Attitudini e Competenze imprenditoriali

Incontro "L'intelligenza artificiale nelle decisioni amministrative e giurisprudenziali" presso la Camera di Commercio di Cosenza

L'intelligenza artificiale sta avendo un impatto sempre maggiore sulla società e anche sul diritto. In particolare, l'intelligenza artificiale viene sempre più utilizzata per supportare le decisioni amministrative e giurisprudenziali.

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale in questi ambiti può comportare una serie di opportunità, come:

  • Migliore efficienza e velocità dei processi decisionali;
  • Maggiore oggettività e imparzialità delle decisioni;
  • Migliore accessibilità delle informazioni e dei servizi per i cittadini.

 La Camera di commercio di Cosenza, organizza un incontro dal titolo "L'intelligenza artificiale nell'ambito delle decisioni amministrative e giurisprudenziali".

L'incontro, che si terrà presso la Sala Petraglia il prossimo 19 gennaio alle ore 10:00, sarà l'occasione per approfondire i temi. Relatore dell'incontro sarà Nicola Durante, Presidente Sezione TAR Salerno, che presenterà un'analisi delle potenzialità e dei limiti dell'intelligenza artificiale in questi ambiti. Saranno presenti il sindaco di Cosenza Franz Caruso e dal presidente della Camera di commercio Klaus Algieri.

L'incontro sarà moderato da Erminia Giorno, segretario generale della Camera di commercio di Cosenza.

L'incontro è gratuito ed è rivolto a tutti.

 

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Mer 17 Gen, 2024

RESTO AL SUD INVITALIA

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Link sito Invitalia: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/a-chi-e-rivolto

Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:

  • al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri (guarda l'elenco delle isole)
    oppure
    trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria
  • non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
  • non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
  • non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento

L’incentivo si rivolge a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017
  • imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni - o 120 giorni in caso di residenza all’estero - dall’esito positivo dell’istruttoria)
  • i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)

Per maggiori informazioni, rivolgersi allo Sportello SNI Orientamento della Camera di commercio di Taranto:

Responsabile SNI Orientamento

Contatti:

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

barbara.saltalamacchia@ta.camcom.it

Tel. 099 7783030

Orari per il pubblico:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.

 

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Mer 17 Gen, 2024

Verso un Futuro Sostenibile: Come le Imprese Possono Ridurre l'Impronta di Carbonio

L'impegno delle imprese verso la sostenibilità ambientale è diventato cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Una delle sfide principali è la riduzione dell'impronta di carbonio, e in questo contesto, le imprese giocano un ruolo centrale nel plasmare un futuro più sostenibile.

Ecco alcune delle principali azioni che le imprese stanno attuando per raggiungere questo obiettivo:
 

  • Transizione Energetica

Una delle prime e più efficaci strategie per ridurre l'impronta di carbonio è l'adozione di fonti energetiche rinnovabili. Le imprese stanno sempre più abbracciando l'energia solare e eolica per alimentare le proprie operazioni. Investire in infrastrutture di energia verde non solo riduce l'impatto ambientale ma può anche portare a significativi risparmi a lungo termine.

  • Efficienza Energetica

Oltre a cambiare la fonte di energia, le imprese possono ridurre l'impronta di carbonio migliorando l'efficienza energetica. L'adozione di tecnologie avanzate, l'implementazione di sistemi di illuminazione a basso consumo energetico e la gestione intelligente degli impianti sono solo alcune delle strategie che le imprese stanno impiegando per ottimizzare il loro utilizzo dell'energia.

  • Carbon Offsetting 

Alcune imprese stanno anche esplorando l'opzione di compensare le proprie emissioni attraverso progetti di carbon offset. Questo può includere la partecipazione a programmi di riforestazione o la sottoscrizione di crediti di carbonio

  • Gestione Circolare delle Risorse

L'adozione di un modello di economia circolare è un passo cruciale verso la riduzione dell'impronta di carbonio. Le imprese stanno riconsiderando il ciclo di vita dei loro prodotti, cercando modi per ridurre gli sprechi e massimizzare il riutilizzo e il riciclo. Questo approccio non solo riduce i rifiuti ma contribuisce anche a una gestione più responsabile delle risorse.

