Bandi, agevolazioni, finanziamenti, incentivi

Bonus ZES

Bonus ZES

Il bonus ZES prevede uno sgravio contributivo per favorire l’occupazione nella Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno.

È previsto un esonero dal versamento della contribuzione previdenziale per i datori di lavoro di aziende fino a 10 dipendenti che impiegano fisicamente lavoratori in una sede o unità produttiva in Molise o in una delle altre regioni della ZES Unica.

Per ogni assunzione a tempo indeterminato avvenuta tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 spetta uno sgravio contributivo del 100 per cento, per 2 anni, nel limite massimo di 650 euro mensili.

Per poter beneficiare dell’esonero contributivo,  i datori di lavoro devono assumere lavoratori con più di 35 anni d’età che risultano privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni.

L’agevolazione non può essere applicata ai rapporti di lavoro domestico e ai contratti di apprendistato, ma è compatibile con la maxi deduzione del costo del lavoro.

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Lun 24 Feb, 2025

Newsbandi - Febbraio 2025

Pubblicata la NewsBandi di FEBBRAIO 2025, la guida della Cciaa di Pistoia-Prato sulle opportunità di finanziamento a disposizione di imprese, privati e pubbliche amministrazioni.

La guida è realizzata dalla Camera di commercio di Pistoia-Prato insieme alla provincia di Pistoia ed ha cadenza mensile. Puoi riceverla direttamente alla tua posta elettronica iscrivendoti alla newsletter camerale della Camera di Commercio di Pistoia-Prato.

SCARICA la Newsbandi di Febbraio pubblicata il 20 febbraio 2025.

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Ven 21 Feb, 2025

BANDO PER PROGETTI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLE IMPRESE DA SVOLGERE IN COLLABORAZIONE CON MEDITECH

Il presente bando intende supportare con contributi diretti alla spesa progetti di innovazione presentati dalle imprese e selezionati su base competitiva orientati alla sperimentazione, prototipazione e adozione di soluzioni basate sulle tecnologie abilitanti la data economy.

Il focus dei progetti proposti deve prevedere lo sviluppo di soluzioni basate sull’interoperabilità dei dati, lo sviluppo di smart app, la gestione di contesti, la realizzazione di Digital Twin, la realizzazione di soluzioni di data sharing e data monetization che facciano obbligatoriamente ricorso agli standard NGSI-LD, a data model standard e alle piattaforme Open Source promosse a livello europeo da Data Space Business Alliance e in Italia da MedITech nella qualità di membro accreditato di tali organizzazioni.

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Ven 21 Feb, 2025

Fondo transizione industriale L'incentivo per le imprese che investono nella tutela ambientale

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale si rivolge, in tutta Italia, alle imprese di ogni dimensione che investono nella tutela ambientale. L’obiettivo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Le imprese che vogliono investire per migliorare l'efficienza energetica e orientarsi verso un approccio sostenibile possono presentare domanda per il "Fondo per il sostegno alla transizione industriale" che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE riguardanti la lotta ai cambiamenti climatici. L’iniziativa, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e da Invitalia, prevede una dotazione iniziale di 400 milioni di euro, di cui il 40% riservato al Mezzogiorno. Termini per la presentazione delle domande: dal 5 febbraio 2025 all’8 aprile 2025. 

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Ven 21 Feb, 2025

BANDO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ALLE IMPRESE AL FINE DI SOSTENERE LE ATTIVITÀ DI COLTIVAZIONE, RIPRODUZIONE E COMMERCIO DI FIORI E PIANTE COLPITE DALLA CRISI ECONOMICA DERIVANTE DALLA DIFFUSIONE DELL’EPIDEMIA

L’apertura dei termini per la compilazione e la presentazione della domanda di aiuto è prevista dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del presente bando, sarà attiva fino all’esaurimento della dotazione finanziaria, in base alle domande rilasciate, e comunque non oltre le ore 23.59 del giorno 15 maggio 2025.

