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La tua idea può diventare una startup innovativa? Scoprilo nella scheda dedicata!

Sono considerate startup innovative le imprese che hanno un alto contenuto tecnologico e forti potenzialità di crescita

Questa scheda, che fa parte della collana “Teseo – Schede per lo startup d’impresa” ed è realizzata da Bergamo Sviluppo, aiuta l'aspirante imprenditore a valutare se la sua idea d'impresa può diventare una startup innovativa: nella scheda vengono infatti presentati i requisiti, i documenti necessari per aprire la società, i passi da compiere per la costituzione e i vantaggi riservati a questo tipo di imprese. La scheda è consultabile e scaricabile a questo link

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Lun 30 Ott, 2023

Educazione all’imprenditorialità EU: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona l’educazione all’imprenditorialità EU, una politica che promuove l’apprendimento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione.

L’educazione all’imprenditorialità è una competenza chiave che riguarda la capacità di trasformare le idee in azione, con creatività, innovazione e senso di iniziativa. In questo articolo vedremo cos’è l’educazione all’imprenditorialità EU, quali sono i suoi obiettivi, le sue iniziative e i suoi benefici.

Cos’è l’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU è una politica dell’Unione Europea che promuove l’apprendimento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione, dalla scuola primaria all’università, passando per la formazione professionale e l’apprendimento permanente.

Questo programma formativo non si limita a insegnare come avviare o gestire un’impresa, ma mira a sviluppare una mentalità imprenditoriale che possa essere utile in tutti gli ambiti della vita personale e professionale.

L’educazione all’imprenditorialità EU si basa su tre pilastri:

  • il sapere, cioè le conoscenze teoriche e pratiche relative al mondo dell’impresa, del mercato, delle opportunità e delle sfide;
  • il saper fare, cioè le abilità e le competenze necessarie per mettere in pratica le proprie idee, come la pianificazione, l’organizzazione, la gestione delle risorse, la risoluzione dei problemi, la comunicazione e la collaborazione;
  • il saper essere, cioè le attitudini e i valori che caratterizzano un imprenditore di successo, come la creatività, l’innovazione, il senso di iniziativa, la leadership, la responsabilità sociale e la resilienza.

Quali sono gli obiettivi dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU ha diversi obiettivi strategici, tra cui:

  • contribuire alla crescita economica e alla creazione di occupazione, stimolando la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e favorendo l’innovazione e la competitività;
  • promuovere l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, offrendo opportunità di apprendimento e di partecipazione a tutti i giovani, indipendentemente dal loro retroterra sociale, culturale o geografico;
  • sostenere lo sviluppo personale e professionale dei giovani, aiutandoli a scoprire e valorizzare il loro potenziale, a sviluppare una visione positiva del futuro e a realizzare i loro progetti di vita.

Quali sono le iniziative dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’Unione Europea sostiene l’educazione all’imprenditorialità attraverso diverse iniziative ed eventi, tra cui:

  • il Quadro europeo di riferimento per l’imprenditorialità, che definisce gli obiettivi di apprendimento e i criteri di valutazione per l’insegnamento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione;
  • il Piano d’azione per l’imprenditorialità 2020, che individua le priorità e le azioni da intraprendere per promuovere l’imprenditorialità in Europa;
  • il Programma Erasmus per giovani imprenditori, che offre la possibilità ai nuovi imprenditori di apprendere da imprenditori esperti in altri paesi europei;
  • il Premio europeo per la promozione dell’imprenditorialità, che riconosce le migliori pratiche nazionali, regionali o locali per incoraggiare l’imprenditorialità;
  • il Giorno europeo delle PMI, che celebra ogni anno il ruolo delle piccole e medie imprese nella società europea.

