Orientamento

Locandina Evento

Presentazione libro "10 mosse per affrontare il futuro" - Oscar Farinetti

Presentazione, presso la sede di Vibo Valentia della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, del libro di Oscar Farinetti "10 mosse per affrontare il futuro"

Martedì 31 ottobre, alle ore 18:15 presso la sala Antonino Murmura della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia - sede di Vibo Valentia, verrà presentato il libro di Oscar Farinetti "10 mosse per affrontare il futuro".

L'evento si svolge nell'ambito del "Festival del Sud - Valentia in festa".

 

Ultima modifica
Lun 30 Ott, 2023

Transizione digitale, i progetti innovativi finanziabili

Il Digital Transition Fund (GTF), che ha l’obiettivo di stimolare la crescita del Paese tramite investimenti di capitale di rischio (venture capital diretti e indiretti), è dotato di 300 milioni di euro.

I progetti innovativi finanziabili, riguardanti la transizione digitale, dovranno interessare ambiti come 

  1. Intelligenza Artificiale
  2.  l’Industria 4.0
  3. cyber sicurezza
  4. fintech 
  5. blockchain.

Cdp Venture Capital Sgr selezionerà le proposte di investimento conformemente a quanto previsto dalla politica di investimento dei Fondi.

Per maggiori informazioni consultare la pagina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedicata al fondo.

Ultima modifica
Lun 30 Ott, 2023

Progetti innovativi finanziabili sulla transizione verde

Il Green Transition Fund (GTF), che ha l’obiettivo di stimolare la crescita del Paese tramite investimenti di capitale di rischio (venture capital diretti e indiretti), è dotato di 250 milioni di euro.

I progetti innovativi finanziabili, riguardanti la transizione verde, potranno prevedere l’utilizzo di 

  1. energia rinnovabile
  2.  mobilità sostenibile
  3.  efficienza energetica
  4. economia circolare.

Cdp Venture Capital Sgr selezionerà le proposte di investimento conformemente a quanto previsto dalla politica di investimento dei Fondi.

Per maggiori informazioni consultare la pagina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedicata al fondo.

Ultima modifica
Lun 30 Ott, 2023

550 milioni per start up innovative e green dal PNRR

Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa Resilienza, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy promuove due fondi di venture capital da 550 milioni di euro complessivi. Si tratta del “Green transition fund” e del “Digital transition fund”.

I due fondi intendono promuovere l’innovazione in Italia attraverso investimenti di capitale di rischio.
Le risorse europee sono destinata ai progetti di transizione ecologica o digitale presentati da start up e Pmi.
Il 40% delle risorse disponibili sono riservate al finanziamento di operazioni da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) o che abbiano una sede operativa in una di esse. 
I fondi sono gestiti da Cdp Venture Capital Sgr per conto del Ministero.
 

Ultima modifica
Lun 30 Ott, 2023

La tua idea può diventare una startup innovativa? Scoprilo nella scheda dedicata!

Sono considerate startup innovative le imprese che hanno un alto contenuto tecnologico e forti potenzialità di crescita

Questa scheda, che fa parte della collana “Teseo – Schede per lo startup d’impresa” ed è realizzata da Bergamo Sviluppo, aiuta l'aspirante imprenditore a valutare se la sua idea d'impresa può diventare una startup innovativa: nella scheda vengono infatti presentati i requisiti, i documenti necessari per aprire la società, i passi da compiere per la costituzione e i vantaggi riservati a questo tipo di imprese. La scheda è consultabile e scaricabile a questo link

Ultima modifica
Lun 30 Ott, 2023
orientamento e formazione

Calendario Novembre 2023: le attività di orientamento e formazione offerte dalla piattaforma SNI

Avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo è un progetto entusiasmante, che va però accuratamente studiato e pianificato.

Questi incontri di orientamento e formazione hanno l’obiettivo di far riflettere i partecipanti su cosa significa diventare imprenditore, fornendo le prime informazioni per analizzare e definire la propria idea d’impresa.

