Cos’è la sharing economy e come sta cambiando il mondo
La sharing economy ha avuto una forte crescita negli ultimi anni, grazie all’evoluzione delle tecnologie digitali, che hanno facilitato la connessione tra domanda e offerta, e alla crisi economica, che ha spinto le persone a cercare soluzioni più convenienti e flessibili. Secondo alcune stime, il valore globale della sharing economy potrebbe raggiungere i 335 miliardi di dollari entro il 2025, coinvolgendo milioni di utenti in tutto il mondo.
La sharing economy si applica a diversi settori e ambiti, tra cui:
- la mobilità, servizi che permettono di condividere mezzi di trasporto, come auto, moto, bici o scooter, oppure di organizzare viaggi con altri passeggeri, risparmiando sui costi e riducendo le emissioni. Alcuni esempi sono Uber, BlaBlaCar, Car2Go, Mobike e Lime;
- l’alloggio, servizi che mettono a disposizione case o stanze per affitti o scambi brevi, sfruttando gli spazi inutilizzati e offrendo un’alternativa più economica e autentica agli alberghi. Alcuni esempi sono Airbnb, HomeExchange, Couchsurfing e BeWelcome;
- il lavoro, servizi che consentono di offrire o richiedere prestazioni lavorative di vario tipo, da quelle professionali a quelle occasionali, sfruttando le competenze e le disponibilità di ciascuno. Alcuni esempi sono Upwork, Fiverr, TaskRabbit e Deliveroo;
- il consumo, servizi che permettono di condividere o scambiare oggetti, abiti, libri, film, musica e altro, evitando gli sprechi e promuovendo la circolarità. Alcuni esempi sono eBay, Vestiaire Collective, BookMooch, Spotify e Netflix.
La sharing economy presenta dei vantaggi e degli svantaggi, sia per i consumatori che per i fornitori. Tra i vantaggi, ci sono:
- il risparmio, la sharing economy permette di accedere a beni e servizi a prezzi più bassi rispetto al mercato tradizionale, o addirittura gratuitamente, sfruttando le risorse esistenti e ottimizzando l’utilizzo;
- la flessibilità, questo modello di business permette di scegliere tra diverse opzioni, in base alle proprie esigenze e preferenze, senza vincoli di tempo o di luogo, e di modificare le proprie scelte in qualsiasi momento;
- l’innovazione, la sharing economy stimola la creatività e la sperimentazione di nuove soluzioni, che si adattano ai cambiamenti della società e del mercato, e che offrono nuove esperienze e opportunità;
- la sostenibilità, è un modello che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, diminuendo la produzione e il consumo di beni, e favorendo la riduzione dei rifiuti, il riciclo e il riutilizzo.
Tra gli svantaggi, ci sono:
- la regolazione, poiché sfida le norme e le regole esistenti, che spesso non sono adeguate o aggiornate al nuovo scenario, e che possono creare conflitti o disparità con il sistema tradizionale, sia a livello fiscale che legale;
- la qualità, si basa sulla fiducia e sulla reputazione tra gli utenti, che possono essere difficili da verificare o garantire, e che possono esporre a rischi o frodi, sia in termini di sicurezza che di soddisfazione;
- la protezione, la sharing economy si fonda su una relazione diretta tra i privati, che spesso non prevede garanzie o coperture in caso di problemi o controversie, e che può mettere in discussione i diritti e i doveri dei consumatori e dei fornitori;
- la responsabilità, il sistema fa conto sulla condivisione e sulla collaborazione tra gli utenti, che richiedono un senso di appartenenza e di rispetto, e che possono comportare delle implicazioni etiche e sociali.
In conclusione, la sharing economy è un fenomeno in continua evoluzione, che sta cambiando il modo di produrre, consumare e vivere, offrendo nuove possibilità e sfide.
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