Quali sono i benefici dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU ha numerosi benefici, sia per i singoli che per la collettività. Tra questi, possiamo citare:

  • il miglioramento delle prestazioni scolastiche e della motivazione all’apprendimento, grazie a metodologie didattiche più attive, interattive e basate sui progetti;
  • l’aumento delle opportunità occupazionali e della mobilità professionale, grazie all’acquisizione di competenze trasversali e specifiche richieste dal mercato del lavoro;
  • lo sviluppo della capacità di adattamento e della flessibilità, grazie alla capacità di affrontare situazioni nuove e complesse, di gestire il cambiamento e di cogliere le opportunità;
  • la crescita della fiducia in se stessi e dell’autostima, grazie alla valorizzazione delle proprie risorse, dei propri talenti e delle proprie aspirazioni;
  • la promozione della responsabilità sociale e della sostenibilità, grazie alla consapevolezza degli impatti delle proprie azioni sull’ambiente e sulla società.

In sintesi, l’educazione all’imprenditorialità EU è una politica che mira a sviluppare una mentalità imprenditoriale tra i giovani europei, per favorire la loro crescita personale e professionale, la loro inclusione sociale e la loro cittadinanza attiva. Per saperne di più, visita il sito della Commissione Europea, o scopri il programma Erasmus per giovani imprenditori.

 

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Ven 27 Ott, 2023
Eurodesk

Eurodesk Campania: una rete di informazione e orientamento per i giovani

Rete Eurodesk Campania: informazione e orientamento per i giovani sull’Europa. Servizi e attività di 2 sportelli Eurodesk a Salerno.

Eurodesk è una rete europea che offre informazioni e consulenza sui programmi, le opportunità e le politiche dell’Unione Europea rivolti ai giovani. In Italia, Eurodesk conta oltre 1000 punti locali, distribuiti in tutte le regioni, che offrono servizi gratuiti e personalizzati ai giovani e agli operatori giovanili.

In Campania, la rete Eurodesk è composta da 11 punti locali, che operano in collaborazione con enti pubblici e privati, scuole, università, associazioni e organizzazioni non governative. Tra questi, due punti locali si trovano nella provincia di Salerno: Essenia UETP srl e Fondazione Casamica Mercato San Severino.

Essenia UETP srl è una società di consulenza e formazione che gestisce lo sportello Eurodesk Salerno, situato in via Sabato Visco 24/a. Lo sportello offre informazioni, consulenza ed assistenza sulle opportunità di mobilità educativa e lavorativa in Europa, sui programmi europei d’interesse per i giovani e sulle fonti d’informazione a livello europeo, nazionale e locale. Lo sportello è aperto al pubblico il lunedì e il venerdì dalle 15:00 alle 18:00 e il martedì e il giovedì dalle 9:00 alle 13:00.

Fondazione Casamica è un’organizzazione non profit che gestisce lo sportello Europa Giovani, situato in via Marino Paglia 27 a Salerno. Lo sportello è un’agenzia Eurodesk per la mobilità educativa transnazionale dei giovani, che offre informazioni, consulenza ed assistenza sulle opportunità di mobilità internazionale offerte dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa. Lo sportello è aperto al pubblico il martedì dalle 9:00 alle 14:00 presso lo sportello Passwork in via Porta Catena 62 a Salerno, dal mercoledì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00 e il mercoledì anche dalle 15:00 alle 17:30 presso l’Info-point Europa Sociale in via Marino Paglia 27 a Salerno.

Entrambi gli sportelli offrono anche servizi online tramite email, Skype e Facebook, e sono reperibili telefonicamente dal lunedì al venerdì. Inoltre, organizzano periodicamente eventi, seminari, workshop e incontri informativi sulle tematiche europee rivolti ai giovani, agli operatori giovanili, alle scuole e alle associazioni.

Eurodesk Campania è quindi una rete di informazione e orientamento per i giovani che vogliono scoprire le opportunità di crescita personale e professionale offerte dall’Europa. Per saperne di più, visita il sito www.eurodesk.it o contatta lo sportello più vicino a te.

 

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Ven 27 Ott, 2023

Educazione all’imprenditorialità EU: cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona l’educazione all’imprenditorialità EU, una politica che promuove l’apprendimento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione.