 

SEMINARI GRATUITI DI PRIMO ORIENTAMENTO ALL'AVVIO D'IMPRESA

Per un primo orientamento a fare impresa, a partire dalle attitudini personali dell’aspirante imprenditore.

09/11/2023 | 15:30 - 17:30 - Seminario di primo orientamento per l'avvio di impresa

Accedi e iscriviti>>> https://sni.unioncamere.it/eventi/seminario-di-primo-orientamento-lavvio-di-impresa-0

16/11/2023 | 13:00 - 15:00 - Seminario di primo orientamento per l'avvio dell'impresa femminile

Accedi e iscriviti>>> https://sni.unioncamere.it/eventi/seminario-di-primo-orientamento-lavvio-dellimpresa-femminile-1

23/11/2023 | 14:30 - 16:30 - METTERSI IN PROPRIO: seminario di primo orientamento

Accedi e iscriviti>>> https://sni.unioncamere.it/eventi/mettersi-proprio-seminario-di-primo-orientamento

 

SEMINARI GRATUITI DI TIPO SPECIALISTICO

Per approfondire gli aspetti caratteristici del percorso imprenditoriale dall’idea in impresa.

23/11/2023 | 10:00 - 12:00 - Seminario “Quali aspetti fiscali devo considerare prima di avviare un’impresa?”

Accedi e iscriviti>>> https://sni.unioncamere.it/orientamento-e-formazione?field_ev_sezione_target_id=543

 

COLLOQUI GRATUITI DI PRIMO ORIENTAMENTO

Hai un’idea di impresa e non sai da dove iniziare? Prenota un colloquio. A partire dal 6 di novembre hai a disposizione numerose possibilità di orari e di giorni per metterti in contatto con i nostri esperti che potranno orientarti nelle scelte più vicine alle tue esigenze e ai tuoi progetti. Scegli data e ora e descrivi brevemente la tua idea imprenditoriale! Ti forniremo un primo supporto per analizzarla e definire gli step del percorso da avviare. Le tue informazioni ci permetteranno di aiutarti al meglio.   

Scegli una data e iscriviti https://sni.unioncamere.it/appuntamento/colloqui-di-primo-orientamento

Immagine che contiene schermata, testo, diagramma, linea

Descrizione generata automaticamente

 

COLLOQUI GRATUITI DI APPROFONDIMENTO ESPERTO RISPONDE

Scegli l'argomento "Esperto risponde" per cui vuoi prendere un appuntamento! 

-Business model canvas e business plan

-Comunicazione e web marketing

-Finanziamenti ed agevolazioni

-Forme giuridiche

-Imprenditoria/imprenditoria femminile, giovanile, sociale, migrante

-Informazione economica: dati sul sistema imprenditoriale

-Innovazione digitale e sviluppo d’impresa

-Inquadramento fiscale e contributivo

-Iter burocratico per l’avvio d’impresa

-Marchi&Brevetti

-Ricerca investitori e crowdfunding

-Start up innovative

-Settore produttivi (ATECO)

Accedi e iscriviti>>> https://sni.unioncamere.it/colloqui-di-approfondimento-esperto-risponde

 

2.o PERCORSO GRATUITO DI FORMAZIONE E ASSISTENZA TECNICA PER LA REDAZIONE DEL BUSINESS PLAN

Per accompagnarti nella modellazione della tua idea imprenditoriale. Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 14 novembre, iscriviti e partecipa! 

il primo incontro è in calendario il prossimo 16 novembre, dalle 14.00 alle 15.00.  

Accedi e iscriviti>>>https://sni.unioncamere.it/eventi/secondo-percorso-di-formazione-e-assistenza-tecnica-al-business-plan-iscrizioni-aperte

 

Ultima modifica
Mer 13 Dic, 2023

Educazione all’imprenditorialità EU: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona l’educazione all’imprenditorialità EU, una politica che promuove l’apprendimento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione.

L’educazione all’imprenditorialità è una competenza chiave che riguarda la capacità di trasformare le idee in azione, con creatività, innovazione e senso di iniziativa. In questo articolo vedremo cos’è l’educazione all’imprenditorialità EU, quali sono i suoi obiettivi, le sue iniziative e i suoi benefici.

