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La fattura elettronica: quando deve essere emessa

Quando emettere la fattura elettronica

La fattura, che può essere sia cartacea che elettronica, deve essere emessa al momento della consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente. Il termine massimo per emettere la fattura è di 12 giorni dall'effettuazione dell'operazione, come stabilito dall'articolo 6 del D.P.R. n. 633/1972.

Tuttavia, sono previste alcune deroghe, come specificato nell'articolo 21, comma 4, dello stesso decreto.

Per le cessioni di beni in cui la consegna o la spedizione è documentata da un documento di trasporto o altro documento idoneo a identificare i soggetti, effettuate nello stesso mese solare nei confronti dello stesso soggetto, è consentito emettere una sola fattura dettagliata entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui sono state effettuate le cessioni.

Per le cessioni di beni effettuate dal cessionario a un soggetto terzo attraverso il proprio cedente (triangolazione), la fattura deve essere emessa entro il mese successivo a quello della consegna o spedizione dei beni.

Per le prestazioni di servizi fornite a soggetti passivi stabiliti in un altro Stato membro dell'Unione europea, non soggette all'imposta secondo l'articolo 7-ter del D.P.R. n. 633/1972, la fattura deve essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l'operazione.

Infine, per le prestazioni di servizi rese a o ricevute da soggetti passivi stabiliti al di fuori dell'Unione europea, la fattura deve essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l'operazione.

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Lun 12 Feb, 2024

Fattura elettronica: chi deve emetterla

I soggetti che devono emettere fattura elettronica, le modalità tecniche e le responsabilità connesse.
  1. Obbligo di emissione: A partire dal 1° gennaio 2019, è obbligatorio emettere solo fatture elettroniche per le transazioni riguardanti la cessione di beni e la prestazione di servizi tra soggetti residenti o stabiliti in Italia. Questo significa che non è più consentito emettere fatture cartacee per queste operazioni.
  2. Applicazione dell'obbligo: L'obbligo di emettere fatture elettroniche si applica sia quando la transazione avviene tra due operatori IVA (Business-to-Business, B2B), sia quando la transazione è tra un operatore IVA e un consumatore finale (Business-to-Consumer, B2C).
  3. Regole tecniche: Le modalità tecniche per la preparazione, la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture elettroniche emesse tra privati sono definite nel provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018, il quale è stato modificato più recentemente dal provvedimento del 23 dicembre 2021.
  4. Fatture elettroniche verso le Pubbliche Amministrazioni: Per le fatture elettroniche emesse verso le Pubbliche Amministrazioni, si applicano le regole tecniche specificate nel Decreto Ministeriale del 3 aprile 2013, n. 55, consultabili sul sito www.fatturapa.gov.it.
  5. Intermediari per la trasmissione: I contribuenti hanno la possibilità di avvalersi di intermediari per la trasmissione delle fatture elettroniche al Sistema di Interscambio (SdI), ma le responsabilità riguardanti l'operazione rimangono a carico del soggetto che effettua effettivamente l'operazione di vendita o prestazione di servizio.
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Lun 12 Feb, 2024

Fatturazione elettronica: cos’è?

Le principali caratteristiche della fattura elettronica e il suo processo di gestione attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) dell'Agenzia delle Entrate.

 La fattura elettronica

E' un documento fiscale emesso e ricevuto in formato elettronico, come definito dall'articolo 21, comma 1 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633/1972.

Le principali differenze tra una fattura elettronica e una cartacea sono due:

  1. Modalità di Redazione: Deve essere creata utilizzando dispositivi elettronici come un PC, un tablet o uno smartphone. In altre parole, non viene emessa su carta, ma viene compilata e generata attraverso mezzi digitali.
  2. Modalità di Trasmissione: Deve essere inviata al cliente esclusivamente in formato elettronico tramite il Sistema di Interscambio (SdI) gestito dall'Agenzia delle Entrate. Questo sistema agisce come un intermediario che verifica e trasmette le fatture elettroniche tra fornitori e clienti.

