Territoriale

Regione Umbria “ACCADEMIA PRATICA DELL’INNOVAZIONE 2023-2024”

Raccolta manifestazioni d’interesse per PMI e start up innovative

La Regione Umbria promuove una strategia di sviluppo regionale fortemente incentrata sull’innovazione e sul supporto all’imprenditorialità, sperimentando un approccio che mira a creare una “filiera dell’innovazione” rafforzando e personalizzando strumenti e servizi offerti in ciascuna fase di sviluppo dell’impresa a partire dalla definizione dell’artefatto.

Negli ultimi due anni è stato realizzato il programma “SMARTup”, un programma di accelerazione gestito da Sviluppumbria, che ha messo a disposizione di startup innovative un “bouquet” di servizi.

In questo contesto si inserisce l’Accademia Pratica dell’Innovazione che la Regione UmbriaSviluppumbria realizzeranno nel periodo dicembre 2023 luglio 2024.

L’Accademia, rivolta alle PMI e alle Startup innovative, vedrà inizialmente una valutazione (Assessment) relativa alla prontezza all’innovazione e alla crescita.

Potranno candidarsi a partecipare all'Accademia Pratica dell'Innovazione, le PMI e le Startup innovative che rispondono ai requisiti meglio dettagliati nella call.

Presentazione delle manifestazioni di interesse a partire dal 15 novembre 2023 fino al 18 dicembre 2023 inviando la propria candidatura all’indirizzo PECsviluppumbria@legalmail.it

Per informazioni:

https://www.sviluppumbria.it/-/call-for-interest-accademia-pratica-dell-innovazione-2023-2024

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Gio 07 Dic, 2023

Mini Guide per Orientarsi all’Imprenditorialità Imprenditoria al femminile Trend di mercato e transizione digitale

PERCHE’ UN MINIGUIDA SULLA LETTURA DI CONTESTO DELL’IMPRENDITORIA,  IN PARTICOLARE DI QUELLA  FEMMINILE, PER SOSTENERE LO SVILUPPO DI UN NUOVO BUSINESS?

Nella fase di avvio di qualsiasi impresa, anche femminile, risulta importante dedicarsi un po' di tempo sia per sviluppare l’idea alla base del proprio business (business plan), sia per costruire la propria cassetta degli attrezzi in termini di competenze e conoscenze tecnico operative e gestionali necessarie per affrontare la nuova attività ma, non meno importate, per avere un quadro complessivo della situazione del mercato e dell’imprenditoria nazionale e territoriale per affrontare con maggiore consapevolezza la nuova sfida professionale che si ha di fronte. 

Regione
Fattura Elettronica

La fattura elettronica: uno strumento fondamentale per il nuovi imprenditori

Cos’è la fattura elettronica, come funziona e a chi si applica, illustrando le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e le sue novità in Italia e in Europa.

La fattura elettronica è un documento digitale che viene inviato per via telematica al Sistema di Interscambio (SdI), l’ente pubblico che si occupa di ricevere, controllare e inoltrare le fatture elettroniche tra i soggetti coinvolti; questo file sostituisce la fattura cartacea e ha lo stesso valore legale e fiscale.

Cosa deve contenere la fattura elettronica?

La fattura elettronica deve essere emessa in un formato strutturato, che permette di rappresentare in modo standardizzato i dati e le informazioni della fattura, e deve essere firmata digitalmente con una firma elettronica qualificata o avanzata, che garantisce l’autenticità e l’integrità del documento.

Deve inoltre contenere tutti gli elementi previsti dalla normativa fiscale, tra cui:

  • i dati identificativi del cedente/prestatore e del cessionario/committente, compresi il codice fiscale e il codice destinatario o l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
  • la data e il numero della fattura;
  • la natura, la qualità e la quantità dei beni o dei servizi oggetto dell’operazione;
  • il prezzo unitario e il prezzo totale, con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta applicata;
  • le eventuali operazioni esenti, non imponibili o soggette a regimi particolari;
  • le eventuali spese accessorie, gli sconti, le maggiorazioni e le altre variazioni;
  • il riferimento al documento di trasporto, se esistente;
  • il riferimento al pagamento, se effettuato.

