Orientamento

Estensione dei termini del Bando PR FESR per lo Sviluppo delle Competenze delle PMI

Prorogata la chiusura al 29 dicembre 2023 per il bando da 2 milioni in favore delle micro, piccole e medie imprese.

Il bando prevede il supporto allo sviluppo di progetti per l'acquisizione di servizi ad elevato contenuto di conoscenza a sostegno dei processi di innovazionetrasformazione tecnologica e digitale delle imprese, anche con una particolare attenzione all'adozione di modelli di economia circolare, alla realizzazione di rating ESG (Environmental, Social, Governance), diagnosi energetiche, piani di allineamento alla Tassonomia UE e alla redazione del bilancio di sostenibilità aziendale.

Si tratta di uno strumento sperimentale con cui supportare l'esigenza manifestata dalle imprese di accrescere le competenze interne.

L'agevolazione regionale consiste in un contributo a fondo perduto che può raggiungere fino a 40 mila euro a progetto.

Sono ammissibili spese per:

  • la realizzazione di percorsi ad alto profilo tecnologico e di competenza settoriale;
  • l'inserimento di un 'temporary manager' nella struttura organizzativa con un contratto di consulenza (per un periodo non inferiore ai 5 mesi);
  • la consulenza, l'assistenza e il trasferimento tecnologico nei settori previsti;
  • i costi indiretti dell'operazione fino al 7% dei costi diretti ammissibili.

Per essere ammessi ad agevolazione i progetti devono avere un costo minimo non inferiore ai 20 mila euro, realizzati e rendicontati entro 8 mesi dalla data di ricevimento del provvedimento di concessione (comunque non oltre il 31 ottobre 2024).

Le domande di ammissione ad agevolazione devono essere redatte esclusivamente on line, accedendo al sistema "Bandi on line" di Filse, fino al 29 dicembre 2023.

Per maggiori informazioni, scaricare il bando integrale.

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Mer 10 Gen, 2024

I termini del fare impresa #9: capitale proprio, capitale di rischio e patrimonio netto

Tutto il patrimonio netto è soggetto a rischio di impresa, ed è quindi capitale di rischio

Il capitale proprio è costituito dai conferimenti in denaro o in natura che il proprietario (nelle imprese individuali) o i soci (nelle imprese collettive) apportano nelle imprese e rappresenta pertanto quella ricchezza di proprietà dell’azienda da cui si attinge solo in caso di estrema necessità. Nel capitale di rischio, definito anche patrimonio netto, rientrano il conferimento dei soci, le risorse economiche come la liquidità in senso stretto, e qualsiasi bene che sia utile all’azienda, sia esso materiale o immateriale (es. competenze e know-how), insieme all’utile destinato a riserve e all’utile non distribuito. Il capitale di rischio è così definito perché l'imprenditore o i soci possono perdere quanto investito in caso di fallimento.

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Ven 15 Dic, 2023

Puglia: Aperti i primi 2 avvisi del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, Contratti di Programma e TecnoNidi.

Delli Noci: "Partiamo con due misure che hanno fatto la differenza, sostenendo la competitività della Puglia. Sessantacinque milioni la dotazione iniziale".

Sono attivi dal 23 novembre, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, i primi due avvisi del Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027. Si tratta di TecnoNidi e dei Contratti di Programma. Rivolto alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative il primo; alle grandi imprese in collaborazione con Pmi e startup il secondo, hanno una dotazione iniziale complessiva di 65 milioni di euro, di cui 45 per i Contratti di Programma e poco meno di 20 per TecnoNidi (per la precisione 19.705.882 euro).
Sono due veri e propri pilastri nel pacchetto di agevolazioni per le imprese che hanno movimentato, insieme, nel ciclo 2014-2020, investimenti per oltre 2,2 miliardi di euro e generato nuova occupazione per circa 5mila unità lavorative.
I Contratti di Programma, in particolare, hanno generato investimenti per circa 2,1 miliardi di euro di cui 1,086 miliardi euro da parte di gruppi esteri, nonché progetti di ricerca e sviluppo per 1,053 miliardi di euro e 4.163 nuovi occupati. Attrattivo anche TecnoNidi considerando che il 29% dei progetti presentati nel ciclo di programmazione 2014 2020 proviene da fuori regione o dall'estero. Inoltre dall'esame sui progetti con investimenti conclusi, si rileva che in media ogni iniziativa genera due nuovi occupati altamente qualificati ed una su cinque consegue il deposito di un nuovo brevetto o l'estensione della tutela in altri Paesi. Rilevante risulta la propensione all'internazionalizzazione, anche grazie agli eventi promossi dalla Regione Puglia. A TecnoNidi si deve l'impulso alla creazione di startup e Pmi innovative in Puglia che oggi raggiungono complessivamente le 759 unità, classificando la Puglia all'ottavo posto per entrambe le categorie.
Voluti dalla Regione Puglia, i due strumenti di agevolazione saranno entrambi gestiti da Puglia Sviluppo, in qualità di organismo finanziario nel caso di TecnoNidi; come organismo intermedio per i Contratti di Programma. Le due misure sono strutturali e pluriennali, quindi non hanno scadenza ma saranno aperte finché ci saranno risorse disponibili.

