orientamento e di formazione per la crescita professionale): Regione Laziohttps://portafuturolazio.it/

Contributi per l’avvio d’impresa: Ente nazionale Microcredito https://www.microcredito.gov.it/

Tipologia
Regione
Bandi PMI

La Regione Lazio lancia nuovi bandi per il credito alle PMI

La Regione Lazio offre garanzie, contributi e finanziamenti alle PMI per investire in agricoltura, agroalimentare e forestale. Domande online entro il 31 dicembre 2023.

La Regione Lazio, attraverso Lazio Innova, ha presentato in data 30 novembre 2023 i nuovi bandi per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese (PMI) del territorio. Si tratta di quattro misure che prevedono la concessione di garanzie, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per sostenere la ripresa economica, l’innovazione e la competitività delle imprese laziali.

Le quattro misure sono le seguenti:

  • Garanzia Lazio 2023: una garanzia pubblica fino al 90% del finanziamento bancario richiesto dalle PMI, per un importo massimo di 2,5 milioni di euro e una durata massima di 10 anni. La garanzia copre sia investimenti che capitale circolante e ha un costo di istruttoria di 300 euro;
  • Contributo a Fondo Perduto Lazio 2023: un contributo a fondo perduto pari al 10% del finanziamento bancario garantito da Garanzia Lazio 2023, per un importo massimo di 250 mila euro. Il contributo è erogato in un’unica soluzione dopo l’erogazione del finanziamento e non richiede alcuna rendicontazione;
  • Finanziamento Lazio 2023: un finanziamento agevolato a tasso zero, concesso da Lazio Innova, pari al 30% del finanziamento bancario garantito da Garanzia Lazio 2023, per un importo massimo di 750 mila euro e una durata massima di 10 anni. Il finanziamento è erogato in un’unica soluzione dopo l’erogazione del finanziamento bancario e prevede una quota di ammortamento annuale pari al 10% del capitale;
  • Innovazione Lazio 2023: un finanziamento agevolato a tasso zero, concesso da Lazio Innova, pari al 50% del finanziamento bancario garantito da Garanzia Lazio 2023, per un importo massimo di 1,25 milioni di euro e una durata massima di 10 anni. Il finanziamento è destinato a progetti di innovazione tecnologica, digitale, sociale o ambientale e prevede una quota di ammortamento annuale pari al 10% del capitale.

Per accedere alle misure, le PMI devono presentare una domanda online sul portale di Lazio Innova, allegando la documentazione richiesta e il progetto di investimento.

 Le domande sono aperte dal 1° dicembre 2023 e saranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito di Lazio Innova.

 

Ultima modifica
Ven 01 Dic, 2023
Generazione Terra

Generazione Terra 2023: il bando per i giovani che vogliono fare impresa nel settore agricolo

Il Ministero delle Politiche Agricole finanzia i giovani che vogliono fare impresa nel settore primario con contributi a fondo perduto. Progetti innovativi e sostenibili. Domande online entro il 31 dicembre 2023.

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha lanciato il bando Generazione Terra 2023, una misura di sostegno ai giovani che intendono avviare o consolidare un’impresa agricola, agroalimentare o forestale. L’obiettivo è di favorire il ricambio generazionale, l’innovazione e la sostenibilità nel settore primario, valorizzando le risorse del territorio e le filiere corte.

Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto, pari al 50% della spesa ammissibile, per un importo massimo di 40 mila euro. Il contributo può essere utilizzato per acquistare beni strumentali, macchinari, attrezzature, impianti, mezzi di trasporto, terreni, fabbricati, animali, sementi, piante, materiali di consumo, servizi di consulenza, formazione, assistenza tecnica, certificazione, promozione e comunicazione.

Possono partecipare al bando i giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, residenti in Italia, che abbiano conseguito o stiano conseguendo un titolo di studio di livello secondario superiore o universitario, o che abbiano frequentato o stiano frequentando un percorso formativo nel settore agricolo, agroalimentare o forestale. I candidati devono presentare un progetto di impresa, individuale o associata, che sia coerente con le finalità del bando e che preveda un investimento minimo di 20 mila euro.

Le domande devono essere presentate entro il 31 dicembre 2023, tramite la piattaforma online del Ministero.

 Le domande saranno valutate secondo i criteri di qualità, innovazione, sostenibilità, coerenza, fattibilità e impatto del progetto. I risultati saranno comunicati entro il 31 marzo 2024. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il bando completo

 

Ultima modifica
Ven 01 Dic, 2023