Tempi e scadenze di invio della fattura elettronica

La fattura elettronica deve essere inviata al SdI entro il termine di emissione previsto dalla normativa fiscale, che varia a seconda del tipo di operazione. Il SdI verifica la correttezza formale della fattura e la inoltra al destinatario, che può riceverla in diversi modi, tra cui:

  • tramite il portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile consultare, scaricare e conservare le fatture elettroniche;
  • mediante un servizio di conservazione offerto da un intermediario abilitato, che si occupa di ricevere, gestire e archiviare le fatture elettroniche per conto del cliente;
  • via software di gestione contabile o fiscale, che consente di integrare le fatture elettroniche con la propria contabilità.

La fattura elettronica deve essere conservata in formato digitale per 10 anni, secondo le modalità previste dalla normativa sulla conservazione sostitutiva, che garantisce la validità legale e fiscale del documento.

La fattura elettronica è obbligatoria per tutte le operazioni tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, a prescindere dal regime fiscale o dalla forma giuridica. Sono esclusi dall’obbligo i soggetti che effettuano operazioni rilevanti ai fini IVA nei confronti di consumatori finali, che possono continuare a emettere scontrini o ricevute fiscali, salvo che non optino per la fattura elettronica.

 

I vantaggi della fattura elettronica

La fattura elettronica ha numerosi vantaggi, tra cui:

  • la riduzione dei costi di stampa, spedizione e conservazione delle fatture cartacee;
  • la semplificazione e l’automazione dei processi di emissione, trasmissione, ricezione e registrazione delle fatture;
  • la maggiore sicurezza e tracciabilità delle operazioni;
  • la prevenzione dell’evasione e dell’elusione fiscale;
  • la possibilità di accedere a servizi e incentivi pubblici, come il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, la cessione del credito IVA, la lotteria degli scontrini e il cashback.

La fattura elettronica è una realtà consolidata in Italia dal 1° gennaio 2019, data in cui è diventata obbligatoria per tutte le operazioni tra operatori economici. Dal 1° luglio 2020, è diventata obbligatoria anche per le operazioni tra operatori economici e pubbliche amministrazioni. Inoltre, dal 1° gennaio 2021, è entrata in vigore la fatturazione elettronica europea, che consente di emettere e ricevere fatture elettroniche tra soggetti residenti in diversi paesi dell’Unione Europea, secondo uno standard comune.

A partire dal 1° gennaio 2024, la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria anche per le partite iva a regime forfettario, che fino ad ora erano state escluse da quest'obbligo. 

Si tratta quindi uno strumento innovativo e vantaggioso per le imprese e per il fisco, che richiede però una adeguata conoscenza e preparazione da parte dei soggetti coinvolti.

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Gio 07 Dic, 2023

13 dicembre - Corso Transizione energetica per le PMI: istruzioni per l'uso: 5° Modulo

Martedì 13 dicembre 2023 - Corso Transizione energetica per le PMI: istruzioni per l'uso - 5° Modulo.

Modulo 5 Comunità Energetiche e Rinnovabili: casi studio e laboratorio progettuale

a cura

Barbara Bonvini Ingegnere Elettrico per IRE Liguria

Programma del 5° Modulo: 

  • Modelli di autoconsumo diffuso: approfondimento sulle configurazioni previste dal TIAD
  • Realizzazione di una CER: passi operativi per la pianificazione, realizzazione ed esercizio della configurazione
  • Analisi tecnico-economica impianto fotovoltaico: configurazione in autoconsumo individuale e diffuso
  • Proposte progettuali: confronto tra idee

Il corso prevede lezioni da 2 ore, per un totale di 12 ore in modalità online (su piattaforma Zoom).Il corso è finanziato dalla Camera di Commercio di Genova. Per le iscrizioni basta compilare questo modulo online. Una volta registrati riceverete il link Zoom per partecipare alle lezioni online.

Per ricevere l'attestato di partecipazione è necessario frequentare almeno 4 moduli su 5.

Lunedì 13 novembre - Sostenibilità e transizione: introduzione generale a cura di Dott.ssa Michela Fossa e Ing. Riccardo Cavo/ Ing. Walter Geloso

Martedì 21 novembre - Le PMI protagoniste della transizione energetica partendo da se stesse a cura di Ing. Riccardo Cavo/ Ing. Walter Geloso

Giovedì 30 novembre - Transizione energetica e i punti di contatto con impresa 4.0 e possibili elementi attivatori, incentivi e opportunità per le PMI a cura di Prof.ssa Paola Girdinio e Ing. Georgia Cesarone

Martedì 5 dicembre - Il ruolo delle PMI nelle Comunità Energetiche e Rinnovabili a cura di Ing. Silvia Bovio

Mercoledì 13 dicembre - Comunità Energetiche e Rinnovabili: casi studio e laboratorio progettuale a cura di Ing. Barbara Bonvini

Richieste ed informazioni

Scrivere una mail a pid@ge.camcom.it

Programma

Pagina dedicata

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Mer 10 Gen, 2024
PMI Innovativa

Startup e PMI innovative: quali sono le competenze richieste?

