Formazione

Varese - 6 marzo 2024 - Incontro primo orientamento PNI

Incontro di primo orientamento rivolto ad aspiranti imprenditori/imprenditrici che intendono avviare una nuova attività d'impresa

Camera di Commercio di Varese propone un incontro di gruppo informativo rivolto ad aspiranti imprenditori/imprenditrici che riguarderà aspetti amministrativi, legislativi e finanziari connessi all'avvio di una impresa, al fine di programmare tempi e costi di avvio, consolidare la propria idea d'impresa, identificare delle prime strategie. 

Durante l'incontro si parlerà degli adempimenti connessi all’avvio di attività d’impresa (business plan, possibilità di finanziamento, scelta della forma giuridica, iter burocratici). 
L'incontro è previsto per il 6 marzo 2024 alle ore 10.00 presso la sede Camerale, Piazza Monte Grappa 5, Varese.

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Ven 22 Dic, 2023

Varese - 7 febbraio 2024 - Incontro primo orientamento PNI

Incontro di primo orientamento rivolto ad aspiranti imprenditori/imprenditrici che intendono avviare una nuova attività d'impresa

Camera di Commercio di Varese propone un incontro di gruppo informativo rivolto ad aspiranti imprenditori/imprenditrici che riguarderà aspetti amministrativi, legislativi e finanziari connessi all'avvio di una impresa, al fine di programmare tempi e costi di avvio, consolidare la propria idea d'impresa, identificare delle prime strategie. 

Durante l'incontro si parlerà degli adempimenti connessi all’avvio di attività d’impresa (business plan, possibilità di finanziamento, scelta della forma giuridica, iter burocratici). 
L'incontro è previsto per il 7 febbraio 2024 alle ore 14.00 presso la sede Camerale, Piazza Monte Grappa 5, Varese.

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Ven 22 Dic, 2023
Sharing economy

Cos’è la sharing economy e come sta cambiando il mondo

La sharing economy, o economia della condivisione, è un fenomeno economico e sociale che si basa sullo scambio, il prestito e l’uso di beni e servizi tra privati, spesso attraverso piattaforme online o app per smartphone. Si tratta di un modello alternativo al tradizionale sistema di vendita e acquisto, che punta a sfruttare le risorse in modo più efficiente ed ecologico, creando valore e opportunità per i consumatori e i fornitori.

La sharing economy ha avuto una forte crescita negli ultimi anni, grazie all’evoluzione delle tecnologie digitali, che hanno facilitato la connessione tra domanda e offerta, e alla crisi economica, che ha spinto le persone a cercare soluzioni più convenienti e flessibili. Secondo alcune stime, il valore globale della sharing economy potrebbe raggiungere i 335 miliardi di dollari entro il 2025, coinvolgendo milioni di utenti in tutto il mondo.

La sharing economy si applica a diversi settori e ambiti, tra cui:

  • la mobilità, servizi che permettono di condividere mezzi di trasporto, come auto, moto, bici o scooter, oppure di organizzare viaggi con altri passeggeri, risparmiando sui costi e riducendo le emissioni. Alcuni esempi sono Uber, BlaBlaCar, Car2Go, Mobike e Lime;
  • l’alloggio, servizi che mettono a disposizione case o stanze per affitti o scambi brevi, sfruttando gli spazi inutilizzati e offrendo un’alternativa più economica e autentica agli alberghi. Alcuni esempi sono Airbnb, HomeExchange, Couchsurfing e BeWelcome;
  • il lavoro, servizi che consentono di offrire o richiedere prestazioni lavorative di vario tipo, da quelle professionali a quelle occasionali, sfruttando le competenze e le disponibilità di ciascuno. Alcuni esempi sono Upwork, Fiverr, TaskRabbit e Deliveroo;
  • il consumo, servizi che permettono di condividere o scambiare oggetti, abiti, libri, film, musica e altro, evitando gli sprechi e promuovendo la circolarità. Alcuni esempi sono eBay, Vestiaire Collective, BookMooch, Spotify e Netflix.

La sharing economy presenta dei vantaggi e degli svantaggi, sia per i consumatori che per i fornitori. Tra i vantaggi, ci sono:

  • il risparmio, la sharing economy permette di accedere a beni e servizi a prezzi più bassi rispetto al mercato tradizionale, o addirittura gratuitamente, sfruttando le risorse esistenti e ottimizzando l’utilizzo;
  • la flessibilità, questo modello di business permette di scegliere tra diverse opzioni, in base alle proprie esigenze e preferenze, senza vincoli di tempo o di luogo, e di modificare le proprie scelte in qualsiasi momento;
  • l’innovazione, la sharing economy stimola la creatività e la sperimentazione di nuove soluzioni, che si adattano ai cambiamenti della società e del mercato, e che offrono nuove esperienze e opportunità;
  • la sostenibilità, è un modello che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, diminuendo la produzione e il consumo di beni, e favorendo la riduzione dei rifiuti, il riciclo e il riutilizzo.