Il Sistema di Interscambio (SdI) svolge due principali funzioni:

a) Verifica dei Dati: Controlla se la fattura contiene almeno i dati obbligatori richiesti dalla legge fiscale, come specificato negli articoli 21 o 21-bis del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633/1972. Inoltre, verifica l'indirizzo telematico del cliente, che può essere il "codice destinatario" o un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).

b) Validazione delle Partite IVA: Verifica se la partita IVA del fornitore (cedente/prestatore) e la partita IVA o il codice fiscale del cliente (cessionario/committente) sono validi e corrispondono a entità esistenti.

Se entrambi i controlli hanno esito positivo, il Sistema di Interscambio (SdI) consegna la fattura al destinatario e invia una "ricevuta di recapito" al fornitore, confermando la data e l'ora di consegna del documento. Questo processo aiuta a garantire la validità e l'integrità delle fatture elettroniche trasmesse tra le parti.

 

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Lun 12 Feb, 2024
Fondo di garanzia e Confidi a supporto di Pmi e start up innovative

Fondo di garanzia e Confidi a supporto di Pmi e start up innovative

Per ottenere un prestito da una banca spesso vengono richieste delle garanzie. Per questo motivo, per un aspirante imprenditore, potrebbe essere utile sapere a quali garanzie può accedere e quali benefici potrebbe avere.

Oltre alle garanzie personali (fideiussioni) e reali (pegno, ipoteca), esistono altre garanzie a cui gli aspiranti imprenditori possono ricorrere: i Fondi di garanzia per le Pmi e i Confidi.

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (o Fondo Centrale di garanzia) è una forma di garanzia pubblica del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee. 

I Confidi (consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi) sono intermediari specializzati nell’offerta di garanzie a imprese di minor dimensione o a liberi professionisti associati, al fine di favorirne l'accesso al credito di banche e di altri intermediari finanziari. 

Il Fondo di garanzia può essere richiesto online direttamente dalle banche finanziatrici, società di leasing, da altri intermediari finanziari o dai stessi Confidi, mentre i Confidi, in genere, operano con banche convenzionate.

La garanzia rilasciata dal Confidi, di norma, comporta oneri per l’impresa garantita, sia in termini finanziari che operativi. Infatti, la garanzia è subordinata al pagamento di una commissione, e spesso di un costo associativo al Confidi, che vanno ad unirsi al costo del finanziamento.

 

Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica?

Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l'Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie

Inoltre, l’imprenditore può avere un beneficio dal rilascio della garanzia, come ad esempio, la riduzione del costo del finanziamento.

La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.

 

In alcuni casi, come ad esempio per le start up innovative, oppure per i prestiti di importo ridotto (fino a 25.000 euro), l’accesso alla garanzia del Fondo prescinde dalla valutazione del merito del credito attraverso il rating che in genere viene tenuto conto per le piccole e medie imprese, e che stabilisce se l’impresa può accedere alla garanzia e in quale percentuale.

Alle imprese femminili, invece, sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia, come la priorità di istruttoria e di delibera e l’esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo.

 

Per approfondire i temi legati alle scelte finanziarie e ai rapporti con le banche, iscriviti alla piattaforma sni.unioncamere.it e segui le lezioni fruibili sulla piattaforma SNI e-learning

Una volta registrato, riceverai via email l'indirizzo e le credenziali di accesso. 

Per informazioni contatta lo SNI Territoriale Chieti Pescara all’indirizzo email servizionuoveimprese@chpe.camcom.it 

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Lun 12 Feb, 2024

Fattura elettronica: cos’è e come funziona

Focus sulla fatturazione elettronica: cos’è e come funziona

Dal 2019, è stata introdotta l'obbligatorietà delle fatture elettroniche per le transazioni commerciali tra soggetti residenti o stabiliti in Italia. A partire dal 1° luglio 2022, tale obbligo si estende anche ai contribuenti beneficiari del regime di vantaggio e a coloro che operano nel regime forfettario. Ma quali sono i vantaggi concreti di questo sistema di fatturazione?