Cos’è l’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU è una politica dell’Unione Europea che promuove l’apprendimento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione, dalla scuola primaria all’università, passando per la formazione professionale e l’apprendimento permanente.

Questo programma formativo non si limita a insegnare come avviare o gestire un’impresa, ma mira a sviluppare una mentalità imprenditoriale che possa essere utile in tutti gli ambiti della vita personale e professionale.

L’educazione all’imprenditorialità EU si basa su tre pilastri:

  • il sapere, cioè le conoscenze teoriche e pratiche relative al mondo dell’impresa, del mercato, delle opportunità e delle sfide;
  • il saper fare, cioè le abilità e le competenze necessarie per mettere in pratica le proprie idee, come la pianificazione, l’organizzazione, la gestione delle risorse, la risoluzione dei problemi, la comunicazione e la collaborazione;
  • il saper essere, cioè le attitudini e i valori che caratterizzano un imprenditore di successo, come la creatività, l’innovazione, il senso di iniziativa, la leadership, la responsabilità sociale e la resilienza.

Quali sono gli obiettivi dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU ha diversi obiettivi strategici, tra cui:

  • contribuire alla crescita economica e alla creazione di occupazione, stimolando la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e favorendo l’innovazione e la competitività;
  • promuovere l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, offrendo opportunità di apprendimento e di partecipazione a tutti i giovani, indipendentemente dal loro retroterra sociale, culturale o geografico;
  • sostenere lo sviluppo personale e professionale dei giovani, aiutandoli a scoprire e valorizzare il loro potenziale, a sviluppare una visione positiva del futuro e a realizzare i loro progetti di vita.

Quali sono le iniziative dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’Unione Europea sostiene l’educazione all’imprenditorialità attraverso diverse iniziative ed eventi, tra cui:

  • il Quadro europeo di riferimento per l’imprenditorialità, che definisce gli obiettivi di apprendimento e i criteri di valutazione per l’insegnamento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione;
  • il Piano d’azione per l’imprenditorialità 2020, che individua le priorità e le azioni da intraprendere per promuovere l’imprenditorialità in Europa;
  • il Programma Erasmus per giovani imprenditori, che offre la possibilità ai nuovi imprenditori di apprendere da imprenditori esperti in altri paesi europei;
  • il Premio europeo per la promozione dell’imprenditorialità, che riconosce le migliori pratiche nazionali, regionali o locali per incoraggiare l’imprenditorialità;
  • il Giorno europeo delle PMI, che celebra ogni anno il ruolo delle piccole e medie imprese nella società europea.

Quali sono i benefici dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU ha numerosi benefici, sia per i singoli che per la collettività. Tra questi, possiamo citare:

  • il miglioramento delle prestazioni scolastiche e della motivazione all’apprendimento, grazie a metodologie didattiche più attive, interattive e basate sui progetti;
  • l’aumento delle opportunità occupazionali e della mobilità professionale, grazie all’acquisizione di competenze trasversali e specifiche richieste dal mercato del lavoro;
  • lo sviluppo della capacità di adattamento e della flessibilità, grazie alla capacità di affrontare situazioni nuove e complesse, di gestire il cambiamento e di cogliere le opportunità;
  • la crescita della fiducia in se stessi e dell’autostima, grazie alla valorizzazione delle proprie risorse, dei propri talenti e delle proprie aspirazioni;
  • la promozione della responsabilità sociale e della sostenibilità, grazie alla consapevolezza degli impatti delle proprie azioni sull’ambiente e sulla società.

In sintesi, l’educazione all’imprenditorialità EU è una politica che mira a sviluppare una mentalità imprenditoriale tra i giovani europei, per favorire la loro crescita personale e professionale, la loro inclusione sociale e la loro cittadinanza attiva. Per saperne di più, visita il sito della Commissione Europea, o scopri il programma Erasmus per giovani imprenditori.