La “ricostruzione” dell’economia, dopo l’emergenza sanitaria legata al Covid- 19, deve tener conto della crisi economica che ha interessato, tra le altre, le attività florovivaistiche, causata dalla riduzione forzata della mobilità, dal cambiamento dei comportamenti sociali e d’acquisto, dall’ incremento dei costi e delle giacenze di magazzino invendute.

L’ambito territoriale di intervento è individuato nell’intero territorio regionale del Lazio

REQUISITI DEL BENEFICIARIO PER LA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO

Alla data di pubblicazione del presente bando:

1) Essere un’impresa operante nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, ossia prodotti elencati nell’allegato I del trattato, ad eccezione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura disciplinati dal regolamento (CE) 104/2000 del Consiglio;

2) avere nel territorio della Regione Lazio una sede operativa, così come definita all’articolo 2 del presente bando;

3) essere in attività, come rilevabile dal Registro delle Imprese;

4) esercitare attività afferenti a una delle seguenti categorie della classificazione delle attività economiche (ATECO):

  • codice 01.19 – Floricoltura e coltivazione di altre colture non permanenti;
  • codice 01.29 – Coltivazione di altre colture permanenti (inclusi alberi di Natale);
  • codice 01.30 – Riproduzione delle piante;
  • codice 46.22.00 – Commercio all’ingrosso di fiori e piante;
  • codice 47.76.10 – Commercio al dettaglio di fiori e piante incluso il commercio al dettaglio di semi e fertilizzanti;

5) essere registrata, in qualità di produttore, nel Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (RUOP) ai sensi del regolamento (UE) 2016/2031, articoli 65 e 66, qualora rientri tra i soggetti con obbligo di registrazione nel RUOP.

Alla data di presentazione della domanda di aiuto:

  1. essere in possesso del fascicolo aziendale, previsto dal D.P.R. n. 503/1999, costituito, ed eventualmente aggiornato, sul sistema informativo SIAN dal quale sia rilevabile il possesso di un orientamento tecnico produttivo (OTE) ascrivibile all’attività di produzione florovivaistica;

 

L’importo complessivo dei fondi messi a disposizione con il presente bando è pari a € 1.000.000,00 (un milione/00).

 

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono quelle sostenute a partire dalla data di pubblicazione del presente bando pubblico, relative all’acquisto delle seguenti colture vivaistiche, come definite all’articolo 2 e dettagliate di seguito:

  1. a) sementi;
  2. b) gemme, occhi, talee, marze;
  3. c) astoni;
  4. d) barbatelle,
  5. e) portainnesti;
  6. f) tuberi, bulbi, rizomi, radici, stoloni;
  7. g) piantine non finite a radice nuda o in vaso, da trapiantare;
  8. h) colture di tessuti vegetali, comprese colture cellulari, germoplasma, meristemi, cloni chimerici, materiale micropropagato;
  9. i) terriccio e substrati di coltivazione, inclusi dischetti e vasetti di torba;
  10. j) vasi da coltivazione

 

 sostegno floro vivaistico

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Ven 21 Feb, 2025

Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR

In un’azione sinergica promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) verranno promossi nuovi contributi a fondo perduto per favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee sui cambiamenti climatici. 
E le domande potranno essere presentate fino all‘8 aprile 2025. Le politiche europee sui cambiamenti climatici si muovono, senza dubbio, in una sfera green. Non soltanto in questo ambito si colloca invece la Transizione Industriale.

Il Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale, difatti, costituirà un’importantissima opportunità per tutte quelle imprese che vorranno investire in:

a) Efficienza energetica;
b) Sostenibilità ed uso efficiente delle risorse;
c) Economia circolare e riduzione delle emissioni.

Per maggiori informazioni consulta il sito del Ministero delle Imprese e del Made In Italy!

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Ven 21 Feb, 2025

Diventa un Pioniere dell’Export: partecipa al progetto per espandere i tuoi confini commerciali!

