Obblighi fiscali di base per chi avvia un’attività in Italia

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Adempimenti amministrativi
Aprire un’attività in Italia è un passo importante che richiede non solo passione e visione imprenditoriale, ma anche attenzione agli adempimenti fiscali previsti dalla normativa. Conoscere fin da subito gli obblighi fondamentali aiuta a evitare errori, sanzioni e rallentamenti nell’avvio dell’impresa.

Ecco un quadro sintetico dei principali obblighi fiscali da affrontare.

1. Apertura della Partita IVA
Chi intende esercitare un’attività economica in modo abituale e continuativo deve aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, indicando:

  • il codice attività (ATECO),
  • il regime fiscale scelto (es. forfettario o ordinario).

2. Iscrizione al Registro delle Imprese
La registrazione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio è obbligatoria per:

  • imprese individuali,
  • società di persone,
  • società di capitali.

Il procedimento può avvenire tramite la Comunicazione Unica, che consente di assolvere anche altri adempimenti con un solo invio telematico.

3. Iscrizione INPS e (se necessario) INAIL
L’imprenditore deve iscriversi alla gestione previdenziale INPS di riferimento (artigiani, commercianti, gestione separata).
In alcuni settori è obbligatoria anche l’iscrizione all’INAIL per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

4. Scelta del regime contabile e dichiarazioni fiscali
A seconda del tipo di attività e del fatturato previsto, si sceglie un regime fiscale:

  • Forfettario, per chi ha determinati requisiti (es. ricavi sotto i 85.000 euro);
  • Ordinario semplificato o ordinario completo, in base a volume d’affari e forma giuridica.

In ogni caso, l’imprenditore dovrà:

  • emettere fatture (oggi in formato elettronico),
  • tenere la contabilità prevista dal regime scelto,
  • presentare annualmente la dichiarazione dei redditi,
  • versare IVA, imposte e contributi con scadenze regolari.

5. Richiesta eventuali autorizzazioni e licenze
Alcune attività (es. somministrazione di alimenti e bevande, commercio, artigianato) richiedono permessi specifici da parte del Comune o di altri enti, oltre alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

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