Tra gli svantaggi, ci sono:

  • la regolazione, poiché sfida le norme e le regole esistenti, che spesso non sono adeguate o aggiornate al nuovo scenario, e che possono creare conflitti o disparità con il sistema tradizionale, sia a livello fiscale che legale;
  • la qualità, si basa sulla fiducia e sulla reputazione tra gli utenti, che possono essere difficili da verificare o garantire, e che possono esporre a rischi o frodi, sia in termini di sicurezza che di soddisfazione;
  • la protezione, la sharing economy si fonda su una relazione diretta tra i privati, che spesso non prevede garanzie o coperture in caso di problemi o controversie, e che può mettere in discussione i diritti e i doveri dei consumatori e dei fornitori;
  • la responsabilità, il sistema fa conto sulla condivisione e sulla collaborazione tra gli utenti, che richiedono un senso di appartenenza e di rispetto, e che possono comportare delle implicazioni etiche e sociali.

In conclusione, la sharing economy è un fenomeno in continua evoluzione, che sta cambiando il modo di produrre, consumare e vivere, offrendo nuove possibilità e sfide.

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Ven 22 Dic, 2023

Varese - 17 gennaio 2024 - Incontro primo orientamento PNI

Incontro di primo orientamento rivolto ad aspiranti imprenditori/imprenditrici che intendono avviare una nuova attività d'impresa

Camera di Commercio di Varese propone un incontro di gruppo informativo rivolto ad aspiranti imprenditori/imprenditrici che riguarderà aspetti amministrativi, legislativi e finanziari connessi all'avvio di una impresa, al fine di programmare tempi e costi di avvio, consolidare la propria idea d'impresa, identificare delle prime strategie. 

Durante l'incontro si parlerà degli adempimenti connessi all’avvio di attività d’impresa (business plan, possibilità di finanziamento, scelta della forma giuridica, iter burocratici). 
L'incontro è previsto per il 17 gennaio 2024 alle ore 10.00 presso la sede Camerale, Piazza Monte Grappa 5, Varese.

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Ven 22 Dic, 2023
Co-working

Come aprire un coworking: tutto quello che devi sapere

Vuoi aprire un coworking? Scopri i requisiti, i costi, i guadagni e la partita IVA da scegliere per avviare la tua attività di lavoro condiviso.

Il coworking è una forma di lavoro condiviso che offre vantaggi economici e relazionali ai professionisti autonomi, freelance e smart workers. Si tratta di uno spazio in cui si possono affittare postazioni di lavoro, usufruire di servizi comuni e creare una rete di contatti. In questo articolo ti spieghiamo come aprire un coworking, quali sono i requisiti, i costi, i guadagni e la partita IVA da scegliere.

Come aprire un coworking: i passi da seguire

Per aprire un coworking devi seguire questi passi:

  • scegliere il locale, deve essere abbastanza ampio (almeno 200 mq), in una zona di interesse e a norma di sicurezza;
  • aprire la partita IVA, devi scegliere il codice Ateco 82.11.02: “Gestione di uffici temporanei, uffici residence” e iscriverti al registro delle imprese della camera di commercio;
  • presentare la SCIA, devi inviare al Comune la Segnalazione Certificata di Inizio Attività per comunicare l’avvio dei lavori;
  • arredare lo spazio, devi dotarti di attrezzature e dispositivi elettronici, come pc, stampanti, scanner, proiettori, e garantire una connessione internet veloce e stabile;
  • promuovere il coworking, devi creare un sito web, una pagina social, una newsletter e organizzare eventi per farti conoscere e attrarre i potenziali clienti.

Quanto costa aprire un coworking

Il costo per aprire un coworking dipende da diversi fattori, come la dimensione, la posizione, l’arredamento e la promozione del locale. In generale, si stima che per avviare un coworking servano almeno 25mila euro, ma il costo può variare molto a seconda delle scelte imprenditoriali. Per ridurre il rischio e il capitale iniziale, si può optare per il franchising, ovvero affiliarsi a una catena di coworking già esistente e usufruire del suo know-how e della sua visibilità.