 

Ultima modifica
Ven 27 Ott, 2023
Eurodesk

Eurodesk Campania: una rete di informazione e orientamento per i giovani

Rete Eurodesk Campania: informazione e orientamento per i giovani sull’Europa. Servizi e attività di 2 sportelli Eurodesk a Salerno.

Eurodesk è una rete europea che offre informazioni e consulenza sui programmi, le opportunità e le politiche dell’Unione Europea rivolti ai giovani. In Italia, Eurodesk conta oltre 1000 punti locali, distribuiti in tutte le regioni, che offrono servizi gratuiti e personalizzati ai giovani e agli operatori giovanili.

In Campania, la rete Eurodesk è composta da 11 punti locali, che operano in collaborazione con enti pubblici e privati, scuole, università, associazioni e organizzazioni non governative. Tra questi, due punti locali si trovano nella provincia di Salerno: Essenia UETP srl e Fondazione Casamica Mercato San Severino.

Essenia UETP srl è una società di consulenza e formazione che gestisce lo sportello Eurodesk Salerno, situato in via Sabato Visco 24/a. Lo sportello offre informazioni, consulenza ed assistenza sulle opportunità di mobilità educativa e lavorativa in Europa, sui programmi europei d’interesse per i giovani e sulle fonti d’informazione a livello europeo, nazionale e locale. Lo sportello è aperto al pubblico il lunedì e il venerdì dalle 15:00 alle 18:00 e il martedì e il giovedì dalle 9:00 alle 13:00.

Fondazione Casamica è un’organizzazione non profit che gestisce lo sportello Europa Giovani, situato in via Marino Paglia 27 a Salerno. Lo sportello è un’agenzia Eurodesk per la mobilità educativa transnazionale dei giovani, che offre informazioni, consulenza ed assistenza sulle opportunità di mobilità internazionale offerte dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa. Lo sportello è aperto al pubblico il martedì dalle 9:00 alle 14:00 presso lo sportello Passwork in via Porta Catena 62 a Salerno, dal mercoledì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00 e il mercoledì anche dalle 15:00 alle 17:30 presso l’Info-point Europa Sociale in via Marino Paglia 27 a Salerno.

Entrambi gli sportelli offrono anche servizi online tramite email, Skype e Facebook, e sono reperibili telefonicamente dal lunedì al venerdì. Inoltre, organizzano periodicamente eventi, seminari, workshop e incontri informativi sulle tematiche europee rivolti ai giovani, agli operatori giovanili, alle scuole e alle associazioni.

Eurodesk Campania è quindi una rete di informazione e orientamento per i giovani che vogliono scoprire le opportunità di crescita personale e professionale offerte dall’Europa. Per saperne di più, visita il sito www.eurodesk.it o contatta lo sportello più vicino a te.

 

Ultima modifica
Ven 27 Ott, 2023
Impresa Sociale

Voglia d'Impresa Sociale?:cosa sono e come operano

Imprese sociali: enti privati che uniscono impresa e sociale. Regole, attività, forme giuridiche e dati sulle imprese sociali in Italia.

Un’impresa sociale è un ente privato che svolge in modo stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Si distingue da un’impresa tradizionale perché non ha come obiettivo il profitto, ma la soluzione di problemi sociali o ambientali. Inoltre, si distingue anche da un’organizzazione non profit, perché genera i propri redditi attraverso la vendita di beni o servizi, e non solo attraverso donazioni o contributi pubblici.

 

Costituire un’impresa sociale in Italia

In Italia, le imprese sociali sono regolate dal decreto legislativo 112/2017, che ne definisce le caratteristiche, le attività, le forme giuridiche e le modalità di controllo. 

 

DL 112/2017, Art. 1

“Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutti gli enti privati […] che, in conformità alle disposizioni del presente decreto, esercitano in via stabile e principale un'attività d'impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività.

 

Le imprese sociali possono svolgere solo le attività di interesse generale previste dalla legge, che riguardano diversi ambiti, come il sociale, il sanitario, l’educativo, l’ambientale, il culturale e il cooperativo. Le imprese sociali possono assumere diverse forme giuridiche, come le cooperative sociali, le società benefit, le fondazioni o gli enti religiosi. Le imprese sociali devono iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e rispettare i principi di trasparenza, partecipazione e responsabilità.