Le startup e le PMI innovative sono imprese che si occupano di sviluppare prodotti, servizi o processi basati su tecnologie avanzate o su modelli di business innovativi. Ecco le quattro aree principali di competenze richieste dalle startup e dalle PMI innovative nel mondo dell’innovazione.

Queste imprese hanno bisogno di personale qualificato e competente, in grado di affrontare le sfide e le opportunità del mercato globale.

Ma quali sono le competenze più richieste dalle startup e dalle PMI innovative? 

Le skills più ricercate dalle aziende in fase di sviluppo in nuovi collaboratori possono essere distinte in quattro macrocategorie:

  • competenze digitali (e-skills): si tratta di tutte le abilità necessarie per utilizzare efficacemente le tecnologie digitali, sia per la comunicazione che per la gestione dei dati, dei processi e dei progetti. Le competenze digitali includono anche la capacità di apprendere e aggiornarsi continuamente sulle novità tecnologiche, di proteggere i propri dati e quelli dei clienti, e di sfruttare le potenzialità del web e dei social media;
  • competenze trasversali (soft skills): si tratta di quelle competenze che non sono legate a un settore specifico, ma che sono utili in diversi contesti lavorativi. Le competenze trasversali comprendono la capacità di lavorare in team, di comunicare efficacemente, di risolvere problemi, di gestire il tempo e lo stress, di adattarsi ai cambiamenti, di essere creativi e proattivi, e di avere una visione strategica e orientata al cliente;
  • competenze linguistiche: si tratta della capacità di esprimersi e comprendere una o più lingue straniere, soprattutto l’inglese, che è la lingua più diffusa nel mondo degli affari e dell’innovazione. Le competenze linguistiche sono fondamentali per comunicare con i clienti, i fornitori, i partner e gli investitori internazionali, e per accedere a informazioni, risorse e opportunità provenienti da altri paesi;
  • competenze tecniche (hard skills): si tratta delle competenze specifiche relative al settore di attività della startup o della PMI innovativa. Le competenze tecniche possono riguardare la conoscenza di determinati software, strumenti, metodologie, normative, standard di qualità, ecc. Le competenze tecniche sono indispensabili per garantire la professionalità e la competitività dell’impresa, e per soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti.

Queste sono le quattro aree principali di competenze richieste dalle startup e dalle PMI innovative, ma non sono le uniche. Ogni impresa ha le sue specificità e le sue esigenze, e può richiedere altre competenze in base al suo modello di business, al suo mercato di riferimento, ai suoi obiettivi e alla sua cultura organizzativa.

Per questo motivo, è importante che i lavoratori delle startup e delle PMI innovative siano sempre pronti a imparare, a migliorarsi e a sviluppare nuove competenze, in modo da essere all’altezza delle sfide e delle opportunità che il mondo dell’innovazione offre.

 

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Gio 07 Dic, 2023
Crowdfunding EU

Il crowdfunding in Europa: cosa cambia con il nuovo regolamento

Emesso il Nuovo regolamento europeo sul crowdfunding: novità, vantaggi e limitazioni.

Il crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo che permette a chi ha un progetto o un’idea imprenditoriale di raccogliere fondi online da una comunità di sostenitori. Esistono diverse tipologie di crowdfunding, tra cui il donation-based, il reward-based, il lending-based e l’equity-based.

  • il donation-based crowdfunding consiste nel donare denaro a un progetto senza ricevere nulla in cambio, se non la soddisfazione di aver contribuito a una causa sociale, culturale o ambientale; 
  • il reward-based crowdfunding prevede invece una ricompensa per i donatori, che può essere un prodotto, un servizio o un’esperienza legata al progetto finanziato; 
  • il lending-based crowdfunding è una forma di prestito tra privati, in cui i finanziatori prestano denaro a un progetto e ricevono in cambio degli interessi;
  • l’equity-based crowdfunding è invece una modalità di investimento in capitale di rischio, in cui i finanziatori acquistano quote o azioni di una società e partecipano ai suoi utili e alle sue perdite.