Quanto si guadagna con un coworking

I guadagni di un coworking dipendono dal numero di clienti, dal prezzo delle postazioni, dai servizi aggiuntivi e dalle spese fisse. Il prezzo medio di una postazione di lavoro in Italia è di circa 200 euro al mese, ma può variare a seconda della città, della zona e della qualità dello spazio. I servizi aggiuntivi, come la sala riunioni, il bar, la stampa, possono incrementare il fatturato. Le spese fisse, invece, comprendono l’affitto, le utenze, il personale, la manutenzione, la tassazione. Per avere un’idea dei possibili guadagni, si può fare una simulazione con un business plan, tenendo conto di tutti i ricavi e le spese previsti.

Aprire un coworking: la partita IVA

Per aprire un coworking devi aprire una partita IVA, che è il codice fiscale che identifica la tua attività economica. La partita IVA ti permette di emettere fatture, registrare le operazioni contabili, versare le imposte e accedere agli incentivi fiscali. Esistono diverse forme di partita IVA, tra cui:

  • partita IVA ordinaria, è la forma più comune, che prevede la tenuta della contabilità ordinaria o semplificata, l’emissione delle fatture elettroniche, il versamento dell’IVA trimestrale o mensile e l’applicazione delle aliquote ordinarie (22%, 10%, 4%);
  • partita IVA forfettaria: è il regime agevolato, che prevede una tassazione sostitutiva del 15% sul reddito, senza versamento dell’IVA e senza obbligo di contabilità. È riservata ai soggetti con ricavi inferiori a 65mila euro annui e con determinati requisiti;
  • partita IVA in regime di vantaggio, è la formula più vantaggiosa, che prevede una tassazione sostitutiva del 5% sul reddito, senza versamento dell’IVA e senza obbligo di contabilità. È riservata ai soggetti con ricavi inferiori a 30mila euro annui e con determinati requisiti.

Per scegliere la partita IVA più adatta alle tue esigenze, ti consigliamo di rivolgerti a un commercialista, che saprà valutare la tua situazione e darti i migliori consigli.

 

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Ven 22 Dic, 2023
Design y Future

Le sfide dell’innovazione digitale per le nuove aziende nel 2024

L’articolo esplora le quattro principali sfide che le aziende dovranno affrontare nel 2024 per realizzare la loro visione di innovazione digitale.

L’innovazione digitale è diventata una priorità strategica per le aziende che vogliono competere e crescere nell’era del business digitale, caratterizzata da un contesto dinamico, incerto e competitivo. Tuttavia, innovare non significa solo adottare nuove tecnologie, ma anche creare nuovi prodotti, servizi, processi, modelli di business e esperienze per i clienti, i dipendenti, i partner e i fornitori. Quali sono le principali sfide che le aziende dovranno affrontare nel 2024 per realizzare la loro visione di innovazione digitale?

Sfruttare l’intelligenza artificiale generativa

L’intelligenza artificiale generativa (GenAi) è uno strumento in grado di creare contenuti originali e personalizzati, come testi, immagini, video, musica, codice e design. La GenAi può essere utilizzata dalle aziende per generare nuove idee, scoprire nuove opportunità di mercato, migliorare la qualità e l’efficienza dei prodotti e dei servizi, e offrire esperienze uniche e coinvolgenti ai clienti. Richiede però una collaborazione efficace tra gli sviluppatori umani e le macchine, basata su una comprensione reciproca degli obiettivi, dei vincoli, dei feedback e dei criteri di valutazione. Le aziende che sapranno sfruttare la GenAi avranno un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti che non la utilizzeranno.

Aumentare gli investimenti nelle tecnologie digitali

Le tecnologie digitali sono diventate un fattore critico di successo per le aziende, che devono investire in modo continuo e crescente per mantenere il passo con le evoluzioni del mercato e le aspettative dei clienti. La spesa in tecnologie digitali crescerà sette volte più velocemente rispetto all’andamento dell’economia nel 2024, raggiungendo il 65% della spesa totale in tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le più richieste saranno quelle legate al 5G, all’internet delle cose (IOT), al cloud, alla cybersecurity, alla blockchain e alla realtà aumentata e virtuale. Le aziende dovranno quindi allocare le risorse in modo efficiente ed efficace, scegliendo le tecnologie più adatte alle loro esigenze e ai loro obiettivi.