Scadenza candidature 25 febbraio. Partecipa al progetto “Pionieri dell’Export”, un percorso esclusivo e completamente gratuito, organizzato da Agenzia di Sviluppo della Camera di commercio Chieti Pescara su spinta strategica della Regione Abruzzo.

Pensato per le imprese abruzzesi che non hanno mai esportato ma vogliono iniziare o esportano in modo discontinuo o occasionale, il percorso gratuito inizierà martedì 4 marzo ed è dedicato a 20 imprese del territorio che non hanno mai esportato, ma intendono farlo, o hanno esportato occasionalmente. 

È strutturato in tre fasi: 

1. Formazione interattiva; 

2. Export Assessment; 

3. Tutoring personalizzato (alla terza fase verranno ammesse solo 10 imprese).  

Per maggiori informazioni e iscrizioni visita il sito: www.agenziadisviluppo.net/news/diventa-un-pioniere-dellexport-partecipa-al-progetto-per-espandere-i-tuoi-confini-commerciali/

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Mar 25 Feb, 2025
Progetto SEI 2025

Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia: PROGETTO SEI – SOSTEGNO ALL’EXPORT

Pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle domande di adesione ai servizi consortili di Promos Italia, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese nell’anno 2025

La Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia con la collaborazione della propria Azienda Speciale Promocalabriacentro, intende favorire l’accesso delle PMI delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ai servizi di internazionalizzazione inclusi nel programma consortile 2025 della società Promos Italia Scrl.
Adesioni a partire dal 24 febbraio 2025 e fino al 31 marzo 2025.

Avviso completo, modulo di domanda e programma dei servizi offerti al seguente link:

https://czkrvv.camcom.it/progetto-sei-sostegno-allexport-dellitalia-adesione-ai-servizi-consortili-promos-italia-per-linternazionalizzazione-delle-piccole-e-medie-imprese-nellanno-2025/

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Gio 20 Feb, 2025

Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica 2025

Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica è disciplinato dall’articolo 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124,  convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 (decreto-legge Sud).

La legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di bilancio per il 2025), all’art. 1, commi 485 e ss., ha confermato il finanziamento del credito d’imposta, stanziando 2.200 milioni di euro per il 2025.

PROCEDURA DI ACCESSO AL CREDITO D’IMPOSTA PER IL 2025

Per l’anno 2025, ai fini della fruizione del credito d’imposta, la Legge di bilancio per il 2025, all’art. 1, comma 486, ha previsto che “gli operatori economici comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025”.

A pena di decadenza dall’agevolazione, gli operatori economici che hanno presentato la comunicazione di cui sopra “inviano dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025 all’Agenzia delle entrate una comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2025 degli investimenti indicati nella comunicazione”.

La comunicazione integrativa, a pena del rigetto della comunicazione stessa, indica, altresì, l’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati e delle relative fatture elettroniche e degli estremi della certificazione prevista dal decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR 17 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 117 del 21 maggio 2024. La comunicazione integrativa indica un ammontare di investimenti effettivamente realizzati non superiore a quello riportato nella comunicazione inviata dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025.

Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 31 gennaio 2025 sono stati approvati i modelli di comunicazione e di comunicazione integrativa, con le relative istruzioni, e definite le relative modalità di trasmissione telematica.

Normativa e prassi - Provvedimento del 31 gennaio 2025 - Agenzia delle Entrate

SOGGETTI BENEFICIARI

Il decreto attuativo del 17 maggio 2024 recante le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica, stabilisce che possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle zone assistite della regione Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite di spesa complessivo previsto all’art. 16, comma 6, del decreto-legge n. 124 del 2023.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Sono escluse dall’applicazione del beneficio anche le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento nonché le imprese in difficoltà, come definite all’art. 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014 della Commissione europea.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale come definito all’art. 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651 del 2014, realizzati, secondo quanto previsto dall’art. 16, comma 4, del decreto-legge Sud, “dal 1° gennaio 2015 al 15 novembre 2025, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che verranno impiantate nella ZES unica, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva. Nel caso di beni immobili strumentali, sono agevolabili gli investimenti anche se riguardano beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un’attività economica.

