Orientamento

CAMERA DI COMMERCIO DI COSENZA: RPP 2025, SEI OBIETTIVI PER TRAFORMARE IL FUTURO DEL TERRITORIO

Un piano strategico per innovare, connettere le imprese e valorizzare le eccellenze locali

 

Cosenza, 25 ottobre 2024 – La Camera di Commercio di Cosenza ha presentato la sua nuova Relazione Previsionale e Programmatica (RPP) per il 2025, un documento strategico che guiderà le azioni future dell’ente per supportare le imprese locali, valorizzare il territorio e garantire tutela ai consumatori. Con l’obiettivo di costruire un tessuto imprenditoriale più resiliente, competitivo e orientato all’innovazione, la Camera di Commercio si propone come punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile e la crescita inclusiva della provincia.

 

La RPP 2025 è articolata in sei obiettivi chiave, suddivisi nei profili "Imprese, Territorio e Consumatori", "Processi Interni", "Innovazione e Crescita" ed "Economico-Finanziario". La strategia mira a potenziare i servizi offerti alle imprese e a creare sinergie che valorizzino le risorse locali, sfruttando al meglio le potenzialità del territorio cosentino e rispondendo con efficacia ai nuovi bisogni del mercato e dei consumatori.

 

Nel dettaglio, i principali obiettivi sono:

  1. Supporto al tessuto imprenditoriale locale – promuovendo iniziative di formazione e sviluppo per piccole e medie imprese, con particolare attenzione alle start-up e all’imprenditorialità giovanile.
  2. Innovazione e digitalizzazione – facilitando l’accesso delle imprese alle nuove tecnologie e a strumenti di digitalizzazione per competere a livello globale.
  3. Sostenibilità e valorizzazione del territorio – favorendo pratiche aziendali sostenibili e sostenendo progetti che migliorino la fruibilità del patrimonio culturale e naturale di Cosenza.
  4. Eccellenza dei servizi al consumatore – con azioni mirate a garantire qualità e sicurezza nei servizi, in linea con i bisogni emergenti della popolazione.
  5. Ottimizzazione dei processi interni – per un miglioramento continuo dell’efficienza operativa dell’ente e una maggiore trasparenza nelle attività.
  6. Sostenibilità economica e finanziaria – per una gestione responsabile e orientata al lungo termine delle risorse, assicurando solidità e autonomia finanziaria.

 

Alcune nuove proposte, emerse nel corso degli incontri con le associazioni di categoria, hanno riguardato l’introduzione di nuove strumentazioni per promuovere l’agricoltura 4.0, il rafforzamento della sicurezza con la riproposizione del bando videosorveglianza e le nuove iniziative in programma tra cui la convention delle Camere di commercio italiane all’estero, il Forum del Mezzogiorno e l’iniziativa “Cosenza – Bolzano Food Express”.

Attraverso questi obiettivi, la Camera di Commercio di Cosenza si propone di sostenere lo sviluppo del territorio, promuovendo un’economia locale innovativa e orientata al futuro, a vantaggio di imprese, cittadini e consumatori.

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Lun 28 Ott, 2024

Pubblicato il Decreto MiMIT per i MINI CONTRATTI DI SVILUPPO

Contributi a fondo perduto per imprese del Mezzogiorno

Nella Gazzetta Ufficiale n.243 del 16 ottobre 2024 è stato pubblicato il Comunicato relativo alle modalità di attivazione del nuovo strumento agevolativo ”Mini Contratti di Sviluppo” - Decreto 12 agosto 2024.
La misura agevolativa è finalizzata a sostenere la realizzazione di investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, compresi tra i 5 e i 20 milioni di euro ed è rivolta alle imprese di piccole, medie o grandi dimensioni con sede in Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Il nuovo strumento che ha una dotazione finanziaria pari a 300 milioni di euro ( Fondi Programma Nazionale RIC 2021-2027), sostiene la realizzazione di programmi di investimento rispondenti alle finalità e agli ambiti tecnologici definiti dalla piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa STEP (tecnologie digitale e deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie)- Regolamento UE 2024/795.
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Le agevolazioni previste dai mini contratti di sviluppo sono concesse nella forma di contributi a fondo perduto e a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:

  • 55 % per le piccole imprese;
  • 45% per le medie imprese;
  • 35 % per le grandi imprese.