Creare piattaforme e modelli di business innovativi

Le piattaforme digitali sono dei sistemi che consentono di connettere e coordinare diversi attori, come produttori, consumatori, intermediari, fornitori e partner, facilitando lo scambio di beni, servizi, informazioni e valori. Sono in grado di creare e catturare valore in modo scalabile, flessibile e dinamico, sfruttando gli effetti di rete, i dati e le intelligenze artificiali. Le piattaforme digitali richiedono però una trasformazione dei modelli di business tradizionali, basati su una logica lineare e gerarchica, in modelli di business innovativi, basati su una logica circolare e collaborativa. Le aziende dovranno quindi ripensare la loro proposta di valore, il loro segmento di mercato, il loro canale di distribuzione, il loro flusso di entrate e il loro rapporto con gli stakeholder.

Sviluppare strategie per le risorse umane e la sostenibilità

L’innovazione digitale non riguarda solo la tecnologia, ma anche le persone e il pianeta. Le aziende dovranno quindi sviluppare strategie per le risorse umane e la sostenibilità, che siano in linea con la loro visione di innovazione digitale. Per le risorse umane, le sfide riguardano la formazione, il reclutamento, la motivazione, la gestione e la valorizzazione dei talenti digitali, che sono sempre più richiesti e difficili da trovare e trattenere. Per la sostenibilità, le sfide riguardano la riduzione dell’impatto ambientale e sociale delle attività aziendali, il rispetto delle normative e delle aspettative degli stakeholder, e la creazione di valore condiviso per la società. Le aziende dovranno quindi integrare le dimensioni economiche, sociali e ambientali nella loro strategia di innovazione digitale.

 

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Ven 22 Dic, 2023

Gli acceleratori di impresa

Gli acceleratori d’impresa si occupano dello sviluppo di imprese già avviate. Aiutano le nuove imprese ad espandersi sul mercato mediante l’utilizzo dei servizi di accelerazione forniti da professionisti.

Gli acceleratori italiani possono essere gestiti sia da enti pubblici che da società private e, i loro percorsi, sono accessibili a tutte le realtà imprenditoriali, a prescindere dalla provenienza geografica degli imprenditori.

Sono numerosi gli acceleratori attivi nel nostro Paese e alcuni si caratterizzano per settore di specializzazione. 

Le istruzioni su come accedere agli acceleratori sono disponibili sui siti web di ciascuna struttura.

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Ven 22 Dic, 2023
Eccellenze in Digitale, formazione per i lavoratori e competenze per le imprese

Eccellenze in Digitale, webinar "E-commerce, farlo crescere"

Giovedì 1 febbraio 2024 - "E-commerce, farlo crescere". Quali Key Performance Indicators (KPI) utilizzare per scalare il proprio e-commerce.

Partecipa al webinar del percorso Eccellenze in Digitale sul web marketing
ISCRIVITI al prossimo evento "E-commerce, farlo crescere" che si terrà Giovedì 1 febbraio 2024 - ore 14,30-16,00.

Tieniti aggiornato sul PROGRAMMA di WEBINAR gratuiti tenuti da relatori esperti del settore, per aiutare le imprese a migliorare le strategie di digital marketing.

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Ven 22 Dic, 2023

Si è concluso il secondo modulo del Percorso Avanzato di Assistenza tecnica alla Crescita d'impresa

Nelle giornate del 18 e 19 dicembre, si è realizzato il modulo dedicato all'Analisi dei dati e delle fonti che ha affrontato, nel dettaglio, le seguenti tematiche:

- Le fonti statistiche ufficiali e nazionali
- Disamina di alcuni dataset nazionali, europei e regionali
- Analisi dei dati della Camera di Commercio – informazione statistica economica e imprenditoriale
- Cenni sull’organizzazione e la sintesi delle informazioni economiche

Nonché un excursus incentrato sugli elementi essenziali del BMC, propedeutico alla realizzazione della fase laboratoriale sull'elevator pitch che si terrà al termine della formazione in aula.

Le sessioni formative in presenza riprenderanno a seguito delle festività natalizie.

 

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Ven 22 Dic, 2023

Pubblicata la seconda lezione de "Gli strumenti digitali per gli imprenditori" Pillola 2 - Misure lag e lead

Due tipi di misurazione fondamentali per la gestione aziendale: le misure lead e lag: come raggiungere gli obiettivi aziendali

 

Misurazione lead e lag:

Le misure lead sono misure predittive, che ci permettono di capire se stiamo andando nella direzione giusta per raggiungere un obiettivo. Le misure lag, invece, sono misure di output, che ci dicono se abbiamo raggiunto o meno un obiettivo.

 

 

 

Clicca qui per approfondire:

https://sni.unioncamere.it/approfondimenti/gli-strumenti-digitali-gli-imprenditori-pillola-2-misure-lag-e-lead

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Ven 22 Dic, 2023