Sono esclusi dall’agevolazione i beni autonomamente destinati alla vendita, come pure quelli trasformati o assemblati per l’ottenimento di prodotti destinati alla vendita, nonché i materiali di consumo.

Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Inoltre, sono escluse le acquisizioni effettuate tra soggetti tra i quali sussistano i rapporti di controllo o di collegamento di cui all’art. 2359 del Codice civile.

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni al netto delle spese di manutenzione. Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000 euro.

Il credito è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento.

In particolare, il credito di imposta è determinato:

  • nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
  • nella misura del 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna;
  • nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%, come indicato nella vigente Carta degli aiuti a finalità regionale, per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna;
  • nella misura del 15% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle zone assistite della regione Abruzzo indicate dalla vigente Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Per i progetti di investimento con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.

Per i grandi progetti di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, come definiti al punto 19 (18) degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle piccole-medie imprese e sono calcolate secondo la metodologia dell’«importo di aiuto corretto» di cui all’art. 2, punto 20, del regolamento (UE) n. 651 del 2014.

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MODALITÀ DI FRUIZIONE

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate e, comunque, non prima della data di realizzazione dell’investimento.

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale lo stesso è riconosciuto e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

È cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle discipline europee di riferimento.

Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione. Se i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti.

Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo, pena la decadenza dai benefici goduti.

Ai fini del riconoscimento del credito, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili dev’essere certificato da un revisore legale dei conti o da una società abilitata.

 

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Gio 20 Feb, 2025

Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

La dotazione è di 400 milioni di euro, a valere sulle risorse della Misura M1C2 - Investimento 7 del PNRR (sotto-investimento 1).

L’operatività del Fondo è disciplinata dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica.

Il decreto direttoriale del 23 dicembre 2024 definisce termini e modalità di presentazione delle domande attraverso l’apertura di uno sportello finalizzato al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate.   

È prevista l’applicazione delle disposizioni di favore recate dalla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo” (decisione della Commissione europea C(2024) 5008 FINAL concernente il Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina) e dagli articoli 14, 17, 38, 38 bis e 47 del Regolamento generale di esenzione per categoria n. 651/2014 (GBER).

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • operare nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi.
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il 50% delle risorse è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

 

Cosa finanzia

I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente, e devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  1. una maggiore efficienza energeticanell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo II del decreto direttoriale 23 dicembre 2024;
  2. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo III del decreto direttoriale 23 dicembre 2024.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente all’intervento. Per gli aiuti concessi a valere sul Quadro temporaneo, gli aumenti devono essere di dimensione non superiore al 2% (due percento) rispetto alla situazione precedente.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
  • spese di personale relative ai formatori;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.

 Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità indicate agli articoli 12 e 15 del Decreto del Direttore del 23 dicembre 2024.

Come funziona

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento, in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia.

Si prevede una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinabile sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.

I risultati ottenuti a seguito della realizzazione degli investimenti, come individuati nella relazione tecnica, sono valorizzati mediante l’utilizzo di indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali.

Laddove si presentino situazioni di parità di punteggio, sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale sarà resa disponibile nella competente sezione dei siti internet del Ministero e del Soggetto gestore (www.invitalia.it).

Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione

I termini e le modalità per la presentazione delle domande sono stati stabiliti con il decreto direttoriale del 23 dicembre 2024.

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on-line attraverso la piattaforma informatica accessibile nell’apposita sezione del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 8 aprile 2025.La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e la ulteriore documentazione allegata sarà resa disponibile per tempo nel sito internet di Invitalia.

Le domande saranno avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria. Le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni è disponibile un punto di contatto Invitalia

 

Normativa

 

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Gio 20 Feb, 2025