Nuove imprese: i titoli di studio contano
Secondo l’Indagine 2022 Excelsior Nuove imprese - caratteristiche e fabbisogni professionali delle nuove imprese realizzato da Unioncamere e ANPAL nei servizi quasi il 30% dei neoimprenditori in questo settore ha un titolo universitario (contro il 15,9% dell’industria e il 6,3% delle costruzioni). In particolare, i servizi alle imprese non sorprendentemente sono il comparto con la maggior quota di laureati (40,0%).
In larga parte l’attività precedente dei neo-imprenditori nel settore dei servizi è quella di liberi professionisti. Anche per il 2022 verrebbe quindi confermata l’idea che i neo-imprenditori necessity-driven, ovvero quelli spinti dalla necessità in mancanza di un’occupazione alternativa, hanno competenze poco qualificate e lavorano in settori tradizionali con basse barriere all’entrata. I nuovi soggetti imprenditoriali opportunity-driven, invece, dispongono di un maggior capitale umano e finanziario, puntano all’innovazione e intendono fare crescere il proprio business.
Per maggiori informazioni consulta l’Indagine 2022 Excelsior Nuove imprese - caratteristiche e fabbisogni professionali delle nuove imprese
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