L’Umbria e l’Economia della Coesione
L’Umbria si distingue per un tessuto imprenditoriale coeso e collaborativo, con un’alta propensione alla relazione tra imprese, lavoratori e territorio. Secondo il rapporto Symbola 2024, il 40% delle aziende manifatturiere umbre è "coeso", superando la media nazionale, nonostante la regione rappresenti solo l’1,5% dell’economia italiana.
Il Nord dell’Umbria, in particolare Perugia, mostra una forte vitalità relazionale, mentre il Sud – segnato da deindustrializzazione – necessita di rilancio. La regione vanta anche un capitale sociale attivo, con alti livelli di partecipazione civica e attenzione ambientale, elementi chiave per un’economia sostenibile e innovativa.
Tuttavia, la natalità d’impresa è bassa (17° posto in Italia), e il valore aggiunto pro capite resta inferiore rispetto alle regioni più sviluppate. La sfida è trasformare il potenziale relazionale e sociale in crescita economica concreta.
Il rapporto individua cinque leve strategiche: rafforzare i legami tra scuola e impresa, premiare le aziende coesive, investire nel Sud Umbria, valorizzare le best practice locali e puntare su settori come green economy, turismo lento e manifattura di qualità.
Come sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, l’Umbria non è in ritardo: è semplicemente poco raccontata. Serve una nuova narrazione che dia visibilità a chi già costruisce valore condiviso. La crescita, oggi, passa dalla coesione.
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