L’educazione all’imprenditorialità è una competenza chiave che riguarda la capacità di trasformare le idee in azione, con creatività, innovazione e senso di iniziativa. In questo articolo vedremo cos’è l’educazione all’imprenditorialità EU, quali sono i suoi obiettivi, le sue iniziative e i suoi benefici.

Cos’è l’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU è una politica dell’Unione Europea che promuove l’apprendimento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione, dalla scuola primaria all’università, passando per la formazione professionale e l’apprendimento permanente.

Questo programma formativo non si limita a insegnare come avviare o gestire un’impresa, ma mira a sviluppare una mentalità imprenditoriale che possa essere utile in tutti gli ambiti della vita personale e professionale.

L’educazione all’imprenditorialità EU si basa su tre pilastri:

  • il sapere, cioè le conoscenze teoriche e pratiche relative al mondo dell’impresa, del mercato, delle opportunità e delle sfide;
  • il saper fare, cioè le abilità e le competenze necessarie per mettere in pratica le proprie idee, come la pianificazione, l’organizzazione, la gestione delle risorse, la risoluzione dei problemi, la comunicazione e la collaborazione;
  • il saper essere, cioè le attitudini e i valori che caratterizzano un imprenditore di successo, come la creatività, l’innovazione, il senso di iniziativa, la leadership, la responsabilità sociale e la resilienza.

Quali sono gli obiettivi dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU ha diversi obiettivi strategici, tra cui:

  • contribuire alla crescita economica e alla creazione di occupazione, stimolando la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e favorendo l’innovazione e la competitività;
  • promuovere l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, offrendo opportunità di apprendimento e di partecipazione a tutti i giovani, indipendentemente dal loro retroterra sociale, culturale o geografico;
  • sostenere lo sviluppo personale e professionale dei giovani, aiutandoli a scoprire e valorizzare il loro potenziale, a sviluppare una visione positiva del futuro e a realizzare i loro progetti di vita.

Quali sono le iniziative dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’Unione Europea sostiene l’educazione all’imprenditorialità attraverso diverse iniziative ed eventi, tra cui:

  • il Quadro europeo di riferimento per l’imprenditorialità, che definisce gli obiettivi di apprendimento e i criteri di valutazione per l’insegnamento dell’imprenditorialità a tutti i livelli di istruzione e formazione;
  • il Piano d’azione per l’imprenditorialità 2020, che individua le priorità e le azioni da intraprendere per promuovere l’imprenditorialità in Europa;
  • il Programma Erasmus per giovani imprenditori, che offre la possibilità ai nuovi imprenditori di apprendere da imprenditori esperti in altri paesi europei;
  • il Premio europeo per la promozione dell’imprenditorialità, che riconosce le migliori pratiche nazionali, regionali o locali per incoraggiare l’imprenditorialità;
  • il Giorno europeo delle PMI, che celebra ogni anno il ruolo delle piccole e medie imprese nella società europea.

Quali sono i benefici dell’educazione all’imprenditorialità EU

L’educazione all’imprenditorialità EU ha numerosi benefici, sia per i singoli che per la collettività. Tra questi, possiamo citare:

  • il miglioramento delle prestazioni scolastiche e della motivazione all’apprendimento, grazie a metodologie didattiche più attive, interattive e basate sui progetti;
  • l’aumento delle opportunità occupazionali e della mobilità professionale, grazie all’acquisizione di competenze trasversali e specifiche richieste dal mercato del lavoro;
  • lo sviluppo della capacità di adattamento e della flessibilità, grazie alla capacità di affrontare situazioni nuove e complesse, di gestire il cambiamento e di cogliere le opportunità;
  • la crescita della fiducia in se stessi e dell’autostima, grazie alla valorizzazione delle proprie risorse, dei propri talenti e delle proprie aspirazioni;
  • la promozione della responsabilità sociale e della sostenibilità, grazie alla consapevolezza degli impatti delle proprie azioni sull’ambiente e sulla società.