La domanda di agevolazioni potrà essere presentata entro i termini che saranno fissati con successivo decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attraverso la piattaforma informatica che sarà resa disponibile dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A.

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Lun 28 Ott, 2024

CIN: termine per l'acquisizione spostato al 1 gennaio 2025

Il termine per il conseguimento del CIN Codice Identificativo Nazionale per gli affitti turistici e gli affitti brevi è fissato al 1 gennaio 2025.

Con riferimento alla procedura per la richiesta e l’attribuzione del codice identificativo nazionale (CIN) di cui all’art. 13-ter del decreto-legge del 18 ottobre 2023, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191, in considerazione della finalità della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), volta ad assicurare la tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato e il contrasto a forme irregolari di ospitalità e considerata l'esigenza di affidabilità e di sicurezza dei portali telematici sui quali vengono pubblicati gli annunci, è emersa l’opportunità di uniformare il termine entro cui i soggetti interessati hanno l’obbligo di munirsi del CIN. Tale termine è pertanto, da intendersi fissato al 1° gennaio 2025, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla citata norma.
L’individuazione di un termine unico è finalizzata altresì a garantire uniformità di trattamento nei confronti degli utenti finali della BDSR, ovverosia i titolari di strutture ricettive e di unità immobiliari ad uso abitativo offerti in locazione tenuti all’acquisizione del CIN.
L’uniformità del termine consente, inoltre, di agevolare le attività proprie dei gestori dei portali telematici, anche nell’ottica di un coordinamento, sin da ora, con le previsioni normative a livello europeo relative alla raccolta e alla condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine, a norma del quale “i locatori, quando offrono i propri servizi di locazione di alloggi a breve termine tramite una piattaforma online di locazione a breve termine, sono tenuti a dichiarare alla piattaforma online di locazione a breve termine se l’unità offerta è soggetta a una procedura di registrazione e, in caso affermativo, a fornire il numero di registrazione”. “Le piattaforme online di locazione a breve termine dovrebbero garantire che i servizi non siano offerti qualora non sia stato fornito alcun numero di registrazione, nei casi in cui un locatore dichiara che tale numero di registrazione è applicabile, e che, qualora sia stato fornito un numero di registrazione, tale numero di registrazione sia indicato”.
In definitiva, il termine per il conseguimento del CIN deve intendersi fissato al 1° gennaio 2025, in modo da soddisfare le suesposte esigenze e garantire, peraltro, piena uniformità di applicazione della disciplina su tutto il territorio nazionale

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Lun 28 Ott, 2024

Sicilia. Contributi fino a 10mila euro per l'abbattimento degli interessi sui mutui delle imprese.

REGIONE SICILIA
Incentivi per l'accesso al credito delle imprese
Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1° gennaio 2024 erogati alle micro, piccole e medie imprese in possesso di una unità operativa in Sicilia.

 

Beneficiario

A chi è diretta l'agevolazione?

Sono beneficiarie del bando le micro, piccole o medie imprese che presentino i seguenti requisiti:

- essere iscritte come attive nel Registro delle imprese istituito presso la Camera di Commercio territorialmente competente;
- essere in possesso di almeno un’unità operativa nel territorio della Regione Siciliana;
- essere intestatarie al 1° gennaio 2024 di un finanziamento.

Agevolazione

Quali sono le agevolazioni previste dal bando?

L’Agevolazione è costituita da un contributo a fondo perduto finalizzato all’abbattimento degli interessi corrispettivi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagati alla data del 31/03/2024, su finanziamenti per programmi di investimenti o per fabbisogno di capitale circolante, erogati da banche o intermediari finanziari e in essere al 1° gennaio 2024.