In primo luogo, si registra un notevole risparmio sui costi di stampa, spedizione e conservazione dei documenti. Eliminando la necessità di supporti cartacei, si riducono significativamente i costi associati alla gestione della documentazione.

Inoltre, la fatturazione elettronica agevola il processo di contabilizzazione dei dati, rendendolo più agile ed efficiente. Questo porta a una diminuzione degli errori e dei tempi impiegati nella gestione dei flussi di lavoro contabili.

Infine, la certezza della data di emissione e consegna delle fatture migliora l'efficienza nei rapporti commerciali tra clienti e fornitori. Grazie alla tracciabilità e all'archiviazione digitale, si favorisce una maggiore trasparenza e rapidità nelle transazioni commerciali.

In conclusione, la fatturazione elettronica rappresenta un passo significativo verso una gestione più moderna, efficiente e trasparente delle transazioni commerciali, offrendo vantaggi sia dal punto di vista economico che operativo.

Per ciascuna operazione rientrante nel campo di applicazione dell’IVA (imponibile, non imponibile, esente) il contribuente deve emettere una fattura o, nei casi previsti, ferma restando la sua responsabilità, deve assicurarsi che la stessa sia emessa, per suo conto, dal cessionario o dal committente ovvero da un terzo (art. 21, D.P.R. n. 633/1972). 

La fattura di ammontare complessivo non superiore a 400 euro può essere emessa in modalità semplificata (fattura semplificata, art. 21-bis, D.P.R. n. 633/1972 e D.M. 10 maggio 2019). La fattura non è obbligatoria, se non è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell'operazione, per le cessioni di beni e prestazioni di servizi “al dettaglio”, che devono essere certificate mediante memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi (art. 22 D.P.R. n. 633/1972). La legge prevede poi altri casi in cui l’emissione della fattura non è obbligatoria.

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Lun 12 Feb, 2024

E-fattura forfetari

Dal 1° gennaio 2024, i contribuenti che utilizzano il regime forfettario devono emettere fatture elettroniche, senza esclusioni.

Quando emettono una fattura elettronica in formato Xml, devono tenere presente che per importi superiori a 77,47 euro devono applicare l'imposta di bollo e indicare il suo pagamento virtuale. Questo importo può essere addebitato ai clienti, ma viene considerato come parte dei loro compensi, contribuendo quindi alla determinazione forfettaria del reddito soggetto a tassazione sostitutiva.

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato per le persone fisiche che svolgono attività di impresa o professionale. Possono accedervi coloro che, nell'anno precedente, hanno contemporaneamente:

  • Ricavi o compensi non superiori a 85.000 euro all'anno (il limite precedente di 65.000 euro è stato modificato dalla legge di Bilancio 2023).
  • Spese complessive non superiori a 20.000 euro per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, inclusi i compensi per le prestazioni di lavoro rese dall'imprenditore o dai suoi familiari.

I soggetti che adottano il regime forfettario calcolano il reddito imponibile applicando un coefficiente di redditività previsto per la loro attività. I contributi previdenziali obbligatori sono dedotti dal reddito determinato forfettariamente, e l'eccedenza, se presente, è deducibile dal reddito complessivo.

L'imposta applicata sul reddito imponibile è unica e ammonta al 15% (con un'aliquota ridotta al 5% per i primi 5 anni per nuove attività), sostituendo le imposte ordinarie previste come imposte sui redditi, addizionali regionali e comunali.

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Lun 12 Feb, 2024

Operativa dal 1° gennaio 2024 la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it

E' operativa dal 1° gennaio 2024 la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it

Per le nuove aziende che intendono collaborare con la pubblica amministrazione si informa che è operativa la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it dal 1° gennaio 2024. Gestita da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e certificata da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), questa piattaforma è un componente vitale dell'ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale.