In sintesi, l’educazione all’imprenditorialità EU è una politica che mira a sviluppare una mentalità imprenditoriale tra i giovani europei, per favorire la loro crescita personale e professionale, la loro inclusione sociale e la loro cittadinanza attiva. Per saperne di più, visita il sito della Commissione Europea, o scopri il programma Erasmus per giovani imprenditori.

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Ven 27 Ott, 2023
Impresa Sociale

Voglia d'Impresa Sociale?:cosa sono e come operano

Imprese sociali: enti privati che uniscono impresa e sociale. Regole, attività, forme giuridiche e dati sulle imprese sociali in Italia.

Un’impresa sociale è un ente privato che svolge in modo stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Si distingue da un’impresa tradizionale perché non ha come obiettivo il profitto, ma la soluzione di problemi sociali o ambientali. Inoltre, si distingue anche da un’organizzazione non profit, perché genera i propri redditi attraverso la vendita di beni o servizi, e non solo attraverso donazioni o contributi pubblici.

 

Costituire un’impresa sociale in Italia

In Italia, le imprese sociali sono regolate dal decreto legislativo 112/2017, che ne definisce le caratteristiche, le attività, le forme giuridiche e le modalità di controllo. 

 

DL 112/2017, Art. 1

“Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutti gli enti privati […] che, in conformità alle disposizioni del presente decreto, esercitano in via stabile e principale un'attività d'impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività.

 

Le imprese sociali possono svolgere solo le attività di interesse generale previste dalla legge, che riguardano diversi ambiti, come il sociale, il sanitario, l’educativo, l’ambientale, il culturale e il cooperativo. Le imprese sociali possono assumere diverse forme giuridiche, come le cooperative sociali, le società benefit, le fondazioni o gli enti religiosi. Le imprese sociali devono iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e rispettare i principi di trasparenza, partecipazione e responsabilità.

 

Requisiti, organi e inserimento lavorativo di un’Impresa Sociale

Per essere un’Impresa Sociale, bisogna svolgere un’attività d’impresa di interesse generale, senza fini di lucro e con finalità sociali. Non possono essere Imprese Sociali le società con un solo socio, le pubbliche amministrazioni e gli enti che limitano i benefici ai soli soci.

Un’Impresa Sociale ha quattro organi principali:

  • l’assemblea dei soci; 
  • il Consiglio di amministrazione;
  • il presidente; 
  • il collegio sindacale.

Questi organi possono variare a seconda della forma giuridica dell’Impresa Sociale, che può essere una società, una cooperativa o una fondazione.

Un’Impresa Sociale può inoltre avere personale dipendente, volontari e componenti dell’organo direttivo retribuiti. Come Ente del Terzo Settore, può avere entrate di natura commerciale, purché siano coerenti con la sua missione sociale.

Un’Impresa Sociale può realizzare la sua missione sociale anche inserendo nel lavoro persone molto svantaggiate, disabili, svantaggiate, beneficiarie di protezione internazionale o senza fissa dimora. Queste persone devono rispettare i criteri stabiliti dal regolamento UE 651/2014 o dal Ministero degli Interni.

 

Vantaggi e sfide dell’impresa sociale

Costituire un’impresa sociale comporta dei vantaggi e delle sfide. 

  • Tra i vantaggi, ci sono la possibilità di creare valore sociale ed economico, di innovare e sperimentare nuove soluzioni, di coinvolgere e motivare i lavoratori e i beneficiari, di accedere a fonti di finanziamento pubbliche e private. 
  • Tra le sfide, ci sono la necessità di bilanciare la sostenibilità economica con l’impatto sociale, di affrontare la concorrenza di altri operatori, di rispettare le normative e gli standard qualitativi, di misurare e comunicare i risultati raggiunti.