  • Coinvolgimento dei Dipendenti e Consapevolezza Ambientale

Un aspetto spesso trascurato nella riduzione dell'impronta di carbonio è l'importanza del coinvolgimento dei dipendenti. Le imprese stanno sempre più incoraggiando la consapevolezza ambientale tra il personale, educandoli sui modi per ridurre gli sprechi e promuovere comportamenti sostenibili all'interno e al di fuori del luogo di lavoro.

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Mar 16 Gen, 2024

Carbon Offsetting: Compensare per un Futuro Sostenibile

La consapevolezza ambientale ha spinto molte imprese a esplorare modalità innovative per compensare le proprie emissioni di carbonio. Analizziamo il concetto di carbon offsetting e le modalità con le quali le imprese stanno riducendo il proprio impatto sull'ambiente.

Il Concetto di Carbon Offsetting
Il carbon offsetting è diventato una pratica sempre più diffusa tra le imprese desiderose di bilanciare le loro emissioni di carbonio. Questo processo coinvolge la partecipazione a progetti che mirano a rimuovere o ridurre le emissioni di gas serra equivalenti a quelle generate dall'attività dell'azienda. Un esempio comune è la partecipazione a programmi di riforestazione che assorbono anidride carbonica dall'atmosfera. La riforestazione non solo assorbe CO2, ma contribuisce anche a ripristinare e preservare gli ecosistemi. Alcune aziende vanno oltre, sostenendo progetti di conservazione ambientale che preservano ecosistemi vitali, come le foreste pluviali, contribuendo così a mantenere l'equilibrio ambientale.

Crediti di Carbonio
Un altro approccio al carbon offsetting coinvolge l'acquisto di crediti di carbonio. Le imprese possono acquistare crediti che rappresentano una riduzione verificata delle emissioni di gas serra altrove. Questi crediti possono provenire da progetti di energia rinnovabile, efficienza energetica o altre iniziative sostenibili. L'acquisto di crediti di carbonio è un modo flessibile per compensare le emissioni, finanziando allo stesso tempo progetti sostenibili in tutto il mondo.

Investimenti Responsabili
Oltre al carbon offsetting, molte aziende stanno adottando un approccio più olistico attraverso gli investimenti responsabili. Ciò implica l'allocazione di risorse finanziarie a progetti e iniziative che promuovono la sostenibilità. Questi investimenti possono riguardare settori come le energie rinnovabili, la tecnologia verde, o progetti sociali che migliorano le condizioni di vita delle comunità locali. Gli investimenti responsabili sono un modo tangibile per le imprese contribuire alla sostenibilità a lungo termine e creare valore non solo per l'azienda ma anche per la società nel suo complesso. In questo senso, molte imprese stanno considerando la creazione di partnership con organizzazioni e ONG che operano nell'ambito della sostenibilità. Queste collaborazioni possono comprendere progetti di riforestazione, iniziative di sensibilizzazione ambientale o programmi di sviluppo sostenibile.

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Mar 16 Gen, 2024

Gestione Circolare delle Risorse: Trasformare il Ciclo di Vita dei Prodotti

Nel percorso verso la sostenibilità, la gestione circolare delle risorse emerge come un tassello di primaria importanza. Esploriamo in che modo le imprese stanno adottando un modello di economia circolare per trasformare il ciclo di vita dei loro prodotti, riducendo gli sprechi e promuovendo una gestione più responsabile delle risorse.

Progettazione per il Riciclo
Un elemento chiave della gestione circolare delle risorse è la progettazione di prodotti orientata al riciclo. Le imprese stanno riconsiderando la progettazione dei loro beni, cercando di utilizzare materiali riciclabili e di semplificare il processo di smontaggio per agevolare il riciclo. L'obiettivo è creare prodotti che, al termine del loro ciclo di vita, possano essere facilmente smantellati e i materiali riutilizzati, riducendo così la quantità di rifiuti generati.

Riduzione degli Sprechi nella Produzione
La gestione circolare delle risorse si estende anche alla produzione, dove le imprese stanno adottando pratiche che riducono gli sprechi. L'implementazione di processi di produzione più efficienti e sostenibili riduce la quantità di materiale scartato, contribuendo non solo a un uso più efficiente delle risorse ma anche a una diminuzione dell'impatto ambientale complessivo.