"La nuova programmazione - ha sottolineato l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci - parte con due Avvisi che pur con obiettivi differenti e rivolgendosi ad una platea di imprese diverse per dimensione, hanno fatto la differenza negli anni passati e la faranno ancora di più per il futuro.
Hanno attratto investimenti da altre regioni e dall'estero e sostenuto la competitività del sistema produttivo pugliese nelle grandi crisi di questi anni attraverso gli incentivi allo sviluppo e all'autoimprenditorialità. Hanno in comune la grande attenzione per l'innovazione e per i progetti di ricerca e sviluppo. Un'attenzione che nella precedente programmazione ha stimolato, complessivamente per entrambi, investimenti dedicati per oltre 1,092 miliardi di euro, ma farà molto di più nella nuova che nei Contratti di Programma focalizza l'attenzione sugli investimenti in ricerca, innovazione e formazione e in TecnoNidi sulla valorizzazione economica delle attività della ricerca.
Quanto alle risorse, quelle attuali rappresentano solo le dotazioni iniziali che saranno aumentate in relazione alle richieste delle imprese e non appena sarà possibile utilizzare anche i fondi Fsc".

La pubblicazione degli avvisi è sul Burp del 23 novembre 2023: TecnoNidi sull'edizione ordinaria del Bollettino, i Contratti di Programma nel supplemento.

Ecco in breve come funzionano le misure.

I Contratti di Programma agevolano le grandi imprese a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. Gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo e, per le Pmi aderenti, anche investimenti in attivi materiali. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da un minimo di 5 milioni di euro.
Le domande potranno essere inoltrate, a partire dall’11 dicembre 2023, attraverso la procedura online “Contratti di Programma”, mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice, disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it

TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica dei risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.
L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, nonché un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività.
L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica, attraverso la procedura online all’indirizzo https://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/tecnonidi, a partire dal 23 novembre 2023.

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Gio 14 Dic, 2023

CCIAA di Foggia: 1° premio nazionale nella categoria "progetti per l'imprenditorialità".

il progetto Grow for Tomorrow dell’ITET Vittorio Emanuele III di Lucera è risultato essere il vincitore del primo premio a livello nazionale nella categoria “Progetti dedicata all’educazione finanziaria e/o all’imprenditorialità” davanti ad un Istituto di Bergamo e ad uno di Bologna.

Durante la premiazione, il Presidente ha sottolineato: “i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sono uno strumento formativo fondamentale per preparare gli studenti alle sfide del futuro. Elogio lo sforzo di studenti e docenti e sottolineo il contributo positivo che le imprese forniscono per affiancare gli studenti e far conoscere il tessuto sociale ed economico della nostra comunità”.

il progetto Grow for Tomorrow dell’ITET Vittorio Emanuele III di Lucera è risultato essere il vincitore del primo premio a livello nazionale nella categoria “Progetti dedicata all’educazione finanziaria e/o all’imprenditorialità” davanti ad un Istituto di Bergamo e ad uno di Bologna.

Durante la premiazione, il Presidente ha sottolineato: “i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sono uno strumento formativo fondamentale per preparare gli studenti alle sfide del futuro. Elogio lo sforzo di studenti e docenti e sottolineo il contributo positivo che le imprese forniscono per affiancare gli studenti e far conoscere il tessuto sociale ed economico della nostra comunità”.

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Gio 14 Dic, 2023

CCIAA Foggia: “L’impresa fa Scuola”.

Un colloquio possibile tra imprenditori e giovani del territorio.