Con l'avvento delle normative sulla digitalizzazione, come previsto dal nuovo Codice dei contratti entrato in vigore proprio il 1° gennaio, tutte le fasi del ciclo di vita degli appalti pubblici, dalla progettazione all'esecuzione del contratto, possono essere gestite esclusivamente in modalità digitale. Questo si traduce in una maggiore efficienza, trasparenza e conformità normativa nell'assegnazione e nell'esecuzione dei contratti pubblici.

Dal 1° gennaio 2024, le stazioni appaltanti possono sfruttare pienamente la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it per svolgere una serie di attività chiave, tra cui:

  • Redigere o acquisire tutti gli atti relativi alle procedure di pubblicazione e affidamento.
  • Trasmettere dati e documenti alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) e ottenere il Codice Identificativo Gara (CIG).
  • Richiedere la pubblicazione delle procedure indette sulle Gazzette Ufficiali.
  • Aprire, gestire e conservare il Fascicolo di Gara.
  • Accedere al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) per i controlli sui requisiti di partecipazione delle imprese.

Con il raggiungimento della piena operatività e la certificazione da parte di AgID, Consip conferma il suo ruolo centrale nel sistema nazionale di e-procurement. Nel 2023, attraverso questa piattaforma, sono stati gestiti acquisti per circa 26 miliardi di euro, equivalente all'1,3% del PIL italiano. Oltre 500mila contratti sono stati stipulati tra 140mila imprese (di cui oltre il 95% PMI) e 13.500 amministrazioni abilitate, evidenziando l'ampia portata e l'importanza di questa piattaforma per il settore pubblico e privato.

 

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Lun 12 Feb, 2024

COME PRESENTARSI AL SETTORE FINANZIARIO

Le iscrizioni sono ancora aperte.
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Lun 12 Feb, 2024

Fondo eccellenze della gastronomia e dell'agroalimentare: misura “giovani diplomati”

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha pubblicato il decreto 24 gennaio 2024 di attuazione del Decreto ministeriale n° 538507 del 21 ottobre 2022 recante la definizione dei criteri e delle modalità di utilizzazione del “Fondo di parte corrente per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”.

Sono ammissibili le spese relative alla remunerazione lorda relativa all’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, devono essere presentate dai soggetti ammissibili esclusivamente a mezzo della piattaforma informatica messa a disposizione nel sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it), a partire dalle ore 10.00 del 1° marzo 2024 e fino alle ore 10.00 del 30 aprile 2024. 

I giovani diplomati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) aver conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSEOA) da non oltre 5 anni dalla data di sottoscrizione del suddetto contratto di apprendistato;

b) non aver compiuto, alla data di sottoscrizione del suddetto contratto di apprendistato, i trenta anni di età.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese in possesso dei requisiti previsti dall’art. 5 del D.M. 21 ottobre 2022. Nello specifico:

a) se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 (“Ristorazione con somministrazione”): siano regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni alla data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022 o, alternativamente, abbiano acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;

b) se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 (“Gelaterie e pasticcerie”) e dal codice ATECO 10.71.20 (“Produzione di pasticceria fresca”): siano regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni alla data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022 o, alternativamente, abbiano acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2022, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

 

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Lun 12 Feb, 2024
Ristorazione e pasticceria: contributi alle imprese per acquisto di macchinari e beni strumentali

Ristorazione e pasticceria: contributi alle imprese per acquisto di macchinari e beni strumentali

l “Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell'agroalimentare italiano”, prevede lo stanziamento di risorse rivolte alla misura “Macchinari e beni strumentali”.
Stanziati 76 milioni di euro per la concessione di contributi in conto capitale alle imprese d’eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria, per l’acquisto di macchinari professionali e di beni strumentali all’attività dell’impresa.

Con il decreto direttoriale n. 35987 del 24 gennaio 2024 il Ministero dell’agricoltura ha individuato i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’erogazione dei contributi, a valere sul predetto Fondo, di cui all’articolo 1, comma 868, della Legge n. 234/2021.

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello esclusivamente a mezzo della piattaforma informatica sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 10:00 del 1° marzo e fino alle ore 10:00 del 30 aprile 2024.

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Lun 12 Feb, 2024