La dotazione finanziaria disponibile è di € 45.000.000.

L’ammontare del contributo spettante a ciascun richiedente avente diritto è determinato nella misura pari al 30% dell’ammontare degli interessi corrispettivi relativi a rate scadute nel corso del 2023 pagate entro la data del 31/03/2024, come debitamente certificato dalla banca o dall’intermediario finanziario. In ogni caso, l’agevolazione concessa non potrà superare il limite massimo di € 10.000,00.

Il tasso d’interesse nominale annuo applicato sull’ultima rata di finanziamento scaduta nel 2023 per il quale è chiesto l’aiuto non può essere inferiore all’1%. Il contributo non è concesso per interessi di mora e commissioni pagate a qualsiasi titolo.

Scadenza

Qual'è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

Domande presentabili dal 12/11/2024 fino al 12/12/2024, ore 17.00

Interventi ammessi

Quali sono i progetti finanziabili?

L’Agevolazione è costituita da un contributo a fondo perduto finalizzato all’abbattimento degli interessi corrispettivi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagati alla data del 31/03/2024, su finanziamenti per programmi di investimenti o per fabbisogno di capitale circolante, erogati da banche o intermediari finanziari e in essere al 1° gennaio 2024

Per maggiori info clicca qui.

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Ven 25 Ott, 2024

Voucher 3I – Investire in innovazione!

Agevolazioni per startup e microimprese

Cos'è

Il “Voucher 3I – Investire in innovazione” sostiene l’innovazione incentivando l’acquisto di servizi professionali, resi esclusivamente da avvocati e consulenti in proprietà industriale, per la brevettazione delle invenzioni industriali.

A chi si rivolge:

La misura si rivolge a startup e microimprese.

Risorse

La misura ha una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro per il biennio 2023-2024.

L’importo dell’agevolazione sarà concesso in regime “de minimis”, nelle misure di 1.000, 3.000 e 4.000 euro + IVA.

Come funziona

Il “Voucher 3I” consentirà di acquisire i seguenti servizi di consulenza forniti dai professionisti iscritti negli elenchi gestiti dal Consiglio Nazionale Forense e dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale:

  • verifica della brevettabilità dell'invenzione e ricerche di anteriorità preventive;
  • stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
  • deposito all'estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.

Presentazione domande

Con successivo decreto direttoriale del Ministero sarà fissato il termine di apertura per la presentazione delle domande ad Invitalia, soggetto gestore della misura.

Normativa

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Ven 25 Ott, 2024

Yes I Start Up Sicilia

Yes I Start Up è un modello per la formazione e l’accompagnamento all’autoimpiego e alla creazione di impresa. Il modello formativo – ideato per accompagnare alla creazione d’impresa.

Il percorso formativo erogato sarà di 100 ore nelle quali il beneficiario sarà accompagnato, dai soggetti attuatori che erogheranno la formazione, a saper riconoscere e sviluppare le proprie attitudini imprenditoriali. Il beneficiario sarà formato sulle nozioni generali di management d’impresa, oltre a essere informato sulla rete degli attori istituzionali e sugli strumenti utili per fare impresa.

Chi può partecipare?

  • Maggiorenni, residenti o domiciliati in Sicilia, che non sono soci o amministratori di società attive;
  • Disoccupati, inoccupati, o persone in condizioni di disagio socio-economico;
  • Destinatari di politiche passive (CIG).

Cosa offre il corso?  

  • 100 ore di formazione GRATUITA su autoimprenditorialità, business planning, strategie di mercato e altro ancora.
  • Supporto personalizzato per la stesura del tuo business plan.
  • Accesso al 50% di finanziamento a fondo perduto con il programma Resto al Sud di Invitalia!

Il percorso di formazione/accompagnamento è articolato in due fasi:
FASE A: 80 ore da un minimo di 5 partecipanti ad un massimo 8;
FASE B: 20 ore in gruppi composti da un massimo tre allievi, per essere supportati al meglio per la stesura del progetto.