Il crowdfunding è una pratica in forte crescita in Europa, ma fino ad ora era regolata da normative nazionali diverse e spesso frammentarie. Per favorire lo sviluppo di questo settore e creare un mercato unico europeo, il 10 novembre 2020 è stato approvato il Regolamento (UE) 2020/1503 sul crowdfunding. Il regolamento entrerà in vigore il 10 novembre 2021 e si applicherà a partire dal 10 maggio 2022.

Il regolamento introduce una serie di novità e vantaggi per i soggetti coinvolti nel crowdfunding, tra cui:

  • la possibilità per le piattaforme di crowdfunding di operare in tutta l’Unione Europea con una sola autorizzazione, senza dover richiedere licenze nazionali in ogni paese;

  • la definizione di requisiti armonizzati per le piattaforme di crowdfunding in termini di governance, trasparenza, gestione dei conflitti di interesse, protezione dei dati e dei fondi dei clienti;
  • la definizione di regole comuni per la tutela degli investitori, tra cui il diritto di recesso entro quattro giorni dalla sottoscrizione di un’offerta, l’obbligo di fornire informazioni chiare e complete sui rischi e le opportunità del crowdfunding, e la possibilità di sottoporre i reclami a un meccanismo di risoluzione extragiudiziale;
  • la possibilità per le imprese di raccogliere fino a 5 milioni di euro in 12 mesi tramite il crowdfunding, senza dover pubblicare un prospetto informativo.

Il regolamento si applica solo al lending-based e all’equity-based crowdfunding, mentre il donation-based e il reward-based crowdfunding restano soggetti alle normative nazionali. Inoltre, il regolamento non si applica al crowdfunding immobiliare, al crowdfunding basato su strumenti finanziari diversi dalle quote o dalle obbligazioni, e al crowdfunding rivolto esclusivamente a investitori professionali.

Il regolamento rappresenta un passo importante per lo sviluppo del crowdfunding in Europa, che potrà beneficiare di un quadro normativo più chiaro, uniforme e competitivo. Il crowdfunding potrà così diventare uno strumento sempre più efficace e accessibile per sostenere l’innovazione, la crescita e l’occupazione nel continente.

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Gio 07 Dic, 2023

Bando Coopstartup Lombardia

Il progetto promosso da Legacoop Lombardia e Coopfond per accompagnare lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative da realizzare in forma cooperativa

Obiettivo del bando Coopstartup Lombardia è supportare lo sviluppo di idee imprenditoriali, capaci di apportare benefici alla comunità locale e al territorio in termini di aumento dell’occupazione e di crescita economica, sociale e culturale.
L’iniziativa è orientata a favorire lo sviluppo di idee progettuali in qualsiasi ambito settoriale, attente allo sviluppo sostenibile e, in particolare, agli obiettivi dell' Agenda 2030.

 

È possibile presentare le domande di partecipazione entro il 10 gennaio 2024. 

 

Clicca qui per maggiori informazioni.

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Gio 07 Dic, 2023

CONCLUSO IL CORSO LA TUA IDEA DIVENTA BUSINESS ED III

Martedì 5 dicembre si è chiuso il corso online.

Martedì 5 dicembre si è chiuso il corso online. Sei lezioni da 4 ore in cui i nostri 9 aspiranti imprenditori, condotti da  dott.ssa Mara Marcat, hanno, paso dopo passo, costruito il proprio business plan. Ora attendiamo l'avvio delle loro imprese. In  bocca la lupo a tutti.

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Gio 07 Dic, 2023

L'AGRICOLTURA PUGLIESE CONTA 2023

È giunto alla IV edizione l’opuscolo “L’agricoltura pugliese conta”, inserito nel tradizionale filone informativo che il CREA-Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia realizza sull’andamento del sistema agroalimentare, attraverso pubblicazioni a carattere sia nazionale che regionale.