 

Le imprese sociali italiane: dati ISTAT

Le imprese sociali rappresentano una realtà importante e in crescita nel panorama italiano. Secondo i dati dell’Istat, nel 2018 le imprese sociali erano oltre 14 mila, con quasi 400 mila addetti e un fatturato di circa 12 miliardi di euro. Le imprese sociali operano prevalentemente nei settori dell’assistenza sociale e sanitaria (56%), dell’istruzione (13%) e della cultura (9%). Le imprese sociali sono presenti in tutte le regioni italiane, con una maggiore concentrazione nel Nord-Ovest (32%) e nel Centro (25%).

 

In sintesi

Le imprese sociali sono enti privati che combinano l’attività d’impresa con la finalità sociale. Le imprese sociali devono seguire delle regole specifiche per operare in modo trasparente ed efficace. Le imprese sociali contribuiscono al benessere della collettività e allo sviluppo sostenibile del territorio.

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Ven 27 Ott, 2023

Servizi gratuiti per lo sviluppo digitale sui mercati internazionali

Promos Italia mette a disposizione delle imprese con sede in Provincia di Ravenna diversi servizi che contribuiscono allo sviluppo del loro potenziale digitale e alla loro competitività nell'export.

Sono quattro i servizi per l'internazionalizzazione digitale che Promos Italia può fornire alle imprese, supportandone il percorso di crescita sui mercati internazionali:

  • Analisi del posizionamento digitale dei competitors aziendali: è un servizio che fornisce alle imprese una visione dettagliata di come si stanno muovendo i loro concorrenti nel vasto mondo del digitale.
  • Social Commerce: è un servizio strutturato in varie fasi, che assiste le imprese nello sfruttare i Social Network per promuovere l'azienda o per vendere prodotti direttamente online.
  • Ecommerce Advisor: è un servizio che contribuisce a migliorare la visibilità dell'e-commerce aziendale.
  • LinkedIn Pro Business: è un servizio che identifica i profili di potenziale interesse per l'azienda e la supporta nella realizzazione di una campagna di advertising, assistendola, se necessario, anche nella creazione della pagina Linkedin aziendale.


Per ulteriori informazioni e per accedere ai servizi, vi invitiamo

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Ven 27 Ott, 2023

LA TRANSIZIONE ENERGETICA TRA EFFICIENZA E COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI: I CONTRIBUITI PER LA TRANSIZIONE GREEN

Evento sui finanziamenti per la transizione green e incontri di approfondimento

Unioncamere e le Camere di commercio dell'Emilia – Romagna organizzano il 30 ottobre alle ore 9:30, nell'ambito del progetto "Transizione Energetica" a valere sul Fondo di Perequazione 2020-2021, un momento di approfondimento sul tema dei Contributi per la Transizione green al fine di fornire maggiori informazioni alle imprese e agli stakeholder locali.

Durante l'evento si approfondiranno anche le politiche regionali a supporto della transizione green e i servizi del Sistema Camerale in ambito di transizione energetica.

Programma del webinar

Per iscriversi

Al termine dell’evento sarà possibile partecipare al Desk per le imprese attivato dal Sistema camerale nell’ambito del progetto Transizione Energetica,

Si tratta di un incontro ristretto in cui viene data risposta a domande specifiche legate ai contributi per la transizione green.
Per candidarsi agli incontri è necessario compilare entro il 27 ottobre alle ore 13:00 il seguente form.

Per informazioni: ambiente@rer.camcom.it

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Ven 27 Ott, 2023

Il Business Plan per i mercati esteri: come pianificare una stabile presenza sui mercati esteri in funzione della propria capacità competitiva

10 - 17- 24 novembre e 1 dicembre

NIBI, la Business School di Promos Italia, in collaborazione con le Camere di Commercio di Modena e di Ferrara-Ravenna propone un Corso Executive dedicato al Business Plan. Il percorso è strutturato in 4 moduli on line della durata di 4 ore di lezione cadauno, dalle ore 9.30 alle ore 13.30.