Il percorso formativo sarà realizzato in presenza e/o in modalità FAD sincrona mediante il sistema informativo di ENM.

Per maggiori informazioni clicca qui!


 

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Ven 25 Ott, 2024

BANDO MIMIT: MINI CONTRATTI DI SVILUPPO (di prossima apertura)

SNI TARANTO
Finanziamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a fondo perduto in sostegno a investimenti di transizione green e digitale delle imprese delle Regioni del Mezzogiorno di prossima apertura.

Il bando, indirizzato al momento alle sole Regione del Mezzogiorno, è destinato al sostegno, allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie digitali e "deep tech", oltre che quelle green e alle biotecnologie (compresi i medicinali critici nell'elenco UE, oltre ai loro componenti). Si tratta di uno strumento agevolativo volto a sostenere la realizzazione di piani di investimento di importo non inferiore a 5 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro, realizzati dalle imprese, anche di grandi dimensioni.

Per maggiori informazioni: https://www.mimit.gov.it/it/normativa/decreti-ministeriali/decreto-ministeriale-12-agosto-2024-nuovo-regime-di-aiuti-mini-contratti-di-sviluppo

Responsabile SNI Orientamento Taranto

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

mail: sni@brta.camcom.it

Tel. 099 7783030

Orari per il pubblico:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.

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Ven 25 Ott, 2024

Mi metto in proprio!

30 ottobre 2024, ore 9.30-12.30: incontro online per aspiranti e neo imprenditori organizzato dal Punto Nuova Impresa della CCIAA di Sondrio in collaborazione con la CCIAA di Como-Lecco.

Durante l'incontro saranno approfonditi i seguenti temi:

  • PROCEDURE (informazioni sulle procedure burocratiche e amministrative per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo), 
  • SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA (vantaggi e svantaggi delle varie tipologie giuridiche al fine di orientare l’aspirante imprenditore nella scelta della forma giuridica più adatta all’attività che si intende avviare), 
  • BUSINESS PLAN (indicazioni utili per la redazione del proprio piano d’impresa, strumento indispensabile per accedere alle agevolazioni finanziarie, ma soprattutto per pianificare adeguatamente una nuova attività che possa nascere e crescere “sana” e competitiva), e
  • FINANZIAMENTI (informazioni sulle possibilità di finanziamento a livello regionale e nazionale per avviare nuove attività in proprio e sulle modalità di funzionamento dei bandi pubblici).

Info e iscrizioni qui

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Gio 24 Ott, 2024

Progetto "Giovani e Impresa in Montagna"

TEF - società consortile della Camera di Commercio di Pordenone Udine, sede di Pordenone, è partner di un progetto per l'implementazione dell'attività imprenditoriale in area montana.

Il progetto "Giovani e Impresa in Montagna" ha l’obiettivo di avviare un percorso di formazione e orientamento per la creazione di un incubatore di idee rivolto ai giovani delle Comunità di montagna delle Prealpi Friulane Orientali e delle Dolomiti Friulane. Coordinato dal Comune di Pordenone, capofila di un ampio partenariato che comprende TEF Scarl – CCIAA di Pordenone Udine, enti sovracomunali, associazioni di categoria, il Gruppo di Azione Locale Montagna Leader e vari istituti di formazione, il progetto punta a valorizzare il capitale umano giovanile e sviluppare una cultura imprenditoriale sostenibile.

Le attività previste includono incontri formativi sulla creazione di business plan e il supporto alla nascita di Hub giovanili per l'imprenditorialità, integrati con un presidio informativo mobile (E-VANEET) per coinvolgere i giovani nelle aree montane. La sinergia tra le istituzioni locali e regionali garantirà una diffusione capillare delle buone pratiche e delle opportunità imprenditoriali, in particolare per i NEET.