Dall’edizione 2023 emerge una panoramica agile e veloce di tipo congiunturale, che permette di cogliere anche elementi di evoluzione e trasformazione in una logica di breve periodo. Accanto ai principali indicatori dell’agricoltura, dell’agroindustria, della distribuzione e dei consumi alimentari pugliesi, vengono proposti elementi trasversali legati alla tutela dell’ambiente, alla diversificazione e alle energie rinnovabili, come il solare fotovoltaico. La Puglia, secondo quanto indicato nell’ultimo rapporto statistico del Gestore Servizi Energetici (GSE), riveste un ruolo importante nel settore fotovoltaico nazionale, con i quasi 59.000 impianti distribuiti sul territorio nel 2021 (5,8% degli impianti italiani) e con una potenza installata che sfiora i 3 GW (13%). La regione si caratterizza per i numerosi parchi fotovoltaici a terra di grandi dimensioni e per avere, tra le regioni italiane, la maggiore occupazione di superficie del suolo.

Regione
Unicorn Company

Azienda unicorno: cos’è e quali sono le caratteristiche di questa impresa

Un’azienda unicorno è un’impresa che ha raggiunto una valutazione di mercato superiore a un miliardo di dollari, pur non essendo quotata in borsa. Quali sono le sue caratteristiche comuni e quali sono le più famose e di maggior valore.

Si tratta di imprese giovani, innovative e in forte crescita, che operano principalmente nel settore tecnologico o digitale.

Il termine unicorno è stato coniato nel 2013 da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, un fondo di venture capital specializzato in startup. Lee ha usato questa metafora per sottolineare la rarità e l’eccezionalità di queste imprese, che rappresentano solo lo 0,07% delle startup finanziate dai venture capitalist.

Le aziende unicorno hanno alcune caratteristiche comuni, tra cui:

  • una visione ambiziosa e una missione chiara, le aziende unicorno puntano a risolvere problemi rilevanti per il mercato e per la società, offrendo soluzioni innovative e scalabili, che creano valore per i clienti e per gli stakeholder;
  • un team di talenti e una cultura organizzativa forte, sono imprese che attraggono e mantengono personale qualificato, motivato e appassionato, che condivide la visione e i valori dell’impresa, e che lavora in modo collaborativo, flessibile e orientato al risultato;
  • un modello di business scalabile e sostenibile, queste aziende hanno una proposta di valore distintiva e differenziata, che si basa su tecnologie avanzate o su modelli di business innovativi, che consentono di raggiungere un ampio mercato potenziale, di generare ricavi ricorrenti e di ridurre i costi operativi;
  • un accesso a fonti di finanziamento elevate e diversificate, le aziende unicorno ricevono investimenti consistenti e frequenti da parte di fondi di venture capital, di private equity, di corporate venture, di business angelsl e di altri attori del mercato finanziario, che ne supportano la crescita e la valutazione.

Secondo il report di CB Insights, al 31 dicembre 2020, nel mondo esistevano 493 aziende unicorno, con una valutazione complessiva di 1.523 miliardi di dollari. Tra queste, le più famose e di maggior valore sono: ByteDance (200 miliardi di dollari), SpaceX (74 miliardi di dollari), Stripe (36 miliardi di dollari), Airbnb (35 miliardi di dollari) e Didi Chuxing (34 miliardi di dollari).

In Italia, le aziende unicorno sono ancora poche, ma in crescita. Nel 2022, due startup italiane - Scalapay e Satispay - hanno superato la valutazione di un miliardo di euro, attestandosi come realtà in forte crescita:

  • Scalapay è una piattaforma di pagamento che consente ai clienti di acquistare online e pagare in tre rate senza interessi; 
  • Satispay è un’applicazione che permette di effettuare pagamenti online e offline, tra privati e commercianti, in modo semplice e sicuro.

 

Nel 2023, ci sono altre startup italiane che potrebbero raggiungere lo status di azienda unicorno, grazie alle loro idee innovative e al loro potenziale di crescita. Tra queste, possiamo citare:

  • Musixmatch, una piattaforma che consente di cercare e condividere i testi delle canzoni, di creare playlist personalizzate e di scoprire nuova musica;
  • Newcleo, una startup che si occupa di sviluppare reattori di quarta generazione e un combustibile a base di rifiuti radioattivi, con l’obiettivo di produrre energia nucleare pulita e sicura;
  • Casavo, una startup che offre un servizio di compravendita immobiliare online, che permette di vendere la propria casa in 30 giorni, senza commissioni e con una valutazione gratuita.

Le aziende unicorno sono un fenomeno in continua evoluzione, che testimonia la capacità di innovazione e di creazione di valore di alcune imprese, che riescono a trasformare le loro idee in realtà di successo, anche e soprattutto grazie alla valorizzazione interna di competenze e talenti di giovani dalla imprenditori e professionisti. 

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Gio 07 Dic, 2023