Il Cesan, Azienda speciale della Camera di commercio di Foggia, nell’ambito degli indirizzi programmatici della Camera di Commercio di Foggia, intende istituire un elenco di imprese/imprenditori che si rendono disponibili a favorire un colloquio con i giovani del territorio e il mondo della scuola mediante:

visite aziendali per far conoscere da vicino la realtà aziendale;
testimonianze dell’imprenditore, con l’obiettivo di dialogare con gli studenti e dare una preziosa testimonianza sulle attitudini, competenze, capacità e motivazioni a fare impresa (incontri in Camera o presso gli Istituti);
incontri con giovani del territorio in cerca di occupazione;
sperimentazione di percorsi di alternanza “università-imprese”.
L’avviso è diretto a individuare imprenditori, rappresentanti delle realtà produttive del territorio di competenza della Camera di commercio di Foggia interessati a partecipare alle iniziative “L’Impresa fa Scuola”.
L’adesione a tale iniziativa, pur non prevedendo compensi economici di alcuna natura, presenta numerosi vantaggi per le imprese, che certamente avranno l’opportunità di promuovere i loro valori e la cultura aziendale, consolidando il loro ruolo come parte attiva della comunità nel contesto della formazione della futura forza lavoro, ricevendo al contempo dai giovani studenti spunti per effettuare studi e/o affrontare specifiche esigenze lavorative.

La manifestazione di interesse si rivolge agli imprenditori rappresentanti delle realtà produttive la cui impresa:

sia iscritta nel Registro delle imprese della Camera di commercio di Foggia;
sia attiva e non in stato di liquidazione o abbia in corso procedure fallimentari;
sia in regola con il pagamento del diritto annuale della Camera di commercio di Foggia;
sia iscritta al Registro nazionale alternanza scuola lavoro (RASL) o si iscriva allo stesso (https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home) prima dell’avvio degli eventi “L’Impresa fa Scuola”.

I soggetti interessati possono richiedere l’iscrizione all’elenco compilando l’apposito form.

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Gio 14 Dic, 2023

CCIAA di Foggia al CPI per un seminario sulla creazione di impresa.

Al Centro per l’impiego di Foggia un incontro dedicato ai disoccupati e agli inoccupati in cerca di lavoro autonomo.

Giovedì 14 Dicembre, dalle ore 10 alle 12, presso il Centro per l’impiego di Foggia in via San Severo 73 Foggia, si terrà un seminario sulla creazione d’impresa e sui finanziamenti destinati allo sviluppo dell’autoimprenditorialità.

L’iniziativa ha lo scopo di fornire ai partecipanti le informazioni e gli strumenti necessari per comprendere le opportunità di finanziamento disponibili per le nuove imprese, nonché le procedure e i requisiti da rispettare per accedere a tali finanziamenti.

All’evento, oltre agli operatori del Centro per l’Impiego di Foggia, prenderanno parte i rappresentanti di diversi soggetti del mondo istituzionale: il dott. Erasmo Di Giorgio della Camera di Commercio di Foggia, Confcommercio, dott.ssa Angiola Cialone dell’Ordine dei Consulenti del lavoro e la dott.ssa Di Donna di “Fare impresa”. 

ARPAL Puglia offre un servizio gratuito di autoimpiego che consente a cittadini disoccupati o inoccupati di intraprendere un percorso imprenditoriale. Il servizio si articola in diverse fasi e prevede l’accompagnamento e il sostegno personalizzato, che mira a offrire le competenze e le conoscenze necessarie e in linea con le proprie aspirazioni e capacità.

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Gio 14 Dic, 2023
Locandina seminario “La sottile linea tra arte e artigianato”

Seminario “La sottile linea tra arte e artigianato”

Il consolato provinciale di Crotone della federazione nazionale maestri del lavoro con il patrocinio, tra gli altri, della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, organizza un seminario dal titolo “La sottile linea tra arte e artigianato”

Il seminario sarà incentrato sulla ricerca e lo sviluppo di idee nell’ambito del disegno del gioiello e su come da ciò possa prendere vita una bottega artigiana che trasforma l’idea in manufatto. 

Il seminario si svolgerà a Crotone venerdì 15 dicembre alle ore 17:00 presso la sala Margherita in via Santa Margherita secondo il programma allegato.

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Gio 14 Dic, 2023
partita iva

Beni strumentali e regime forfettario: cosa devi sapere

Come funzionano i beni strumentali nel regime forfettario? Ecco quali sono i requisiti, i vantaggi e le limitazioni di questa forma di tassazione agevolata per i lavoratori autonomi.

