Provincia della Spezia: saldo positivo per le imprese spezzine nel 2° trimestre 2025
Più imprese nei servizi, nell’edilizia e nell’industria. Segno + anche per il commercio. In calo le imprese
dell’agricoltura. Sono alcune delle evidenze che emergono dall’analisi della Camera di Commercio Riviere
di Liguria sui dati Movimprese che fotografa l’andamento demografico delle imprese in provincia della
Spezia nel 2° trimestre 2025 (aprile - giugno).
Con 20.698 imprese registrate al 30 giugno 2025, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo di 137 unità
che, in termini di crescita, si traduce in un +0,67%. “Tutti i settori economici - commenta il segretario
generale della Camera di Commercio, Marco Casarino – registrano nel trimestre un andamento positivo
salvo una piccolissima riduzione per quanto riguarda l’agricoltura. Stessa cosa avviene per tutte le forme
giuridiche cioè aumentano sia le società di capitale che le società di persone che le ditte individuali. Dunque
- sottolinea - una controtendenza rispetto ai trimestri precedenti dove alcuni settori, come il commercio, e
alcune forme giuridiche, come le ditte individuali, segnavano una contrazione. In senso generale, il saldo di
137 imprese tra iscrizioni e cessazioni pone la provincia della Spezia con performance migliore rispetto alla
media ligure, del Nord Ovest e dell’Italia per tasso di crescita: quindi - conclude Casarino - una condizione
permanente di lieve e progressivo miglioramento per quando riguarda l’andamento economico del nostro
territorio”.
Il confronto tra aree geografiche, infatti, evidenzia come, nel 2° trimestre 2025, il dato relativo al tasso di
crescita delle imprese dello Spezzino sia contrassegnato dal segno più (+0,67%) registrando una performance
migliore sia rispetto al dato regionale (tasso di crescita regionale +0,48%) che rispetto ai tassi di crescita del
Nord Ovest (+0,58%) e nazionale (0,56%).
Facendo un confronto con i dati del 2° trimestre 2024, si rileva un decremento nel numero delle nuove
aperture, passate dalle 330 del 2° trimestre 2024 alle 300 del 2° trimestre 2025 (-30) e nel numero delle
cessazioni non d’ufficio che dalle 203 del 2° trimestre 2024 sono scese alle 163 di aprile-giugno di
quest’anno (-40).
Analizzando il tasso di iscrizione, si rileva una diminuzione essendo il relativo dato passato dall’ 1,59% del
2° trimestre 2024 all’1,46% del 2° trimestre 2025. Una diminuzione si registra anche nel tasso di cessazione
sceso dallo 0,98% del 2° trimestre 2024 allo 0,79% del 2° trimestre 2025.
I settori in cui si concentra le crescita maggiore sono i servizi (+1,63%) seguiti dalle costruzioni (+0,87%),
dall’industria (+0,77%) e dal commercio (+0,18%). Permane il calo dell’agricoltura (-0,09%).
Analizzando la forma giuridica, si evidenzia una crescita di tutte le forme di impresa. Nel dettaglio,
l’aumento più rilevante in valori assoluti, riguarda le società di capitale aumentate di 77 unità (saldo che in
termini di tasso di crescita si traduce in un +1,15%), seguite dalle imprese individuali aumentate di 56 unità
con 7 unità tasso di crescita del +0,58%). Aumentano anche le società di persone (saldo + 3 unità con un
tasso di crescita del +0,08%) e le altre forme (+ 1 unità con tasso di crescita del +0,17%).
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