 

Requisiti, organi e inserimento lavorativo di un’Impresa Sociale

Per essere un’Impresa Sociale, bisogna svolgere un’attività d’impresa di interesse generale, senza fini di lucro e con finalità sociali. Non possono essere Imprese Sociali le società con un solo socio, le pubbliche amministrazioni e gli enti che limitano i benefici ai soli soci.

Un’Impresa Sociale ha quattro organi principali:

  • l’assemblea dei soci; 
  • il Consiglio di amministrazione;
  • il presidente; 
  • il collegio sindacale.

Questi organi possono variare a seconda della forma giuridica dell’Impresa Sociale, che può essere una società, una cooperativa o una fondazione.

Un’Impresa Sociale può inoltre avere personale dipendente, volontari e componenti dell’organo direttivo retribuiti. Come Ente del Terzo Settore, può avere entrate di natura commerciale, purché siano coerenti con la sua missione sociale.

Un’Impresa Sociale può realizzare la sua missione sociale anche inserendo nel lavoro persone molto svantaggiate, disabili, svantaggiate, beneficiarie di protezione internazionale o senza fissa dimora. Queste persone devono rispettare i criteri stabiliti dal regolamento UE 651/2014 o dal Ministero degli Interni.

 

Vantaggi e sfide dell’impresa sociale

Costituire un’impresa sociale comporta dei vantaggi e delle sfide. 

  • Tra i vantaggi, ci sono la possibilità di creare valore sociale ed economico, di innovare e sperimentare nuove soluzioni, di coinvolgere e motivare i lavoratori e i beneficiari, di accedere a fonti di finanziamento pubbliche e private. 
  • Tra le sfide, ci sono la necessità di bilanciare la sostenibilità economica con l’impatto sociale, di affrontare la concorrenza di altri operatori, di rispettare le normative e gli standard qualitativi, di misurare e comunicare i risultati raggiunti.

 

Le imprese sociali italiane: dati ISTAT

Le imprese sociali rappresentano una realtà importante e in crescita nel panorama italiano. Secondo i dati dell’Istat, nel 2018 le imprese sociali erano oltre 14 mila, con quasi 400 mila addetti e un fatturato di circa 12 miliardi di euro. Le imprese sociali operano prevalentemente nei settori dell’assistenza sociale e sanitaria (56%), dell’istruzione (13%) e della cultura (9%). Le imprese sociali sono presenti in tutte le regioni italiane, con una maggiore concentrazione nel Nord-Ovest (32%) e nel Centro (25%).

 

In sintesi

Le imprese sociali sono enti privati che combinano l’attività d’impresa con la finalità sociale. Le imprese sociali devono seguire delle regole specifiche per operare in modo trasparente ed efficace. Le imprese sociali contribuiscono al benessere della collettività e allo sviluppo sostenibile del territorio.

Ultima modifica
Ven 27 Ott, 2023

Raccolta fondi: la figura del fundraiser

Il fundraiser si occupa di pianificare le strategie di raccolta fondi e di coordinare tutte le attività necessarie per ottenere i finanziamenti

Le start up impegnate nelle raccolte fondi per lo sviluppo della loro idea imprenditoriale devono avere un fundraising manager che si occupa di pianificare le strategie di raccolta fondi e di coordinare tutte le attività necessarie per ottenere i finanziamenti. La sua presenza è fondamentale per garantire il successo del processo di raccolta fondi.

Il ruolo di fundraising manager 

  • può essere svolto direttamente dal fondatore di una start up
  • può essere svolto da professionisti esterni con competenze specifiche in ambito economico ottenute tramite corsi di formazione specializzati. 

Inoltre ci si può avvalere anche di figure simili a quelle del fundraising manager

  • l'operatore del fundraising, responsabile dell'aspetto pratico-operativo della raccolta fondi
  • il consulente di fundraising, un esperto esterno focalizzato esclusivamente sulla strategia di raccolta fondi.
Ultima modifica
Ven 27 Ott, 2023