Se sei un lavoratore autonomo, probabilmente ti interessa sapere come gestire i costi relativi ai beni strumentali che utilizzi per svolgere la tua attività. I beni strumentali sono tutti quegli oggetti o dispositivi che ti aiutano a migliorare la qualità e l’efficienza del tuo lavoro, come computer, stampanti, mobili, ecc. Tuttavia, non tutti i beni strumentali sono ammortizzabili o soggetti a credito d’imposta nel regime forfettario.

Il regime forfettario è una forma semplificata di regime fiscale per i lavoratori autonomi, che prevede una tassazione agevolata in base al reddito imponibile e non alla base imponibile. In questo regime, non è possibile dedurre direttamente le spese sostenute per l’attività professionale, ma solo quelle relative ai cespiti, ovvero i beni strumentali acquistati con la partita IVA e che superano il valore di 516 euro.

I cespiti vengono registrati in un libro apposito e sono divisi per anno di acquisto. Per accedere al regime forfettario, bisogna rispettare alcuni requisiti, tra cui:

  • Avere un reddito annuo inferiore a 72.000 euro;
  • Non superare il limite dei 20 mila euro per l’acquisto dei cespiti (o dei 15 mila euro per il regime dei minimi);
  • Non essere titolari di altre partite IVA o di altre forme societarie;
  • Non essere soggetti ad altre forme di tassazione agevolata.

Se si rispettano questi requisiti, si può beneficiare del regime forfettario e pagare una tassazione del 5% sul reddito imponibile. Questo significa che si può risparmiare rispetto al regime ordinario o ad altri regimi fiscali più onerosi.

Tuttavia, bisogna tenere presente che il regime forfettario ha anche delle limitazioni e delle sfide. Ad esempio:

  • Non è possibile scaricare le spese sostenute per l’attività professionale come deduzione fiscale;
  • Bisogna tenere una contabilità ordinata e documentata;
  • Bisogna rispettare le norme sulla dichiarazione dei redditi e sulle imposte dirette (IRPEF e IRES);
  • Bisogna valutare periodicamente se conviene cambiare regime fiscale in base alle proprie esigenze.

Il regime forfettario è una soluzione vantaggiosa per i lavoratori autonomi che vogliono pagare meno tasse e semplificare la loro contabilità. Tuttavia, bisogna fare attenzione a come gestire i beni strumentali, che sono solo quelli acquistati con la partita IVA e che superano il valore di 516 euro. Questi beni sono ammortizzabili e soggetti a credito d’imposta, ma devono essere registrati in un libro apposito e rispettare il limite di spesa annuale. Inoltre, bisogna valutare periodicamente se il regime forfettario è ancora conveniente in base alle proprie esigenze e al proprio reddito.

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Gio 14 Dic, 2023
Giovani Imprenditori

Le regioni italiane più favorevoli all’imprenditoria giovanile

Strategie e risorse che rendono più efficienti alcune regioni italiane nel supportare e favorire i giovani imprenditori. LAZIO tra le prime 3 Regioni in Italia per Imprenditoria Giovanile.

L’Italia è un Paese ricco di opportunità per i giovani che vogliono avviare una propria attività. Tuttavia, non tutte le regioni offrono le stesse condizioni di sviluppo e di sostegno all’imprenditoria giovanile. Quali sono le regioni più virtuose e quali sono i fattori che le rendono tali?

Secondo uno studio condotto dall'ISTAT le regioni italiane più favorevoli all’imprenditoria giovanile sono:

  • Lombardia: la regione più popolosa e industrializzata d’Italia si distingue per la sua dinamicità economica e per la sua capacità di attrarre investimenti e talenti. La Lombardia offre ai giovani imprenditori una rete di servizi, infrastrutture, incentivi e formazione di qualità, oltre a una forte presenza di cluster e distretti produttivi specializzati in vari settori.
  • Emilia-Romagna: la regione famosa per il suo modello di sviluppo basato sulle piccole e medie imprese, sulle cooperative e sull’innovazione. L’Emilia-Romagna vanta una tradizione imprenditoriale solida e diversificata, che spazia dalla meccanica alla moda, dall’agroalimentare alla biomedicina. La regione offre ai giovani imprenditori un ambiente favorevole, caratterizzato da una buona qualità della vita, una buona governance e una forte coesione sociale.
  • Lazio: la regione che ospita la capitale d’Italia e che rappresenta un importante polo di attrazione per le attività legate al turismo, alla cultura, alla politica e alla pubblica amministrazione. Il Lazio si contraddistingue per la sua vivacità culturale e creativa, che si esprime in una varietà di iniziative e di progetti innovativi nel campo dell’arte, della comunicazione, dell’editoria e dell’ICT. La regione offre ai giovani imprenditori un ampio ventaglio di opportunità, sia in termini di mercato che di finanziamenti e di supporto.