Riutilizzo e Riciclo Avanzato
Alcune imprese stanno esplorando il riutilizzo e il riciclo avanzato come parte integrante della loro strategia di gestione circolare delle risorse. Ciò può implicare la creazione di programmi di riutilizzo per i propri prodotti, incoraggiando i clienti a restituire e riparare gli articoli anziché sostituirli. Inoltre, il riciclo avanzato utilizza tecnologie all'avanguardia per riciclare materiali complessi che non possono essere facilmente trattati con i tradizionali processi di riciclo.

Collaborazioni per la Circolarità
La gestione circolare delle risorse spesso richiede una mentalità di collaborazione. Molte imprese stanno stringendo collaborazioni con fornitori, partner e altre organizzazioni al fine di creare circuiti di approvvigionamento e smaltimento più circolari. Queste collaborazioni possono portare a una condivisione più efficace delle risorse, dal riciclo di materiali all'adozione di pratiche sostenibili in tutta la catena del valore.

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Mar 16 Gen, 2024

La Corporate Sustainability Reporting Directive e le conseguenze per le imprese dal 2024

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in vigore dal 5 gennaio 2023, si rivolge alle imprese dell'UE e alle filiali UE di società non UE, imponendo la rendicontazione dell'impatto ambientale e sociale, nonché degli sforzi ESG.

L'obiettivo primario è garantire maggiore trasparenza e coerenza nella rendicontazione sostenibile, facilitando la valutazione accurata delle prestazioni di sostenibilità delle imprese dell'UE e dei rischi correlati per investitori, analisti, consumatori e altri stakeholder. A partire dall'anno finanziario 2024, le imprese interessate dovranno rendicontare le proprie performance di sostenibilità.

Introdotta come parte del Pacchetto Finanza Sostenibile della Commissione Europea, la CSRD rappresenta un'evoluzione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD). A differenza della NFRD, la CSRD amplia significativamente l'ambito di applicazione, la divulgazione in materia di sostenibilità e i requisiti di rendicontazione. Al centro della CSRD si trova il concetto di doppia materialità, che richiede alle organizzazioni di divulgare come le attività influenzano pianeta e persone, e come gli obiettivi e i rischi di sostenibilità incidono sulla salute finanziaria aziendale. Questo approccio bilanciato riconosce che la sostenibilità non riguarda solo l'impatto ambientale e sociale, ma anche il suo impatto sulla performance finanziaria a lungo termine.

Il reporting CSRD comprende elementi chiave come metriche sulle emissioni e obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale. Tutte le informazioni divulgate devono essere accessibili al pubblico e sottoposte a verifica da terzi per garantirne l'accuratezza e la completezza. La CSRD si applica a diverse categorie di imprese, tra cui grandi imprese quotate, grandi imprese con sede nell'UE (quotate o meno) e imprese di "paesi terzi" (società madri extra UE di società controllate nell'UE con un fatturato annuo nell'UE di almeno 150 milioni di euro).

La conformità alla CSRD sarà implementata gradualmente dal 2024 al 2029, principalmente basandosi sulla conformità precedente alla NFRD o sulle dimensioni dell'azienda. Ad esempio, dal 2024, la conformità sarà obbligatoria per le organizzazioni già soggette alla NFRD, comprese le organizzazioni quotate in un mercato regolamentato dall'UE con 500 o più dipendenti. Dal 2025, si estenderà alle grandi imprese quotate in borsa e così via. La CSRD rappresenta un passo significativo verso una rendicontazione sostenibile più approfondita e uniforme nell'UE, contribuendo a un futuro aziendale più trasparente e sostenibile.

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Mar 16 Gen, 2024

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese

La Commissione sta adottando gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per affrontare le lacune nel reporting di sostenibilità delle imprese, un passo fondamentale nell'ambito del Green Deal europeo.

La normativa dell'UE richiede alle grandi e quotate aziende di rendere conto degli impatti sociali e ambientali delle loro attività, ma l'attuale reporting è insufficiente e spesso non comparabile. La Commissione, in linea con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), sta introducendo standard comuni obbligatori, mirando a migliorare l'efficienza del reporting e l'accesso al finanziamento sostenibile.