In particolare, il progetto si propone di sviluppare competenze imprenditoriali, realizzare un incubatore di idee, integrare sportelli informativi e promuovere la cultura d'impresa attraverso una campagna comunicativa mirata. I partner includono anche enti formativi come la Fondazione ITS Alto Adriatico e istituti superiori, assicurando un forte supporto nella formazione e nell’orientamento per i giovani delle aree montane.

La presenza della Regione FVG e del GAL garantirà che le progettazioni siano integrate e coordinate, con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto e una diffusione delle buone pratiche anche in altre aree regionali simili

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Gio 24 Ott, 2024

Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale: come calcolare il proprio punteggio ISA

Una scheda informativa per gli esercenti attività di impresa, arti o professioni su cosa sono gli ISA, come calcolare il proprio punteggio di affidabilità fiscale e cosa fare per migliorarlo.

Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale, conosciuti con l'acronimo ISA, sono stati introdotti dall'Agenzia delle Entrate nel 2018, con l'obiettivo di favorire l'emersione spontanea dei redditi e contrastare l'evasione fiscale. Si tratta di strumenti di natura informatica che, attraverso l'analisi di una serie di dati e informazioni estratti dalla dichiarazione dei redditi e da altre fonti, attribuiscono a ciascun contribuente un punteggio di affidabilità fiscale compreso tra 1 e 10.

Un punteggio ISA alto indica una maggiore probabilità che la gestione aziendale o professionale sia condotta in modo regolare e trasparente, mentre un punteggio basso può far scattare verifiche fiscali da parte dell'Agenzia delle Entrate.

L'applicazione degli Indici non è obbligatoria per tutti i contribuenti, ma può rivelarsi un vantaggio. Un punteggio alto può infatti consentire di accedere a misure premiali, come la riduzione dei termini di pagamento delle imposte, la fruizione di un regime di controlli fiscali semplificati o essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta. L’istituzione degli ISA si inserisce tra la serie di iniziative che l’Agenzia ha avviato da qualche anno con l’obiettivo di favorire una sempre più proficua collaborazione tra Fisco e contribuenti e promuovere, utilizzando anche efficaci forme di assistenza, l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari.

La metodologia adottata dall'AdE tiene conto di una pluralità di indicatori, riconducibili a due gruppi:

  • indicatori elementari di affidabilità - che valutano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale;

  • indicatori elementari di anomalia - che segnalano situazioni di gravi incongruenze contabili e gestionali o disallineamenti tra dati e informazioni presenti nei diversi modelli di dichiarazione, o che emergono dal confronto con banche dati esterne.

Questi indicatori si distinguono, in base al punteggio che possono assumere, in due categorie:

  • indicatori elementari che, in presenza dell’anomalia, assumono un punteggio compreso tra 1 e 5: si riferiscono alle situazioni in cui vengono rilevate situazioni anomale di carattere contabile o dichiarativo, modulate in relazione alla loro gravità. Il punteggio 1 rileva la maggiore gravità dell’anomalia, il 5 la più lieve. Tra gli indicatori elementari di questo tipo rientrano, ad esempio, quelli relativi all’incidenza degli accantonamenti e degli oneri finanziari netti e all’analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti;

  • indicatori elementari che, in presenza dell’anomalia, assumono un punteggio pari a 1: si tratta di fattispecie dichiarative considerate di particolare gravità. Tra queste troviamo quelle relative all’Assenza del numero di associati in partecipazione in presenza dei relativi utili e al margine operativo lordo negativo, quelle che verificano la plausibilità economica di grandezze come l’incidenza degli ammortamenti, dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti per locazione finanziaria e la copertura delle spese per dipendente.

 

 

Compilazione

Per prima cosa andrà indicato sul frontespizio del modello il codice dell'attività, a seconda della tabella di classificazione ATECO. Oltre a quelli trasmessi attraverso le dichiarazioni fiscali, per completare la compilazione andranno inseriti ulteriori dati che la stessa Agenzia delle entrate rende disponibili e che sono stati individuati nella Nota tecnica e metodologica delle variabili precalcolate, allegata ai decreti di approvazione e di modifiche agli ISA in applicazione nei relativi periodi d’imposta.