Queste tre regioni, insieme ad altre come il Veneto, la Toscana e il Piemonte, si collocano al di sopra della media nazionale per quanto riguarda gli indicatori di imprenditoria giovanile, che misurano il numero, la qualità e la performance delle imprese fondate o gestite da persone con meno di 35 anni.

Tra i fattori che influenzano positivamente l’imprenditoria giovanile ci sono:

  • la disponibilità di risorse finanziarie, sia pubbliche che private, che facilitano l’accesso al credito e la realizzazione di progetti imprenditoriali. Tra queste risorse ci sono i fondi europei, i fondi regionali, i bandi pubblici, le agevolazioni fiscali, i microcrediti, i business angel, i venture capital e le piattaforme di crowdfunding;
  • la presenza di ecosistemi innovativi, che favoriscono la nascita e la crescita di imprese basate sulle nuove tecnologie, sui nuovi modelli di business e sui nuovi bisogni sociali. Tra questi ecosistemi ci sono i parchi scientifici e tecnologici, gli incubatori e gli acceleratori di impresa, i FabLab, i coworking, le reti di mentorship e le comunità di startup;
  • la qualità e la diffusione della formazione imprenditoriale, che contribuisce a sviluppare le competenze, le conoscenze e le attitudini necessarie per intraprendere con successo. Tra le fonti di formazione imprenditoriale ci sono le scuole, le università, le camere di commercio, le associazioni di categoria, le organizzazioni non governative (ONG) e le iniziative private.

L’imprenditoria giovanile è una risorsa fondamentale per il rilancio e la competitività dell’Italia, soprattutto in un contesto di crisi economica e sociale causata dalla pandemia di Covid-19. Per questo, è importante che le regioni italiane continuino a promuovere e a sostenere le iniziative e le aspirazioni dei giovani che vogliono creare valore e occupazione attraverso la propria attività imprenditoriale.

 

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Gio 14 Dic, 2023
Bonus P. IVA 2024

Bonus 800 euro per le partite Iva: cosa cambia nel 2024

Una misura di sostegno al reddito che si rinnova nel 2024 con nuovi requisiti e modalità di richiesta.

Il Bonus 800 euro per le partite Iva è una misura di sostegno al reddito introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. Si tratta di un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, che viene erogata in caso di cali significativi del fatturato o del reddito da lavoro autonomo.

La misura, che era stata sperimentata per tre anni, si rinnova nel 2024 con alcune modifiche rispetto alla norma originaria del 2021. Vediamo quali sono i nuovi requisiti e le modalità di richiesta.

Requisiti per accedere al bonus 800 euro

Per poter beneficiare del bonus 800 euro, bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere la partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data della domanda;
  • avere un reddito da lavoro autonomo inferiore a 12.000 euro nell’anno precedente alla domanda (rimanendo annualmente rivalutato in base all’inflazione);
  • avere subito cali di fatturato nell’ultimo anno pari almeno al 50% della media degli ultimi tre anni.

Inoltre, bisogna presentare la domanda entro il mese successivo a quello in cui si verifica il cedimento dei requisiti.

Modalità di richiesta del bonus 800 euro

La domanda del bonus 800 euro può essere presentata online tramite il portale dell’INPS o tramite il servizio telematico “Richiedi assegno”. Il contributo viene erogato dal giorno successivo alla presentazione della domanda e ha una durata massima di sei mesi.

Il bonus 800 euro non può superare gli importi massimi previsti dalla legge: non può essere inferiore a 250 euro e non può essere superiore a 800 euro, ed è soggetto anche al versamento dello 0,51% aggiuntivo all’aliquota INPS richiesto ai professionisti in Gestione Separata (in totale si paga il 26,07%).

Il bonus 800 euro è una misura importante per i lavoratori autonomi che hanno subito la crisi economica causata dalla pandemia. Si tratta di un aiuto temporaneo e limitato, ma utile per garantire una maggiore stabilità finanziaria e una migliore qualità della vita.

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Gio 14 Dic, 2023