Gli ESRS saranno obbligatori per le aziende soggette alla direttiva della CSRD, assicurando coerenza e comparabilità a livello UE. Questi standard comuni ridurranno i costi di reporting nel medio e lungo termine, sostituendo gli attuali standard volontari. La Commissione ha introdotto fasi di adozione per alcune richieste di reporting, fornendo flessibilità alle aziende sulla rilevanza delle informazioni. Inoltre, ha reso alcuni requisiti di reporting volontari per ridurre l'onere sulle imprese, concentrandosi su tematiche complesse o costose.

Il principio di "doppia materialità" guida gli ESRS, richiedendo alle aziende di riferire sia sugli impatti su persone e ambiente che su come le questioni sociali e ambientali influenzano rischi e opportunità finanziarie. L'obiettivo è fornire un quadro affidabile e comparabile, affrontando le carenze nel reporting corrente. La Commissione ha lavorato per allineare gli ESRS agli standard globali, collaborando con l'International Sustainability Standards Board (ISSB) e il Global Reporting Initiative (GRI).

Le aziende saranno tenute a reportare secondo gli ESRS a partire dai bilanci del 2024 (con pubblicazione nel 2025) per grandi società quotate, banche e assicurazioni. Le aziende di minori dimensioni seguiranno un calendario graduale, con l'obbligo per tutte le grandi aziende a partire dai bilanci del 2025 (pubblicazione nel 2026) e per le PMI quotate a partire dai bilanci del 2026 (pubblicazione nel 2027), con la possibilità di un'ulteriore esenzione di due anni. 

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Mar 16 Gen, 2024

SMART&START ITALIA INVITALIA

Smart&Start Italia è l'incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La domanda si presenta solo online sulla piattaforma di Invitalia: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia.

Smart&Start Italia finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.

Chi può chiedere un finanziamento:

  • startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa”
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano

I requisiti che qualificano un’impresa come "startup innovativa" sono indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito startup.registroimprese.it.

Per maggiori informazioni, rivolgersi allo Sportello SNI Orientamento della Cciaa di Taranto:

Responsabile SNI Orientamento

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

Orari per l'utenza:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

E' possibile fissare un'appuntamento solo previo contatto telefonico/mail.

 

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Mar 16 Gen, 2024

Homepage Check

Controlliamo la vostra homepage!

Non è più possibile immaginare la nostra vita quotidiana senza internet. Lo usiamo per cercare di tutto e, nel migliore dei casi, lo troviamo. Per questo motivo per le aziende è fondamentale la presenza online.  

Nella creazione della propria homepage bisogna tener conto non solo del quadro normativo esistente ma anche della sua usabilità e le sue prestazioni.

Fate controllare gratuitamente il vostro sito internet. Ulteriori informazioni ...

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Lun 15 Gen, 2024

Erasmus per giovani imprenditori

State pensando di avviare una vostra impresa o l’avete costituita da poco? O forse siete imprenditori di successo alla ricerca di nuovi mercati e idee innovative?
Il programma Erasmus per giovani imprenditori potrebbe essere per voi!

Erasmus per giovani imprenditori è un programma di scambio transfrontaliero che offre ai nuovi imprenditori – o aspiranti tali – l’opportunità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro paese partecipante al programma.

Lo scambio di esperienze avviene nell’ambito di un periodo di lavoro presso la sede dell’imprenditore esperto, il quale aiuta il nuovo imprenditore ad acquisire le competenze necessarie a gestire una piccola impresa.

L’imprenditore ospitante ha l’occasione di considerare la propria attività sotto nuovi punti di vista, collaborare con partner stranieri e informarsi circa nuovi mercati.

l programma "Erasmus per giovani imprenditori" è finanziato dalla Commissione europea e opera su tutto il territorio dei Paesi partecipanti grazie alla collaborazione di centri di contatto locali attivi nel settore del sostegno alle imprese (quali Camere di commercio, centri di appoggio alle imprese start-up, incubatori di imprese, ecc.). Le loro attività sono coordinate a livello europeo dall’Ufficio di Supporto del programma.

Per maggiori informazioni sulle condizioni di partecipazione, vi invitiamo a leggere la guida al programma.

 

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Lun 15 Gen, 2024