Obiettivi

Il Corso Executive garantisce una preparazione concreta e operativa, finalizzata a:

  • definire una metodologia di pianificazione che permetta lo sviluppo di azioni di internazionalizzazione strutturate per obiettivi;
  • mettere i partecipanti in condizione di effettuare una analisi della propria azienda e un piano di sviluppo propedeutici all’avvio di una efficace azione di sviluppo commerciale;
  • far acquisire ai partecipanti strumenti e metodi efficaci e di immediata applicabilità in azienda.


Destinatari e modalità di partecipazione

La partecipazione al corso è gratuita ed è riservata alle aziende che hanno sede legale e/o operativa nelle provincia di Modena e Ferrara-Ravenna.
Le iscrizioni verranno accettate fino a esaurimento posti disponibili.
Verrà data priorità alle imprese che non hanno partecipato alla precedente edizione del corso.
Sono esclusi professionisti e consulenti.

GUARDA IL PROGRAMMA E ISCRIVITI

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Ven 27 Ott, 2023

Bando Voucher Digitali I4.0 - anno 2023

Nuova edizione del Bando Voucher digitali I4.0: contributi a fondo perduto per le PMI che investono nella transizione digitale. Presentazione delle domande a progetto realizzato e concluso, dal 20 Ottobre al 20 novembre 2023.

Continua l'impegno della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna nel sostenere le Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori, localizzate nelle province di Ferrara o di Ravenna, che investono nelle nuove tecnologie digitali, nell'ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 e dell'iniziativa strategica di Sistema "La doppia transizione digitale ed ecologica".

Il fondo stanziato per il 2023 ammonta complessivamente a 480.000 euro.
Il contributo massimo erogabile per ogni impresa è di 5.000 euro, oltre ad eventuali premialità previste dal bando.
L'investimento minimo previsto è pari a 2.000 euro.
L'intensità del contributo è pari al 50% delle spese sostenute e ammesse.

Le novità dell'edizione 2023:

  • la domanda di contributo va presentata solo se il progetto è già realizzato e concluso e se si è in possesso di tutti i documenti di spesa, già pagati;
  • le fatture ammissibili potranno essere datate dall' 1 gennaio 2023 sino al giorno di presentazione della domanda;
  • non potranno presentare domanda le imprese che hanno già beneficiato del contributo sulle edizioni 2021 e 2022 del Bando Voucher digitali I4.0

La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica, tramite la piattaforma Web Telemaco*, con firma digitale del titolare o del legale rappresentante dell'impresa richiedente.

Il bando sarà aperto dal 20 ottobre al 20 novembre 2023.

* consultare attentamente le "Guide alla pratica telematica contributi" e le informazioni specifiche sull'invio della pratica telematica.

Per maggiori informazioni » www.fe.camcom.it/promozione/finanziamenti/bando-voucher-digitali-i4.0-anno-2023

Bando Voucher Digitali I4.0 - anno 2023 » www.fe.camcom.it/promozione/finanziamenti/normativa/BandoPid2023rev0.pdf

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Ven 27 Ott, 2023

Raccolta fondi: la figura del fundraiser

Il fundraiser si occupa di pianificare le strategie di raccolta fondi e di coordinare tutte le attività necessarie per ottenere i finanziamenti

Le start up impegnate nelle raccolte fondi per lo sviluppo della loro idea imprenditoriale devono avere un fundraising manager che si occupa di pianificare le strategie di raccolta fondi e di coordinare tutte le attività necessarie per ottenere i finanziamenti. La sua presenza è fondamentale per garantire il successo del processo di raccolta fondi.

Il ruolo di fundraising manager 

  • può essere svolto direttamente dal fondatore di una start up
  • può essere svolto da professionisti esterni con competenze specifiche in ambito economico ottenute tramite corsi di formazione specializzati. 

Inoltre ci si può avvalere anche di figure simili a quelle del fundraising manager

  • l'operatore del fundraising, responsabile dell'aspetto pratico-operativo della raccolta fondi
  • il consulente di fundraising, un esperto esterno focalizzato esclusivamente sulla strategia di raccolta fondi.
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Ven 27 Ott, 2023