Sanzioni e controlli

È prevista una sanzione amministrativa da 250 fino a 2mila euro per i seguenti casi:

  • omissione della comunicazione dei dati rilevanti per la formazione dell'ISA;

  • comunicazione inesatta o incompleta dei dati.

A quali contribuenti si applicano

Gli ISA si applicano agli esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo che svolgono, come "attività prevalente", attività per le quali risulta approvato un ISA e che non presentano una causa di esclusione. Con la dicitura "prevalente" s’intende l’attività dalla quale deriva, nel corso del periodo d’imposta, il maggiore ammontare di ricavi o di compensi. I contribuenti quindi che esercitano più attività devono prima valutare se due o più delle attività esercitate sono comprese nello stesso ISA. In tal caso, si devono sommare i ricavi o compensi provenienti dalle attività che, seppur contraddistinte da diversi codici attività, rientrano nel campo di applicazione del medesimo ISA.

 

Quando non si applicano

Gli ISA non si applicano ai periodi d’imposta nei quali il contribuente:

  • inizia o cessa l’attività, cioè si trova in condizione di non normale svolgimento dell’attività;

  • dichiara ricavi di importo superiore al limite stabilito dal decreto di approvazione.

Chi è escluso

Sono invece esclusi dall’applicazione degli ISA i contribuenti che:

  • hanno iniziato l’attività nel corso del periodo d’imposta;

  • hanno cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta;

  • dichiarano ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e), o compensi di cui all’articolo 54, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (di seguito TUIR), di ammontare superiore al limite stabilito dal decreto di approvazione o revisione dei relativi ISA. Si osserva che, per gli ISA DG40U, DG50U, DG69U e DK23U, ai fini della determinazione del limite di esclusione dall’applicazione degli ISA, i ricavi devono essere aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate in base a quanto previsto dagli articoli 92 e 93 del TUIR;

  • non si trovano in condizioni di normale svolgimento dell’attività;

  • si avvalgono del regime forfetario agevolato;

  • che esercitano due o più attività d’impresa, non rientranti nel medesimo ISA, qualora l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività non rientranti tra quelle prese in considerazione dall’ISA relativo all’attività prevalente, comprensivi di quelli delle eventuali attività complementari previste dallo specifico ISA, superi il 30 per cento dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati (si veda anche il successivo paragrafo 2.3.1); 

  • categoria reddituale diversa da quella per la quale è stato approvato l’ISA e, quindi, da quella prevista nel quadro dei dati contabili contenuto nel modello ISA approvato per l’attività esercitata.

Non sono applicati anche a:

  • gli Enti del Terzo settore non commerciali che optano per la determinazione forfetaria del reddito d’impresa;

  • le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che applicano il regime forfetario. L’esclusione è subordinata al positivo perfezionamento del procedimento di autorizzazione della Commissione Europea di cui all’art. 108 del TFUE (art. 101, comma 10, del Decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017);

  • le imprese sociali di cui al decreto legislativo n. 112 del 3 luglio 2017. L’esclusione è subordinata al positivo perfezionamento del procedimento di autorizzazione della Commissione Europea di cui all’art. 108 del TFUE (art. 18, comma 9, del Decreto legislativo n. 112 del 3 luglio 2017);

  • le società cooperative, società consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate e delle società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi;

  • i soggetti che esercitano, in ogni forma di società cooperativa le attività di “Trasporto con taxi” - codice attività 49.32.10 e di “Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente” - codice attività 49.32.20, di cui all’ISA CG72U;

  • le corporazioni dei piloti di porto esercenti le attività di cui all’ISA DG77U;

  • i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione partecipanti a un gruppo IVA di cui al Titolo V-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

 

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Mer 23 Ott, 2024